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***

Bene, un'altro giorno di resistenza assoluta.

Harry ha ragione in parte, le sue labbra sono al dir poco invitanti.

Se non fosse per il fatto che fra di noi c'è questo rapporto "strano" di alti e bassi, probabilmente le sue labbra sarebbero mie da un bel pezzo.

Ma non posso cedere, non saprei nemmeno come reagirebbe.

So solo che non voglio correre il rischio di sentirmi uno stupido per il resto della mia vita per un gesto involontario.

No.

Ma Cristo, quando si avvicina in una maniera sproporzionata a me, ho veramente il desiderio di farlo.

Fortunatamente riesco sempre a controllarmi, ma non so per quanto ancora.

***

In classe.

Cerco di stare lontano da lui, cerco di non guardarlo, cerco di non parlarci, ma finchè mi seduce con lo solo sguardo mi riesce difficile.

Sono riuscito a stargli lontano alla prima ora, sono riuscito a non parlarci, ma, come da scaletta, al suono della campanella si sposta di banco e si siede vicino a me, Niall non c'è e non deve sfrattare nessuno.

"Come mai non ti sei seduto vicino a me?"

"Vaffanculo Harry."

"Non mandarmi a fanculo, poi ne soffro se lo dici tu"

"Smettila Harry, per favore" per una volta divento serio. Per una volta gle lo chiedo per favore. Per una volta sono gentile.

"No, non finchè te ne pentirai di avermi trattato così negli ultimi 11 mesi." si leva quel sorrisetto e si fa serio.
"Sto giá iniziando a pentirmene"
si inumidisfe il labbro inferiore.
Deglutisco osservando come la sua lingua traccia il contorno del suo labbro e senza pensarci esclamo quasi "E smettila di leccarti le labbra!" aggiungo.

Oh no, non posso averlo detto veramente.

"Perchè devo smetterla?" subito dopo si morde le labbra in una maniera non sexy, di più, rendendomi le cose più difficili.
Ci penso qualche secondo e "Perchè se non la smetti sarò costretto a portarti in bagno e sbatterti al muro."

Sorriso sassy, come se queste parole non avessero valore. Come se questo non vale niente. Come se non fosse vero.

Per la prima volta vedo Harry arrossire violentemente, sbarrando subito la bocca.

La sua espressione cambia totalmente.

"Lo sapevo che avresti ceduto" dice per cavarsi da quella situazione.

"Queste sono solo parole, non fatti, non ho neancora ceduto." gli faccio l'occhiolino, incurante di quello che avrebbe detto.

"Si, ma se fossimo da soli cosa avresti fatto?" uh, si fa interessante.

"Meglio che non te lo dica, non vuoi saperlo sul serio." affermo convinto.

"È imbarazzante, ma voglio saperlo"

"Quelle tue fottute labbra le morderei senza fine e le bacierei come se non ci fosse un domani."
Me ne pento subito dopo di averlo fetto.
"Dio, non l'hai detto sul serio." risponde con quasi sorpresa.
"No magari, lo ho detto così..così.." mi fermo nel non trovare una parola adatta.
"Chiaramente?" finisce, azzeccando in pieno.
"Si chiaramente. Non hai idea di quanto mi vergoni ora" il che è vero. Me ne vergogno, solo per il fatto do averlo detto così esplociamente, senza giri di parole, senza problemi.
Per un attimo abbassa lo sguardo e forse sincero e preoccupato per il mio volto non appare frustato, anzi, "Lascia stare dai..almeno sei stato sincero"
Lo guardo per un attimo, perplesso dalla sua premura nel non farmi sentire un idiota, poi cerco di deviare discorso, ritornando a ció che era poco fa "Si ma tu smettila"
"Credo sia meglio per tutti e due"
Faccio una breve pausa, riflettendo.
"Si..sará da stupidi anche solamente pensarlo ma.."

《You are my only exception.》- Larry StylinsonWhere stories live. Discover now