CHAPTER IX

2K 146 6
                                    

Toccata e Fuga

<<Devi tagliarti quei dannati capelli, sembri uno spaventa passeri!>> Gguk rincorreva Jungkook per tutta la stanza, mentre questo provava disperatamente a sfuggirgli e Jimin e Mary se la ridevano

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

<<Devi tagliarti quei dannati capelli, sembri uno spaventa passeri!>> Gguk rincorreva Jungkook per tutta la stanza, mentre questo provava disperatamente a sfuggirgli e Jimin e Mary se la ridevano.

<<Smettila, ti ho detto che non voglio tagliarli! Mi piace l'effetto che fanno!>> urlò lui.

<<Non dire fesserie, sembri solo un punk che presto diventerà cieco!>>

<<Come faccio a diven—>> Gguk lo afferrò con mala grazia buttandolo a terra e buttandoglisi sopra, il corvino si sentì soffocato dal peso prominente dell'altra <<Dannazione! Voi dovreste aiutarmi non ridere!>> guardò male i suoi amici che ormai erano in preda alle convulsioni per la scena comica.

<<Avanti Kookie, da una parte ha ragione, quando ti alleni ti finiscono in faccia!>> disse Jimin tra i crampi allo stomaco per le risate.

<<Un soldato deve avere un certo ritegno, quei capelli non ti fanno sembrare serio!>> disse Mary asciugandosi le lacrime.

<<Su hai sentito i tuoi amici, da bravo a fammeli tagliate!>> disse la donna tirandolo per farlo mettere seduto Jungkook incrociò le braccia al petto <<Ok, ma se li tagli troppo giuro che poi ti faccio diventare pelata Noona!>> la minacciò e l'altra roteò gli occhi afferrando le forbici.

Alla fine li aveva tagliati decisamente troppo, almeno per i suoi gusti. Jungkook si guardò allo specchio, Mary continuava a fargli i complimenti dicendo che così si vedeva meglio il suo viso delicato. Ma il corvino allo specchio vedeva solo i suoi difetti, pelle trascurata, labbra screpolate e quella cicatrice che aveva sullo zigomo che gli aveva fatto uno dei suoi aguzzini tempo prima.

Il suo corpo si era fatto molto più muscoloso, si intravedeva bene nonostante i le felpe e le maglie gigantesche che metteva... ormai di omega aveva davvero solo il calore. Che a proposito sarebbe arrivato a breve, Jin gli aveva detto che appena si sentiva indebolito doveva correre in ambulatorio e farsi rinchiudere in una di quelle dannate cellette. Comunque non ne aveva sentito il bisogno e che ne fosse consapevole o meno, il fatto che Tae mancasse da palazzo rallentava la sua entrata in calore.

I suoi due amici continuavano a ridacchiare immersi in chissà quale conversazione e per un po' Jungkook si era unito a loro, ma poi d'un tratto lo sentì.

Muschio e prato appena tagliato, gli riempirono le narici e la mente. Taehyung era tornato, aveva varcato le porte del territorio e Jungkook riusciva a sentirlo così bene, proprio come quando era accanto a lui. Non lo avrebbe mai ammesso, ma gli era mancato, non che fosse scomparso l'intero regno era impregnato del suo odore, ma mentre era via si era affievolito sempre di più lasciando nell'omega un senso di vuoto.

<<che succede?>> chiese Jimin vedendo come l'amico si era messo ad annusare l'aria.

<<È tornato>> sussurrò assaporando ancora il suo odore, non sapeva perché ma c'era qualcosa di irrequieto che si mischiava a quell'aroma, rendendo il tutto meno fresco del solito.

Despite who I am ||Taekook||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora