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HARRY POV

Come prevedevo, mi sveglio con un leggero mal di testa e poca memoria della sera prima.

Sono a pancia in su con un braccio piegato sopra la testa e l'altro nello stomaco di Louis.

Non mi capacito del fatto che in quel momento era vicino a me, che abbiamo dormito e assieme.

Rintontito cerco di alzarmi ma l'unica cosa che riesco a fare è sibilare qualche sillaba schiarendomi la voce, non per svegliare Louis naturalmente.

Come ad annullare il mio pensiero, Louis sposta la gamba sopra le mie e il braccio intorno al mio tocare, bloccandomi.

Gli occhi chiusi e la bocca socchiusa mi fanno intendere che sta ancora dormendo, mentre un suo sbadiglio mi fa pensare al suo risveglio.

Lo guardo in attesa che apra gli occhi, succede poco dopo.

Lentamente apre gli occhi e il tempo di guardare in che posizione fosse e subito dopo si allontana di scatto, rosso in viso senza parlare.

"Buongiorno!" dico piuttosto imbarazzato ma in un certo senso felice di essermi svegliato accanto a lui.

"Harry.. ho veramente dormito qui?" mentre lo dice si schiarisce la gola e si mette seduto passandosi i capelli fra le mani, lo imito.

"Sei qui ora.." abbasso la testa stringendo a pugni le lenzuola.

Lo sapevo io che la mattina ci avrebbe ripensato, lo sapevo io chi sarebbe pentito, e rispondendogli con tono piuttosto deluso capisce che c'è qualcosa che non va.

"E non ne ho alcun rimpianto, solo un forte giramento di testa" lo guardo con la coda dell occhio, totalmente sollevato alle sue parole, e ha un sorriso notevole.

"Dici sul serio?" sorrido anche io.

"Di certo non ti sto mentendo, anzi, ieri sera é stato strano ma bello, in tua compagnia.." ecco che mi solleva del tutto l'umore, mentre rilascia il respiro e cerca qualcosa con gli occhi.

"Lo stesso per me" affermo, alzandomi dal letto senza preoccupazioni nell'essere svestito.

"Quando tornano?" si alza infilandosi i pantaloni e sedendosi di nuovo nel letto.

"Ora chiamo" naturalmente mi riferisco a mia madre e mia sorella.

Mi fa un cenno con la testa annuendo, stacco il cellulare dalla presa e digito subito il numero.

"Ciao. A che ora tornate?" vado diretto al punto.

Dopo mezzo minuto riattacco e senza voltarmi verso Louis che fino ad ora mi stava fissando in attesa di una risposta dico "Fra circa due ore".

"Posso fare con calma allora." Non è una domanda, é un'affermazione totalmente convinta.

Senza aspettare una qualsiasi risposta si sdraia con le braccia dietro la testa a sorreggerla e le gambe tranquillamente incrociate.

Lo guardo perplesso per poi ridere lievemente.

Mi sdraio a pancia in giù con i gomiti piegati e ci troviamo a guardarci senza motivo.

"Comunque devo ringraziarti per ieri.." si decide a dire qualcosa.

"Non serve." spalanco le labbra sorridendo mostrando le fossette.

"In realtá mi riferisco anche ad un'altra cosa che sicuramente non puoi sapere." mi lascia con il dubbio finchè non lo incito a continuare guardandolo chiedendogli il continuo.

"Ieri nonostante la mia instabilitá, come la tua, non hai nemmeno pensato di approfittarne e questo per me è stato importante" sicuro di se stesso, alza gli occhi al soffitto aspettando una mia risposta.

《You are my only exception.》- Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora