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HARRY POV

Era da una vita che sognavo di prendere Louis in braccio, leggero e basso com'è non mi è stato difficile.
Mi è stato difficile controllare i miei sentimenti in quel momento che crescevano sempre di più e di un mio disperato bisogno di sentirlo sempre più vicino a me.
Oltre questo, ero a mio agio, al contrario di Louis che stava tremando e a fatica riusciva a guardarmi.
Nonostante le sue suppliche per metterlo giù, non ha fatto nulla per liberarsi da solo, in contrasto con la sua ragione sentita.

Oltre questo, ho passato una giornata molto strana per ovvi e logici motivi.
Nick.
Nick che ci provò con Louis di fronte a me.
Per non creare panico tra la gente decisi di non dargli un cazzotto, ma se fossimo stati all aperto lo avrei fatto più che volentieri.
Nick non si doveva nemmeno permettere di guardare Louis, tanto meno che fargli dei complimenti, almeno avrei potuto evitare di uscire di testa.
Solo Louis riuscì a tranquilizzarmi spiegandomi cosa stava succedendo; non gli avrebbe mai dato una possibilitá e questo mi fece ridere, perchè Nick era troppo convinto e diretto, sicuramente non si aspettava un rifiuto, cosa che successe un minuto dopo.

Poi in generale, il fatto che Louis si fosse presentato a casa mia senza preavviso mi migliorò la giornata, ancor di più quando scoprii che l avrei trascorsa con lui per tutto il pomeriggio.
Mi ha lasciato sorpreso quando mi ha chiesto di mio padre, ma sono stato disposto e ben contento di parlargli della mia vita perchè mi fido ciecamente di lui, nonostante i nostri alti e bassi avuti in passato, ma appunto ormai quello è solo passato, e non voglio rimpiangermi addosso per sempre un padre che mi ha abbandonato, me e la mia famiglia, perchè mia madre e mia sorella ormai sono la mia famiglia.
Ora devo pensare al presente e, perché no, devo costruirmi ipoteticamente un futuro.
Il mio futuro vuole che ci sia anche Louis, coppia o no, lui con me deve esserci.

Che strano il destino, avrei giurato di odiare per sempre Tomlinson fino alla fine della scuola dopo tutto quello che mi ha fatto passare, ma invece è tutto l'incontrario dato l'amore o quel sentimento simile che provo per lui, e questo a volte mi fa sentire un perfetto idiota, perchè sto firmando la mia condanna.

Chi mi assicura che Tommo non è più quello di prima?
Io voglio fidarmi di lui e solo il mio istinto e conoscenza sua potrá farlo e questo non va contro i miei ideali.
Dipenderá solo ed esclusivamente da lui questa mia fiducia, sará lui a darmi segnali e farmi capire che è una brava persona fino in fondo, e non sarò costretto a sentirlo per sentito dire dagli altri.
È un mistero in generale questo ragazzo: prima mi vuole, poi mi rifiuta e poi mi vuole di nuovo e subito dopo non pensa più a atti intimi.
Dal tronde, è quello che ho fatto anche io, rifiutandolo e pregandolo più e più volte e ora non capisco più cosa voglio io o cosa vuole io.
Rimarrá sempre e solo un mistero, che solo con il passare del tempo riusciró a scoprire e a farmi un'idea.
***

Verso sera mi arrivò un messaggio da Louis e sebbene fossi stato sdraiato, le ginocchia cominciarono a tremarmi al solo leggere la notifica del suo messaggio.
Con il cuore in gola aprii e lessi "Domani come ti devo guardare? Spiegamelo."
Riflettei a lungo alla sua domanda: come mi dovrebbe guardare?
Come sempre.
Ma sicuramente non era quello che voleva sapere, così facendo finta di non sapere ma non sapendo realmente risposi "Siamo sempre io e te, Harry e Louis, i due ragazzi che provano ad essere amici in tutti i modi. Non imparanoiarti Louis. X"
E mi misi a ridere silenziosamente alla mia stessa frase senza saperne il significato.
"Si ma domani mi vergognerò a guardarti, credo tu lo sappia."
oh lo so benissimo, è sempre stato timido e non dimentica le cose tanto in fretta.
"Ma zitto, non è successo nulla di emozionante da dover reprimere." mi buttai sullo scherzo ma lui questo non lo poteva di certo sapere.
"Mi hai preso in braccio Harry, non voglio reprimere niente."
quindi?
"Non devi farlo. Dai, ci vediamo domani Louis, ripeto, non farti paranoie inesistenti."
Misi il cellulare in carica e scesi a mangiare, mia madre mi aveva avvertito che era pronto e in un secondo mi trovai seduto al tavolo in soggiorno, circondato da donne.
Cenai in silenzio, ascoltando il telegiornale, guardando il degrado e la stupiditá della gente a questo mondo.
Oserei dire schifato.
Finito, tornai in camera a prendermi i vestiti e andai subito in vasca, rimanendoci alla fine per tre quarti d'ora, lasciando a mia madre il desideriondi urlarmi contro anche se divertita.
Preso dal relax, mi trovai a cantare mentre ero immerso nell'acqua e la schiuma.
Ah, che vita!
Uscii e dopo 2 ore di niente, andai a prepararmi la cartella, mangiai qualche schifezza e andai a letto, ricontrollando il cellulare.
Mi ero dimenticato di Louis che aveva risposto "Va bene, farò finta di niente."
Anche se mi dispiacque nel leggerlo, perchè le mie intenzioni non erano quelle di evitare quell argomento il giorno dopo e non volevo affatto che dimenticasse quel gesto, sorrisi a labbra strette e risposi dopo due ore pressapoco "Buonanotte Lou♡"
Atrivai la sveglia e dopo aver ricevuto "Notte Haz ♡" spensi le luci e aspettai di prendere il sonno, guardando il soffitto illuminato dalla luce fioca che penetrava dalla finestra.
***
Martedì, appena?

***
Dall arrivo a scuola all'entrata in classe sentii il corpo che decise di mettersi a tremare e il motivo lo capii subito, si, Louis.
Non ci volle molto a notare quanto mi sentii strano dopo quella giornata, e mai me lo sarei aspettato.
Al contrario di Louis, che appena entró si guardò intorno e al vedermi mi regalò un sorriso enorme fino a farmi sciogliere gli ormoni parecchio agitati.
Si sedette vicino a Niall, ed era l'unica cosa che mi aspettavo facesse, di certo sapevo che non si sarebbe nemmeno sognato di sistemarsi affianco a me.
Nulla toglie il fatto che la maggior parte delle volte che alzai gli occhi lo trovai girato, intento peró a camuffare quel spostamento di testa, che carino.
Pure alla seconda ora si comportò così, e non avrei mai pensato di sentirmi bollire il sangue ogni volta che i suoi occhi ricadevano su di me.
Difficile era stare attenti alla lezione che il professore cercava di tenere.
Vicino a me non c'era mai nessuno, non perchè fossi asociale, ma mi é sempre piaciuto stare per i fatti miei a lezione, se non in compagnia con Louis.
In classe c 'erano 3 banchi in più e non ne ho mai capito il motivo.
All'intervallo, prima di andare al bagno come ogni fottuta volta, passai al bar a prendermi da mangiare e questo fu strano, di solito non mangio mai a ricreazione perchè di fame non ne ho mai.
Comunque mi presi un panino, che poi dopo averlo mangiato quasi tre quarti, lo gettai nel cestino e corsi a bere 7 litri di acqua (Sarcasmo eh).
Corsi in bagno e non ho mai capito il motivo del perchè a ques'ora è vuoto, se non rallegrato da quelli che vengono solo per la rete che prende molto, o per Louis.
Convinto di trovarlo, mi sbagliai.
Peccato, avrei voluto parlargli come sempre e comportarmi da coglione, in senso buono però.
Il tempo di tornare in classe e capii perchè tutti i miei intervalli erano sempre monotoni, la campanella suonò subito e per un attimo avevo dimenticato che durasse solo 10 minuti, il tempo di mangiare e pisciare e poi basta, che schifo.

Fare tipo 5 ore di intervallo e 10 di lezione no?

La classe era ancora vuota, fra un minuto avrebbero cominciato ad entrare tutti quanti, eccetto ovviamente Louis che era giá sul ciglio della porta a fissarmi senza proferare parola.
"Puoi anche venire qui sai, non ti faccio nulla" provai a dirgli incitandolo ad entrare.
"Sto bene qui grazie." rispose, mettendomi a disagio.
Che ha ora? Che ho detto?
Non ebbi tempo di riflettere perchè si mise a ridere e mi guardò come se fossi un completo idiota, ma del resto, è quello che sono.
"Perchè ridi?" chiesi, un po offesso.
"Perchè se vengo li in questo momento ti guarderei dall alto verso il basso e questo non capita mai."
Ah, che simpatico, il mio essere seduto gli fa ridere?
Subito dopo entrarono gli altri e li maledii mentalmente.
Persi l'attenzione da Louis e mi persi tra i miei viaggi.
"Visto?" sentii dire.
Alzai la testa e trovari di fronte a me Lou impalato come un coglione a guardarmi, con ragione però che mi guardava dall alto.
Mi alzai lentamente estendendo il più possibile le gambe e dopo averlo visto irrigidirsi, cosa strana, ridendo tra me e me lo stuzzicai con "Dicevi?"
"Uffa." dopo questo si girò e torno al suo banco con aria disinvolta.

Ma quanto cazzo è bello?

Così passarono un paio di giorni, qualche parola e gualche sguardo.
Tutto come un tempo, quel mese in cui mi sentivo stupido al tornare a casa da scuola e a farmi prendere dal rimorso per non avevo combinato nulla.

《You are my only exception.》- Larry StylinsonWhere stories live. Discover now