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HARRY POV

Svegliarmi con Louis non faceva parte dei miei piani la sera prima, ma sapevo che non sarei stato in grado a tornare a casa, o comunque di rimanere lucido abbastanza.

Riguardo quello che è successo, anzi, stava per succedere nella doccia, è stato..emozionante.
Non riesco a descriverlo, è come se il mio corpo avesse preso vita e reagì involontariamente al suo.
Oh, quanto avrei voluto continuare, ma so che è troppo preso, anche solo a corpi nudi è stato troppo presto, figuriamoci a spingerci più in la.
Non devo correre, è perfettamente giusto.
Anche se Louis all'inizio non ha opposto alcuna resistenza, al contrario, mi ha facilitato le cose, e forse anche senza accorgersene.

Ora nella doccia ci sono io, e non ho idea di quello che faremo dopo.
Posso parlare al plurare, è così..liberatorio?
Ho preso del tempo per ragionare su alcune deviazioni che sta prendendo la mia vita, poi mi sono lavato tranquillamente.
Uscito dalla doccia, mi assicurai di non lasciare impronte bagnate per casa di Louis, sarebbe da maleducati e sfacciati.
Lo raggiungo con solo l'asciugamano in camera, attraversando il corridoio, solamente per ritrovarmi Louis sdraiato nel letto con il cellulare in mano.
"Lou..voglio dirlo a mia madre." dissi, prima di sedermi affianco a lui.
Si girò di scatto a guardarmi, senza l'ombra di una minima espressione pensierosa o adiruttura arrabbiata. Al contrario, sorrise, e mi rassicurò molto.
"Anche io voglio farlo." rispose sicuro.
"Ma ora possiamo definirci un "noi"? Non più Harry e Louis?"
"Noi." Annuì, con gli occhi riflessi nei miei e il sorriso nelle labbra.
Sorrisi a mia volta, felice della sua decisione.
"I tuoi tornano domani a quanto ho capito, e io non ho voglia di andare a scuola." cambiai argomento, alzandomi dal letto.
"E quindi?"
"No niente, mi andava di dirtelo. Vado a vestirmi!" uscii dalla porta e andai in bagno dall'altra parte del corridoio.
Lo sentii ridere e urlò "Sei uno stupido" in modo affettuoso.
Lasciai sorvolare quel piacevole insulto, che poi nemmeno un insulto.
Mi vestii in fretta e raggiunsi subito Louis in poco meno di 2 minuti.
Era sdraiato con la pancia in giù a giocare con il cellulare.
Mi avvicinai lenamente in punta dei piedi, e non appena mi sdraiai affianco a lui si girò spaventato, in realtá è un bambino piccolo da crescere.
"Idiota, ho preso paura!" esclamò, tirandomi una leggera schiaffa nel braccio.
Risi sfacciatamente e questo gli diede nei nervi dato la sua espressione infastidita.
"Non ridere!" insistì, ma questo aumentò la mia risata.
"Sei bellissimo quando ti arrabbi."
Improvvisamente nel suo volto si dipinse un'espressione dolce, chiaro segno di come avesse accettato quel complomento.
"Tu lo sei sempre..e non sono arrabbiato." si sbrigò a dire.
"Certo, come no." replicai, sdraiandomi di schiena.
Per un attimo ci fu silenzio, interrotto dal "Sono le due Harold, hai intenzione di restare qui tutto il tempo?"
Sembrò quasi infastidito nel dirlo, ma lasciai sorvolare l'argomento quando mi squillò il cellulare.
Mi affrettai a rispondere, mia madre.
"Ciao mamma, che succede?"
Vidi Lou con la coda dell'occhio ad ascolrare interessato la conversazione.
"Ah..per forza oggi?....va bene, a dopo." misi giù.
Louis mi chiese subito chi era, e mise il broncio quando lo avvertii che mia madre aveva bisogno di me nel pomeriggio per aiutarla con i mobilo nuovi.
"Quindi, ci vediamo domani o..?" chiese stringendomi il torace.
Gli accarezzai la nuca e mi costrinsi a non farmi contagiare dal suo volto.
"Si..sarò impegnato tutto il pomeriggio..ci vediamo a scuola domani." risposi.
Sospirò nel mio collo e per un attimo lo sentii mugugnare lamentele.
"Non fare così, passeranno in fretta." cercai di rassicurarlo togliendogli il broncio, riferendomi alle ore mancanti.
"Senza di te fa tutto schifo." protestò, alzando per poco la testa per guardarmi negli occhi, dove mi ci persi nuovamente.
Sorrisi al suo attacco improvviso di romanticismo, ma me lo impedí quando poggiò le labbra sulle mie con forza, come se non volessi ricambiare.
Cosa che non succese, ricambiai quel bacio e mi alzai con la schiena, costringendo Lou a interrompere tutto.
"Dai, devo andare Lou, e non fare quel faccino altrimenti sarò costretto a deludere mia madre!" lo rimproverai dolcemente, mentre mi guardava con il labbruccio, troppo tenero.
"E va bene, ti lascio andare."
Mi alzai dal letto e Lou mi seguì a ruota fino in salotto, dove ritrovai le scarpe e la giacca levate la sera precedente.
"Però uffa, volevo stare con te oggi, tua madre ha rovinato tutto!" saltò fuori, ironizzando nell'ultima parte.
Mi infilai una scarpa mentre dissi "Anche io volevo stare con te..e non provare a dare la colpa a lei, è tutto ciò che mi rimane della mia stupenda famiglia." lo incalzai con le parole, ma la sua espressione dispiaciuta mi portò ad abbracciarlo subito, avendo paura di aver esagerato "Scusa..non volevo dirlo, solo che a m.." mi interruppe subito "No Harry, volevo scherzarci su e ho sbagliato. Scusami tu. Ora vai" mormorò contro la mia spalla, stringendomi ancor di più.
"È tutto apposto..a presto Lou"
Sciolsi l'abbraccio e finii di mettere la scarpa, uscendo subito dopo.
Non feci in tempo a chiudere la porta che subito mi ricordai di dirgli "Ho dimenticato una cosa."
Vedi Louis sorridere, probabilmente stava pensando alla sera, quando gli dissi la stessa cosa prima di baciarlo per la prima volta.
Si avvicinò e afferrandomi dalla giacca si alzò nelle punte, aiutandosi a farmi abbassare al suo livello.
"Che cosa?" chiese melodrammaticamente.
Il tempo di sorridergli per qualche secondo, prima di far incontrare le sue labbra con le mie, chiedendo subito di più.
Lo accontentai subito, preso dal mio stesso desiderio, scompigliandogli i capelli e stringendolo in vita con l'altra mano.
Troppe emozioni, troppi sentimenti insieme.
Troppe cose inabituali.
Prese il mio labbro inferiore e lo tirò verso di lui sentendolo sorridere.
Un ultimo bacio casto e mi lasciò andare, sorridendo in un modo ancora a me sconosciuto.
"A presto Haz" sussurrò.
Gli feci l'occhiolino e uscii dalla porta.

Mamma, dovevi rovinare tutto, vero?

《You are my only exception.》- Larry StylinsonHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin