CHAPTER XII

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Attenzione: In questo e nel prossimo capitolo vi saranno raccontate vicende a tema violenza sessuale. Non verranno descritte nei dettagli, ma menzionate.  

Perdonate la vostra povera autrice... 

L'ombra dietro la luce Pt1

Jimin aveva passato la notte in bianco, un po' come tutto il resto del branco

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Jimin aveva passato la notte in bianco, un po' come tutto il resto del branco. Infatti chiunque non stato ferito era invitato a collaborare, gli alpha e i beta più forzuti erano stati impiegati nella ricostruzione del muro, che era stato fatto esplodere.

Il bianco, insieme ad altri curatori si era messo all'opera per curare i feriti. Tra i più gravi, oltre Jin e Mary, c'erano principalmente tutte omega che al momento dell'irruzione all'ambulatorio erano lì per una ragione o per un'altra.

Jimin aveva i brividi che gli percorrevano la pelle, una strana sensazione gli stringeva lo stomaco ma lui si ostinava ad ignorarla, in fin dei conti lui di quella storia non sapeva nulla.

Passò per la stanza di Mary, che ancora non aveva ripreso i sensi e infine decise di passare a dare un'occhiata anche a Jin.

L'omega era steso nel suo letto, dormiva con in braccio la sua cucciola. Gli occhi della bambina erano ancora arrossati per lo spavento e aveva sentito che l'alpha che l'aveva afferrata gli aveva lasciato un brutto livido sul braccino... Jimin strinse la mandibola al sol pensiero, e ringraziò che Jungkook fosse lì in quel momento. Era fiero del suo migliore amico, lui... non era fuggito e nonostante quelli fossero avversari più forti, non aveva esitato un attimo ad intervenire. Jimin continuava a chiedersi se lui ci sarebbe mai riuscito... avrebbe combattuto per le persone a cui teneva come aveva sempre fatto Jungkook con lui e le altre? Ne avrebbe mai avuto il coraggio?

"No, non lo avrei fatto" ammise stringendo tanto i pugni da conficcarsi le unghie nei palmi. Lo sapeva bene, lui le situazioni non le affrontava, semplicemente fuggiva o si nascondeva subendo inerme il suo destino. Era un codardo, Jimin era un codardo.

<<Si sono svegliati?>> La voce pacata di Namjoon lo riscosse, strappandolo alla sua mente.

<<Ah...no volevo solo vedere come stavano...>> disse sottovoce. Namjoon non lo guardò neanche, sorpassandolo per tornare accanto al letto. Non si sedette sula poltroncina che aveva messo lì accanto ore prima, rimase in piedi a guardare la sua famiglia, le sue due ragioni di vita.

Strinse la mano del castano, portandola alla bocca e baciandola con delicatezza, Jimin rimase profondamente scosso dalla dolcezza del momento.

Lo aveva già appurato in tutto quel tempo che aveva passato con Jin, ma Namjoon era davvero, profondamente innamorato del suo compagno, e se all'apparenza poteva sembrare terribilmente serio, in presenza del suo omega e della loro bambina si scioglieva completamente.

Despite who I am ||Taekook||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora