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HARRY POV

Quindi ora posso mostrare i miei sentimenti per Louis di fronte a tutti?
Posso tranquillamente baciarlo in qualsiasi momento, senza essere respinto?
Posso prenderlo per mano?

Questo è ben lontano dalla felicitá, questo è molto di più!
È sempliemente indescrivibile ciò che sento, non esiste aggettivo.
Faccio ancora fatica a crederci di essermi innamorato di un paio di occhi azzurri che tanto odiavo guardare, ma che ora, mi illuminano le giornate.
Sono pronto ad affrontare tutto assieme a lui.
Sono pronto ad accettare le piacevoli e spiacevoli conseguenze, rimanendo al suo fianco.
Per nulla al mondo mi farò raggirare dalle parole o probabili insulti da parte degli altri.
Posso confermare con tutto me stesso che tratterò Louis nel migliore dei modi, lo rispetterò, gli sarò fedele, lo curerò se dovesse capitargli qualcosa, lo conforterò, gli starò affianco e lo amerò.
Amare, che grande parola, ma per lui è quello che sento, e mai lo avrei pensato.

***
Sono nel suo letto, con lui quasi steso sopra di me, e non c'è nulla che mi farebbe abbattere moralmente in questo momento.

"E io voglio che tu me lo dica."
e come potrei non dirglelo?
Sentirmi dire "ti amo" da Louis in pubblico mi farebbe lo stesso effetto, poco importa al giudizio altrui.
Poco importa se siamo considerati nemici da metá scuola per come si comportava con me, tra l'altro mai lo ho capito.
"Ti amo. Ti amo, ti amo, ti amo." ripetè, convincendomi sempre più.
La sua mano si intrufolò al di sotto della mia maglia e presto le sue dita presero a disegnare forme immaginarie nel mio petto, salendo e scendeno fino all ombelico, facendomi venire la pelle d'oca ogni volta che sfiorò delicatamente quella piccola porzione di pelle tra i bottoni dei jeans e l'ombelico.
"Che stai facendo?" chiesi con voce più sensuale possibile, conoscendo benissimo la risposta.
"Mh, sto sentendo la consistenza dei muscoli" farfugliò, tenendo lo sguardo basso in modo da non riuscire a guardarmi.
"Se dobbiamo dormire, non credi che dovremo toglierci questi cosi?" chiesi un pò pensieroso.
"Ma io non voglio dormire ora, è troppo presto." si lamentò come un bambino, e questo lo rese ancora più dolce e indifeso.
Guardai di sfuggita l'ora e solo in quel momento mi accorsi che avrei dovuto avvertire mia madre che avrei dormito fuori.
"Chiamo mia madre e le dico che dormo fuori." lo avvertii, componendo il suo numero, tenendo comunque l'altro braccio sotto al collo di Louis.
In cambio annuì di poco con la testa, riprendendo a tastarmi ogni minima parte di pelle nell'addome.
"Si ciao...ti chiamo per dirti che dormo via..no no torno domani..va bene...buonanotte má, tieni sotto d'occhio Gemma se torna e sei ancora sveglia...a domani"
Stranamente riuscii a formulare un discorso messo in piedi, senza dare nell'occhio il mio diverso stato mentale di quel momento.
Gettai il cellulare al mio fianco, non prima di avere guardato l'ora, le undici e mezza circa, tornai stretto a Louis, che mi disse "Sei dolce a preoccuparti di tua sorella."
Ci mancherebbe altro, è mia sorella!
"Mi preoccupo molto per lei se capita che deve uscire..ci tengo tantissimo, è più piccola di me e se le dovesse capitare qualcosa uscirei fuori di testa!" mi presi mezzo minuto per sfogarmi di poco.
Ascoltò con attenzione, guardandomi finalmente con i suoi occhi azzurri e rossi, uno spettacolo.
"Penso che sia una cosa bellissima, anche io sono come te e probabilmente ucciderei qualcuno se gli facessero del male, sia emotivamente che fisicamente."
Eh si, è proprio come me.
"È tutto ciò che è rimasto della mia famiglia, lei e mia madre, ed è lo stesso che è capitato anche a te, quindi credo proprio di poterti capire." aggiunsi.
"Harry?" mi richiamò, come se in quel momento decise di deviare argomento.
"Lou?"
"A te piacerebbe avere dei figli, più avanti naturalmente?"
Mi colse alla sprovvista, dei figli? Caspita, sono una grande responsabilitá i figli!
E ad essere sincero, non sono sicuro di avere le doti da papá per ora.
Sono giovane, ho una vita davanti, ma il pensiero di avere dei piccoli bimbi che gattonano per la casa mi intenerisce il cuore.
Insomma, sono delle creaturine da tenere in braccio e mille altre cose, certo che voglio avere dei figli!
