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LOUIS POV.

"Booo io e le tue sorelle andiamo fuori cittá fino a lunedi, per favore non dare fuoco alla casa."
Disse mia madre, aggiungendo quel tono di ironia nell ultima frase.
"Lo so má, è la quarta volta che me lo dici. Ciao!" salutai, urlando dal bagno per farmi sentire.
Sentii la porta sbattere e finalmente rilasciai l'aria dai polmoni. Casa libera.

È venerdi pomeriggio, quasi sera, e non capisco il motivo di questa partenza a quest'ora, bah.
Devo impegnarmi a mantenere tutto in ordine, e chiamare Niall per farlo venire al pomeriggio non sará sicuramente una buona idea, ma poco importa, voglio passare uno di quei pomeriggi assieme al mio amico, e magari anche la sera, infondo è venerdi e ho ventunanni.
Lo chiamo, gli chiedo se vuole venire a mangiare da me, e sa che quando intendo "mangiare da me", mi riferisco a pizza e schifezze.
"Niall. Tu, stasera. da me"
Lo sentii urlare cose improbabili e farfugliare parole tipo "Siii PIZZAA ARRIVO"
Mi misi a ridere, da sempre aveva questa reazione.
Cercai di riordinare un po la casa per quanto mi fosse possibile, ma ormai Niall quella casa l'aveva vista nel peggiore dei modi, fatto sta che volli sistemare un po.
Verso le 19 suonò il campanello e mi misi a ridere quando aprii vidi Niall con un espressione ridicola che "ORDINALA ORA." Riferendosi alla pizza.
"Ciao idiota, entra!" ah, la mia accoglienza.
Andò a sedersi in divano, sdraiandosi senza rendermi conto.
Ma ormai era la seconda casa sua la mia.
'Che pizza vuoi?" chiesi inutilmente sapendo giá la risposta, mentre digitavo il numero della nostra amata pizzeria.
Si alzò lentamente stirandosi le ossa e cominciò a parlare deciso "Louis, amico mio, ci cinosciamo da quanto? Da una vita? Ecco. Come puoi anche solo pensare di chiedermi che pizza voglio? La risposta è dentro te!"
Scoppiai a ridere di gusto, piegandomi in avanti come era il mio solito fare.
Niall cercò di apparire serio con "Non c'è nulla da ridere. Ordina la mia fottuta pizza."
ma poco dopo si arrese e si sentirono grida di divertimento.
"Allora, patatosa con salsiccie e peperoni per te e senza patatine per me." affermai portando il cellulare all orecchio.
"Bravo ragazzo!" rispose, sdraiandosi di nuovo al cellulare.
"Per le 19:30? Va benissimo. Grazie, arrivederci!" posai il cellulare e mi misi di fronte a Niall che non si accorse del mio arrivo dato la sua concentrazione nel masticarsi le unghie.
Sollevò lo sguardo e più cercai di apparire serio, più strinsi le labbra per non ridere.
"Niall. Alza il tuo culo e aiutami ad apparecchiare la tavola." lo minacciai quasi, puntandogli il dito contro.
Sollevò le gambe dal divano e le mise a terra alzandosi "Sei un rompicoglioni, va bene."
"Grazie Irlanda"
Mentre  era intento a prendere le posate e io ad aprire la tovaglia, si fece serio, per quanto gli fosse possibile, e "Devi aggiornarmi su Harry, non ho più saputo niente"
ed è vero, era da tanto tempo che non ne parlavo con Niall, e il perchè era facile a capire: non sapevo nemmeno cosa dire o cosa pensere per me stesso, figuriamoci come avrei potuto dirlo agli altri.
Distirai la tovaglia a metá e "Sono successe un po di cose" accennai solamente, aspettando un suo incitamento, che arrivò subito dopo "E dimmi daii" mentre poggiò le posate.
Mi avvicinai a prendere i bicchieri e  continuai "Veramente, le cose sono sempre quelle..Ieri siamo stati assieme e siamo andati al bar, ho conosciuto il suo ex e ci ha provato per me, non ti dico la faccia di Harry, voleva ammazzarlo di botte. Dopo siamo tornati a casa sua dove avevo la macchina e ha fatto il sentimentale, alla fine mi ha preso in braccio e dopo le mie scongiure mi ha messo giù, ci siamo abbracciati e sono andato via." parlai solo del pomeriggio precedente, ricordando ancora tutto alla perfezione ma tenendomi vago in tutto.
Misi i due bicchieri e appena mi girai vidi  Niall a bocca aperta appoggiato al frigorifero.
