45. Me lo prometti?

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5 anni dopo

"Sono così eccitata" esulta Nicole massaggiandosi il pancione.Lei ed Aron si sono sposati due anni fa ed ora sono in attesa di due gemelli.
"Ariel è una donna semplice" aggiunge ancora rivolgendosi alla commessa di Tiffany.
"Vorrei qualcosa di diverso" affermo "mi piacerebbe un solitario con un diamante azzurro, come il colore dei suoi occhi" sospiro trattenendo una risata per le espressioni stupite delle due donne.

"È così romantico, Romeo" sospira Nicole attaccandosi al mio braccio "Ariel è fortunata ad averti" aggiunge ancora strizzandomi il braccio con forza.
"Vi faccio vedere qualcosa che fa al caso vostro" afferma la commessa per poi sparire dietro una porta blindata.
"Credi le piacerà?" domando a Nicole.
"Piacerà? Le stai chiedendo di essere la tua fidanzata ufficiale, credo le piacerà anche un pezzo di cartone con un pallino giallo disegnato al centro" sospira entusiasta.
"Ok, allora andiamo, siamo ancora in tempo" rido divertito facendola sorridere.

"Eccomi" la commessa ricompare con un anello stupendo ed il colore è lo stesso dei suoi occhi.
"È lui" sospiro.
"È lui" afferma Nicole.
"Allora procediamo con la confezione" afferma al settimo cielo la commessa.

Firmate le carte per l'assicurazione e pagato l'anello, mi volto verso Nicole "scegli qualcosa" le dico e lei mi osserva perplessa.
"Come?" chiede.
"Scegli un gioiello che ti piace, voglio farti un regalo" le ripeto.
"Sei impazzito?" mi chiede sconvolta.
"Forza, ho visto come guardavi quel paio di orecchini" affermo e lei sorride.
"Ma costano una fortuna" sospira "non puoi farmi un ragalo del genere" aggiunge ancora.
"Sei la futura mamma dei miei nipoti, posso e come" ribatto voltandomi verso la commessa e chiedendole di mostrare a Nicole quel paio di orecchini.

"Io ti adoro" affermo prendendomi sotto braccio "ma ora io e i tuoi nipotini, abbiamo bisogno di mangiare" aggiunge ridendo.
"Va bene, andiamo al mio ristorante" le dico e lei annuisce.

"Sono così ansioso" sospiro mettendo in moto.
"Andrà tutto bene" afferma lei sorridendomi dolcemente.

~~

Ariel

"Ventotto anni" sospiro "quando è passato tutto questo tempo?" aggiungo guardandomi allo specchio.
"Sembro più vecchia?" le chiedo e lei se la ride.
"No mamma, sei bellissima" afferma per poi venirmi incontro con il suo abito rosa.
"Tu sei bellissima" sospiro baciandole la fronte.
È cresciuta così tanto e troppo in fretta.

"Andiamo, papà Romeo ci aspetta" afferma facendomi contorcere lo stomaco al suono delle sue parole.
Papà Romeo, lo chiama così da quando aveva quattro anni e io non ho mai impedito che lo facesse.
L'ha allevata come se fosse sua, ha gioito con lei per i suoi piccoli successi e ha sofferto quando lei è stata male. Non si è mai messo al di sopra di Rayan, è sempre stato al suo posto, affrontando ogni situazione con quella dignità e quella fierezza che lo caratterizzano da sempre.

Questi anni mi sono serviti a conoscerlo e ad innamorarmi follemente di lui. Lo amo da impazzire e non vedo l'ora che la nostra amata casa sia finalmente pronta. Quel progetto iniziato anni fa, finalmente sta per concludersi, insieme al mio studio.
Ho lavorato da casa, senza sosta, sopportando in silenzio ogni problema che riscontravano una volta nelle fondamenta dell'ufficio, poi nel soffitto della casa e ancora problemi su problemi, che hanno finito per rafforzare il nostro rapporto, invece che distruggerlo.

Mi guardo un ultima volta allo specchio e poi esco di casa, seguendo mia figlia che è già tra le braccia del suo papà Romeo.

"Hermosa" afferma afferrandomi per i fianchi e stringendomi a lui, con quella presa salda e possessiva a cui ormai non potrei più rinunciare.
"Amore mio" sussurro ad un centimetro dalle sue labbra morbide.
"Buon compleanno" sospira per poi baciarmi "ventotto anni di pura bellezza" aggiunge strizzandomi una natica ed aiutandomi a salire in auto.

"Allora dov'è che andiamo?" chiedo curiosa.
"Mamma è una sorpresa" ribatte prontamente la mia piccola.
"Va bene allora" sospiro girandomi a guardare Romeo.
Mi incanto ad ammirare la perfezione di quel volto, le sue labbra carnose e vorrei non aver mai conosciuto nessun altro a questo mondo se non lui, da sempre e per sempre.

Sospiro e mi sistemo sul sedile, trattenendo quelle lacrime di gioia che vogliono a tutti i costi rovinare il mio trucco.