Mi ha messo in imbarazzo questa domanda, il motivo è semplice: ora come ora, l'unica famiglia che riuscirei ad immaginarmi è con me e Louis, ma siamo sicuramente troppo giovani, e poi, non voglio correre con la mente tanto in la.
Non sono neanche sicuro di riuscire a finire la scuola, che giá mi chiede se voglio avere figli.
Mi presi del tempo per rifletterci su, a questa conclusione arrivò questa risposta "Credo che per ora l'unica cosa che devo fare è impegnarmi a scuola e impegnarmi con te, i figli li voglio si avere, ma fra molti anni"
Sentii il suo torace abbassarsi e alzarsi, segno do un profondo sospiro, quando rispose poco dopo "Fai bene a prenderti del tempo, sei troppo giovane e probabipmente rovinerebbero quest'etá.
Sai che però ti ci immagino da papá?"
La dolcezza di Lou non ha limiti.
"È difficile a dirsi..non so nemmeno farli addormentare..e tu?"
Sono curioso, Louis vuole avere dei figli?
"Non lo so, non ho mai avuto l'onore di far addormentare un bambino piccolo fra le mie braccia."
Rimasi un attimo in silenzio, il tempo di recepire bene la sua risposta, per poi ridere rumorosamente, Louis fu costretto a staccarsi di poco per non rischiare di finire sordo, sollevandosi con la schiena aiutandosi con il gomito libero, dato che ad abbandonare il mio petto non ci pensò nemmeno.
Sicuramente non era quello che intendevo con "e tu?", ma a quanto pare, sta facendo effetto.
Si sedette e si massaggiò brevemente la testa, aspettando che mi calmassi "che hai da ridere?" chiese ingenuo.
"Lou, mi riferivo al fatto se anche tu vorresti avere dei figli, non se sei bravo a farli addormentare." dissi tra una risata e l'altra, lo afferrai delicatamente al suo fianco destro e lo portai nuovamente stretto a me, senza lasciargli possibilitá di muoversi.
"Ahh e oh, dirlo prima! Si comunque, vorrei avere dei figli.." confessò, facendomi arrossire.
"Sarai anche tu un grande papá allora!" quasi lo incoraggiai a non mollare la sua indole.
"Ci tengo"
I suoi capelli a solleticarmi il mento e le sue dita audaci non lasciarono tregua alla mia pelle, una tortura piacevole e estenuante.
"Io però ho sonno Lou." mi lamentai dopo un silenzio profondo, fatto solo del nostro respiro in sincrono.
Alzò la testa a guardarmi e "Cosa c'è?" chiesi, guardandolo con un sorriso.
"Ti sto solo guardando."
Inarcai il sopraciglio e aspettai che continuasse.
"Uffaaa e va bene, dormiamo, ma guai a te se provi ad allontanarti da qui!" quasi mi minacciò, ma inutilmente, per nulla al mondo avrei cambiato posizione.
"Non lo farò." chiusi gli occhi, sentendo lo sguardo di Lou su di me.
Li aprii per capire e lo ritrovai distante di pochi centimenti dal mio viso, spalancai gli occhi per la mka instantanea paura e mi rimisi chiedendogli "Cosa?"
Sorrise a labbra strette, portando la mano alla base del mio collo, sorreggendosi dal gomito per non finirmi addosso.
"Non dimentichi qualcosa?" chiese, e giá capii.
"Buonanotte?" dissi fingendo, ridendo subito dopo.
"No."
"Ti amo, buonanotte?" riprovai, vedendo quanto ci avrebbe messo a rimproverarmi mentalmente.
"No."
"Buonanotte Lou, ti amo?" mi divertì troppo il suo sguardo.
"Smettila."  parve persino serio, ma non ci cascai.
"Cosa vuoi?"
"Che ora tu mi baciassi. Poi potrei anche lasciarti dormire."
finalmente!
"E se io non volessi?" lo stuzzicai, prendendolo in giro.
"Ah, bene, allora mi giro dall'altra parte" rispose facendo l'evidente finto offeso.
Fece per girarsi quando lo fermai con le mani, lo tirai verso di me, stringendolo alla schiena, costringendolo a lasciare il suo peso (piuma) sopra di me. Che attrito.
Senza aspettare di sentire una sola parola, mi appropiai delle sue labbra, dimenticandomi di tutto ciò che ebbi intorno. Solo io e lui.
Lo sentii sorridere, ma gle lo impedii quando gli aprii le labbra con la lingua, ricercando subito la sua, che non si fece attendere nemmeno per un istante.
Questo lo definirei uno di quei baci da togliere il fiato, quelli che ti restano impressi, quelli che ti lasciano le labbra gonfie e rosse, quelli che ti trasmettono puro piacere. Andai ancor di più in estasi di quanto non lo fossi giá.
Non fu un semplice bacio, fu sesso consumato in un bacio.