"Ti ha preso in braccio?" mi chiese, stupito ma affascinato.
"È quello che ho detto."
"Nient altro?"
sapevo dove voleva a parare ma per sua delusione, e forse anche mia mi limitai ad imitarlo "Nient'altro."
Intanto arrivarono le pizze e Niall si affrettò ad andare a prenderle alla porta, con i soldi in mano, senza darmi il tempo di dargleli.
Lo sentii dire "Graziee arrivederci" per poi ritornare in cucina con le due pizze.
"Ora mi racconti meglio", si sedette e mi fece cenno di seguirlo.
"Finalmentee" disse urlando, aprendo il cartone, rivelando la pizza fumante.
"Stai calmo" mi fermai a guardarlo e a capire quanto in queste situazioni fosse un bambino, e mi fece più che ridere, sebbene non fosse la prima volta che lo vedevo così. È sempre uno spasso.
"Allora, le cose sono semplici: Io e Harry proviamo attrazione fisica reciproca, e io e lui abbiamo parlato molto di questo.
Prima lui mi stuzzicava e mi incoraggiava a prendere in mano la situazione, ma lo ho sempre respinto perchè gli ho detto che due persone per scambiarsi certi gesti devono provare qualcos'altro che semplice attrazione, e dopo un po lo ha capito.
Poi però ho iniziato io quasi a supplicarlo, e lui ha preso il mio posto ripetendo in poche parole che non sarebbe giusto, dandogli ovviamente ragione.
Dopo mi ha iniziato a parlare in modo troppo esplicito e così anche io ho iniziato a fare.
Ora parliamo normalmente come comuni amici."
parlai ininterrottamente guardando Niall intento a mangiare di quei bocconi più grandi di lui ma ascoltandomi con attenzione.
Si soffermò un attimo e dopo aver mandato giù un boccone disse "In mano la situazione? Certi gesti? In modo troppo esplicito? State girando un film hot per caso?" commentò, senza far mancare il suo lato ironico e divertente.
Risi alla sua tropoa convinzione e gli dettai la parola chiave "Baci."
Capì subito dato l'espressione colpita e gli occhi semiaperti.
"Cioè, mi stai dicendo che tu e Harry sentite il bisogno di baciarvi, ma non lo fate per il buon senso?"
"Più o meno si, ma io non provo solo attrazione fisica, Niall, provo molto di più." ammisi alla fine, preparandomi ad un interrogatorio infinito.
"So giá tutto." abbassò lo sguardo al bicchiere e dopo averlo riempito di coca cola, che mi ricordò subito il riccio, disse "O meglio, lo ho capito da solo."
Meglio, avrei evitato sgradevoli risposte e imbarazzo.
"E tu dici che lui lo abbia capito?" speranzoso chiesi, mentre afferrai uno spicchio e lo gustai.
"Non lo so, so solo che lui a te ci tiene tantissimo e non vuole perderti."
Mi apparve troppo convinto, come lo sa lui questo?
Niall non è il tipo che dice delle cose per farti sentire felice, non dice quello che vorresti sentirti dire, ma magari ha fatto un'eccezione, ma la sua serietá e determinazione non mi portò a questa conclusione.
"E io tengo a lui, ma ho paura di aver commesso un grave errore innamorandomi di lui." tenni lo sguardo basso, rosso dalla vergogna.
Non ne avevo mai parlato con nessuno di questo.
"Errore? Lou, guarda che non si scieglie di chi innamorarsi, succede e basta. Hai avuto la fortuna di aver trovato un ragazzo come Harry, bello e misterioso, affascinante e sexy, e a quanto ne so anche lui ti guarda come fossi l'unica persona a questo pianeta."
Ok, mi sta nascondendo qualcosa, è troppo sicuro si se.
Niall non é mai stato un ragazzo sicuro su quello che dice se non è certo al 100%, e a quanto ne so potrebbe anche avere parlato con Harry di questo.
"Hai parlato con Harry, Niall?"
Mi dirá la veritá?
Alza la testa di scatto e spalanca gli occhi, per me questo vale a dire "Si ho parlato con Harry", ma il suo negare ripetutamente e il quasi strozzarsi non aiuta.
Lascio perdere, non ho voglia di accertarmi se sta mentendo o no, voglio solo stare con il mio migliore amico.
"Vi divorate con gli occhi voi due." chiude, spuntando con il suo modo di dire e fare.
Rido silenziosamente per poi "Si vede?"