"Conosco questa strada...." sospiro "oh Romeo, non dirmi che sei entrato in casa nostra" ribatto seria.
"Solo nel giardino, lo giuro" afferma incrociando le dita e portandole alle labbra.
Sto lavorando alla nostra casa, da anni e voglio che sia una sorpresa per lui, soprattutto la nostra camera da letto, penso sorridente.
"Lo credo bene, ho chiuso per bene ogni porta" aggiungo divertita.
"Lo so bene" sospira.
"Allora hai provato a farlo!!" esclamo fingendomi sconvolta.
"Si"ammette facendomi ridere.

Dopo poco arriviamo in quello che sarà il giardino di casa nostra, addobbato a feste. Faccio scorrere gli occhi su tutti gli invitati e mi sorprendo nel vedere Rayan, ha in mano un bicchiere di vino e mi sorride gentile.
"Papà" urla la piccola correndogli incontro.
Romeo mi avvolge un fianco con la sua mano e mi conduce verso gli invitati.

Saluto Nicole ed Aron, mio fratello che ormai è diventato la spalla di Romeo, lo adora.
Ma come si fa a non adorare Romeo? Mi chiedo avanzando verso Rayan.

"Ciao splendore" mi sorride stringendomi tra le sue braccia. Inspiro affondo il suo profumo, che tempo indietro era il profumo di casa mia, ma che ora è un altro e non lo cambierei per nulla al mondo.
"Sei diventata una donna fantastica" afferma poi baciandomi la fronte.
Gli sorrido e ricambio il suo abbraccio, per poi voltarmi e incamminarmi verso il meraviglioso uomo imbronciato, in pantaloni e camicia nera.

"È stupendo" sospiro avvicinandomi a lui "e tu, non credevo invitassi anche Rayan" aggiungo stringendo le braccia intorno al suo corpo muscoloso.
"Che effetto ti fa?" mi chiede senza ricambiare il mio abbraccio.
"Che vuoi dire ?" gli chiedo meravigliata.
"Che effetto ti ha fatto vederlo, abbracciarlo?" mi chiede ancora puntando i suoi occhi scuri nei miei.
"Niente a che vedere con l'effetto che mi fa vedere e abbracciare te" sospiro e lui mi avvolge tra le sue braccia.
"Ti amo follemente" sussurra baciandomi con passione.
"Ti amo anch'io, da impazzire Romeo. Vorrei non ne dubitassi mai" sospiro guardandolo dritto negli occhi.
"Non ne dubito" sospira per poi avvolgere la mia spalla con il suo braccio e condurmi dal resto degli invitati.

La serata è trascorsa piacevole e tranquilla, l'unica nota stonata è stata la faccia contrariata di Rayan quando Ginevra chiamava papà anche Romeo.
So come si sente, lui è il suo papà di fatto, ma Romeo c'è sempre stato per lei a differenza sua che fa il papà  solo durante le festività.
Ora che vive di nuovo a Calabasas, non si è adoperato più di tanto nei confronti di nostra figlia.
Anzi, la sua presenza è ridotta al minimo indispensabile.

"A che pensi Ariel?" mi chiede Romeo.
"Agli atteggiamenti di Rayan, non mi sono piaciuti per niente, l'indifferenza con cui tratta la piccola. È come se volesse punirla per qualcosa" sbuffo infilandomi il pigiama.
"Ne parliamo domani" sospira avvicinandosi ed infilando il viso nell'incavo del mio collo "ora voglio darti il mio regalo" afferma stringendomi a se.

"Ancora un altro?" chiedo "sarei curiosa di sapere cosa sia" sospiro maliziosa.
"Quello dopo, bambina" sospira voltandomi verso di lui e baciandomi per poi allontanarsi da me.
Si siede alla punta del letto e mi fa segno di raggiungerlo.
Mi siedo accanto a lui e lo osservo attentamente.

"Ariel, mi piacerebbe che noi diventassimo qualcosa di più" sospira facendomi accelerare il battito cardiaco "mi piacerebbe addormentarmi e svegliarmi accanto a te ogni singolo giorno" aggiunge ed io lo interrompo.
"A breve andremo a vivere insieme" sospiro felice.
"Si ma come Romeo Santos e Ariel Adams" ribatte e il mio cuore sembra sul punto di collassare "io vorrei" aggiunge inginocchiandosi.
"Romeo" sussurro con le lacrime agli occhi.
"Vorrei che noi diventassimo una famiglia a tutti gli effetti. Un marito, una moglie e vorrei avere dei figli con te, almeno tre" sospira emozionato.
"Se tu vuoi quello che voglio anch'io, dimmi di si adesso" sospira con gli occhi lucidi per poi sfilare dalla tasca dei pantaloni un cofanetto color tiffany.
"Oh mio Dio" sospiro quando lo apre e mi mostra il fantastico anello con la pietra azzurra.
"Come i tuoi occhi, che mi hanno incantato al primo sguardo" sorride ed io mi fiondo tra le sue braccia.
"Si, Romeo voglio che tu sia mio marito, per sempre" affermo piangendo di gioia "me lo prometti?" gli chiedo afferrando il suo viso tra le mie mani.

"Te lo prometto" sospira per poi sollevarmi e portarmi in direzione del suo letto "passerò ogni giorno della mia vita a renderti la donna più felice di questo mondo" aggiunge sfilandomi il pigiama e lanciandolo dove,non ha più importanaza.

L'ossessione di Romeo Where stories live. Discover now