Ma la mia coscienza mi portò a frenare quel ritmo quasi violento tra le nostre bocche, per non essere stato costretto a continuare ben oltre il bacio.
"Questo si che è un bacio." disse Lou direttamente nelle mie labbra.
"Buonanotte Lou." sorrisi.
"Buonanotte Haz" sussurrò, rimettendosi comodo stretto a me.
Poco dopo quelle brevi parole, mi accorsi che eravamo ancora vestiti e al di sopra delle coperte.
Scossi le gambe, richiamando l'attenzione di Lou.
"Cosa c'è?" domandò curioso, lanciando un occhiata alle mie gambe.
"Lou, siamo ancora vestiti e sopra le coperte."
Lanciò un'altra occhiata ai nostri corpi e dopo una breve risata si mise seduto lentamente.
Lo imitai, poi mi ricordai che io sono sempre stato abituato a dormire nudo, ma sta volta un'eccezione l'avrei potuta fare.
Si tolse la maglia in un modo estenuante e questo mi portò a pensare che avrei potuto imitarlo.
Subito dopo infatti lo imitai, senza indecisione nel farlo.
Gettai la maglia ai piedi del letto, mentre Louis si impegnò nel piegarla velocemente appoggiandola alla tastiera del letto al di sopra delle nostre teste.
Mi sdraiai e slacciai i bottoni dei jeans, senza dare retta a Louis e senza degnarlo di uno sguardo.
Mi alzai col bacino aiutandomi con i piedi e mi tolsi i pantaloni, levandoli lentamente fino a farli scendere ai piedi.
Louis fece lo stesso, prendendosi tutto il tempo.
La testa girava continuamente,  capivo ben poco ciò che stava succedendo, il tutto dovuto a quella "sigaretta", fumata con calma.
Non appena fummo in mutande solamente tutti e due, alzai le coperte e mi sdraiai, guardando Lou che se ne stava con un ghigno ben evidente in viso.
Era ancora seduto, mentre io ero sdraiaito in attesa che mi imitasse.
Senza accorgermene, mi trovai Louis a cavalcioni su di me, bloccandomi i polsi ai lati della testa.
Non capii più di molto, ma neanche ci provai, perchè per la mia insanità mentale avrei potuto arrivare a qualsiasi conclusione, pentendomene subito dopo.
"Sappi che sei hai ancora addosso quei cosi è solo perchè siamo fatti tutti e due." sputò fuori, con euforia quasi, e con "quei cosi" si riferì naturalmente ai boxer.
Sorrisi mentalmente al pensiero di quello che avrebbe voluto fare, ma mi ripresi e controbattei il suo sguardo, oserei dire colmo di desiderio, ma consapevole del fatto di non riuscire a combinare nulla.
"Sei volgare." dissi ironicamente, cercando di sorvolare sul suo pensiero appena detto.
"Baciami." ordinò, avvicinandosi di più al mio viso per permettermi di eseguire quel comando.
"Me lo stai chiedendo o me lo stai ordinando?" chiesi direttamente nelle sue labbra, favendogli aumentare l'attesa.
"Te lo sto ordinando." sicuro affermò.
"E se io non volessi?" stetti al gioco, godendomi del suo sguardo impaziente.
"Tanto non ti lascierò andare finchè non mi accontenterai." minacciò scherzosamente, stringendo le mani attorno ai miei polsi, come a voler rafforzare le sue parole.
Quello fu troppo, mi appropriai nuovamente delle sue labbra, cercando di tener a bada il mio amichetto li sotto, che da li a un po si sarebbe risvegliato se Louis non si fosse tolto.
Un bacio disperato e bisognoso come questo non l'avevo mai provato, Lou intanto mi lasciò le mani e ne approfittai per appoggiarle ai suoi fianchi, stringendo di poco subito dopo, sentendolo ansimare direttamente nella mia bocca tra una pausa all'altra per riprendere fiato.
Fermai quel bacio, privandolo delle mie labbra e vedendo subito dopo la sua espressione infastidita e contraria.
"Possiamo dormire ora?" chiesi, sorridendo a labbra strette.
Fu inutile chiederlo, si avventò nuovamente nella mia bocca e non opposi resistenza quando fece nuovamente entrare in contatti le nostre lingue.
Si staccò e con espressione soddifatta scese letteralmente dal mio torace, lamentandomi mentalmente per l'assenza di quel contatto così vicino e l'assenza del suo peso sopra di me.
"Ora si." si accoccolò al mio petto e non feci altro che sorridere.
"Dormi Lou." sussurrai, baciandogli teneramente il capo prima di sistemarmi bene.
Inutile dire che alla fine fu lui il primo a prendere sonno, beandomi di tutta la sua bellezza, accarezzando i suoi capelli dietro il suo orecchio.

《You are my only exception.》- Larry StylinsonWhere stories live. Discover now