Il che me lo sono sempre chiesto, parliamo molto in classe di cose al di la dell'immaginazione e in bagno finiamo il resto, senza proccuparci mai se ci sia qualcuno.
"Io che lo so, lo vedo benissimo" accena ad un sorriso timido.
"Tiello per te. Per favore, parliamo d'altro ora" imploro con lo sguardo.
Intanto la sua pizza era quasi finita, a differenza della mia.
"Va bene, ma voglio che se succede qualcosa di importante non devi esitare a dirmelo, ok?" quasi sembra un incoraggiamento, e quasi sembra un "Dai, non perdere tempo e vai da lui!".
Oh, che carino il mio amico.
"Sarai la prima, anzi, seconda persona, no aspetta. Sarai la terza persona a saperlo!" lo informo sorridendo per dare più potenzialitá alla mia frase.
"Ok dai. Per quanto stanno via i tuoi?" cambia argomento, ma probabilmente lo avrei fatto io se non lui.
"Tornano lunedì." rispondo.
Fa un piccolo cenno con la testa e aspetta che finisca di mangiare.
"Sono andato a casa di Harry poco tempo fa e abbiamo fumato." dico tutto d'un tratto.
Quasi si strozza con la coca cola e me la sputa quasi addosso, inzuppando la tovaglia
Non me l'aspettavo una reazione del genere, mi metto a ridere di gusto mentre cerca di riprendersi.
"Cosa avete fumato?" sembra abbia capito solo quello.
È evidente che non mi riferisca a sigarette, e questo lui lo capisce, dato le mie labbra arricciate e il sopraciglio alzato.
"Io non credo che non sia successo niente,  dopo una canna potrebbe succedere di tutto" sembra calmo, ma curioso al massimo, e questo lo capisco.
"Abbiamo dormito assieme mentre lo abbracciavo, e questo è stato il massimo contatto. Fidati Nì, non ci siamo sfiorati in quel senso" cerco di dirgli, guardando in direzione del suo cartone evitando il suo sguardo, forse per l'imbarazzo.
"Ti credo, ma come è successo?"
"Mi sono presentato a casa sua e dopo averlo trovato in lacrime per suo padre e averlo calmato un po, abbiamo guardato Blow e finito il film gli ho chiesto se ha mai fumato, sono andato in macchina e sono tornato con quella..eh niente, siamo saliti in camera sua, l'abbiamo accesa, e alla fine siamo crollati nel letto. Fine."
Saró stato abbastanza chiaro?
Dopo vari secondi di silenzio alzo gli occhi e lo sprono a dire qualcosa.
"Pensavo fosse successo altro.." dice, mentre ingoio l'ultimo boccone.
Mi alzo e prendo le posate, riponendole in lavastoviglie e lui fa lo stesso con i bicchieri.
"No, nulla." affermo, mentre accartoccia i cartoni e li getta in cestino, attento a farli piegare del tutto.
"Ok" si dirige in salotto e lo seguo.
"Giá..possiamo non parlarne più, per favore?" il che suona ridicolo, sono stato io a tirare fuori nuovamente questo argomento e la mia supplica è incoerente.
"Va bene" e si sofferma a guardare la TV.
Assecondo i suoi pensieri, mi siedo e vado alla ricerca di un film
Passiamo la serata tra Play, mezzo film noioso e schifezze da mangiare.
Verso le dieci si alza e avendo giá capito le sue intenzioni, lo assecondo.
Mentre si infila le scarpe, gli passo il giacchetto attaccato all attaccapanni e mentre gle lo passo.
"Aggiornami su tutto Louis, miraccomando." si affretta a dire, come se fosse in ritardo per qualcosa.
Annuisco.
Gli passo la giacca e mentre la infila dice "Ora, fa finta che sia un ospite e aprimi la porta."
Scoppio a ridere, chinando in dietro il capo, mettendo una mano davanti la bocca.
"Sei un idiota. Prego." accompagno le parole aprendo la porta, come da lui richiesto.
Prima che esca dalla porta lo afferro delicatamente per le spalle e gli circondo il collo con le braccia.
"Ruffiano. Ma sei il mio idiota preferito." dice sottovoce, ma lo sento perfettamente contro il mio collo.
Sorrido a 32 denti per il suo commento e aggiungo "E tu sei il mio"
Scioglie le braccia e mi sorride, uscendo subito dopo.
Chiudo la porta e continuo a pensare all'idiota appena uscito.
Infondo, riesce sempre a farmi ridere.

《You are my only exception.》- Larry StylinsonWhere stories live. Discover now