8.Amanda

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Quando una donna non mi interessa, me la porto comunque a letto, ma senza tanti fronzoli.
La invito ad uscire, la porto nel miglior ristorante e lei in cambio si piega ad ogni mia volontà.

È tutto così semplice.

Non c'è stata una volta in cui qualcuna mi abbia detto di no, l'unica seccatura è farle capire, dopo aver scopato che non ci sarà mai più una prossima volta e spesso se ne occupa mio cugino per me, mi annoia vedere quelle espressioni deluse sui loro volti.

Ed invece, ora mi ritrovo a intrattenere una donna di cui non mi frega un cazzo, sono un fottuto bastardo,lo so.
Sono ossessionato così tanto da quella donna a tal punto da starmene seduto da ben due ore ad ascoltare un mucchio di chiacchiere inutili.

"Mi hai capito ?" chiede Amanda osservandomi confusa.
"Si" mento " esci spesso con le tue amiche?" le chiedo sperando che mi parli della sua amichetta.
"Due o tre volte alla settimana, è un problema per te?" mi chiede con quegli occhi da cerbiatta.
Se non mi interessase la risposta, la porterei in uno dei bagni del ristorante e me lo farei succhiare come Dio comanda, con quelle labbra carnose poi posso solo immaginare cosa sia capace di fare.

"No, anzi. Mi sono trasferito da poco a Los Angeles, non sarebbe male stringere nuove amicizie" le dico e lei annuisce divertita.
"Sai venerdì c'è una cena a casa di una delle mie amiche, lei è incinta...." continua a parlare ma la mia mente si è paralizzata su quel dettaglio, tanto fastidioso quanto interessante.

"Ti va di accompagnarmi?" chiede.
"Devo controllare se ho impegni" mento e lei mi osserva dispiaciuta.
Credo che muoia dalla voglia di sbattere in faccia alle sue amichette , il suo nuovo " fidanzato" e cioè il sottoscritto.
"Li annullo tutti, ti accompagno con piacere" aggiungo reprimendo un sorriso compiaciuto...

Non vedo l'ora di entrare nel tuo territorio,Ariel Adams...

~~

Mi guardo allo specchio, soddisfatto di me stesso.

Dopo aver risvoltato alla perfezione le maniche della mia camicia chiara, non mi resta che abbottonarla, lascio volutamente i primi tre bottoni aperti, mettendo in mostra i miei pettorali scolpiti

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Dopo aver risvoltato alla perfezione le maniche della mia camicia chiara, non mi resta che abbottonarla, lascio volutamente i primi tre bottoni aperti, mettendo in mostra i miei pettorali scolpiti.

Voglio che lei mi guardi, che i suoi occhi percorrano il mio corpo desiderosi di avermi, voglio insinuarmi nei suoi pensieri più cupi, in quella parte sfacciata e perversa della sua mente.

Mi spruzzo una quantitá generosa del mio profumo ed esco dal mio appartamento.

"¿Adónde vas, cabrón?" la voce di mio cugino risuona nel corridoio.
Joder, tú también deberías hacerlo!" gli rispondo lasciandomelo alle spalle.
"Cabrón" urla divertito non appena le porte dell'ascensore si chiudono.

** ¿Adónde vas, cabrón?
Dove vai, bastardo?

¡Joder, tú también deberías hacerlo!
A scopare, dovresti farlo anche tu!**

L'ossessione di Romeo Where stories live. Discover now