CHAPTER XXIII

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    Shin Joowon

Hani faceva avanti e indietro già da una decina di minuti

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Hani faceva avanti e indietro già da una decina di minuti. Era nervosa e Yoongi non la biasimava per niente.

Se non fosse stato per la sua indole introversa probabilmente lui stesso si sarebbe messo a sradicare ogni albero nelle vicinanze per quanto era nervoso.

<<È successo qualcosa. Dovremmo correre al nido e dare l'allarme>> sbottò la ragazza.

<<Sono in ritardo di solo quindici minuti, Hani, non possiamo creare una zuffa per nulla>>

<<No Yoongi, me lo sento è successo qualcosa ad Hobi! Pensaci, è mai arrivato in ritardo ad un appuntamento del genere? Sai bene come lavora! Sai che è preciso!>>

<<Ok! Lo so! Cazzo se lo so! Ma dobbiamo dargli almeno un'ora di tempo!>>

Hani scosse la testa <<Tu stai qui ad aspettarli, io vado a cercarli!>> disse iniziando a dirigersi verso est, da dove si presupponeva sarebbero dovuti arrivare.

Yoongi strinse la mascella, conosceva Hani da anni, sapeva quanto fosse testarda e quanto amasse il fratello, ma questo non la scusava.

Balzò in avanti, tramutando in lupo e aggredendo la ragazza, che a sua volta fu veloce a trasformarsi e a rispondere all'attacco.

"Ti ho detto di stare qui al tuo posto!" ordinò portandosi davanti a lei.

"Non puoi costringermi!" sputò l'altra ringhiando minacciosa. Gli occhi del lupo grigio brillarono di rosso intenso "Hani, sono più alto di te in grado. Se ti do un ordine tu lo esegui! Non me ne frega un cazzo del tuo complesso su tuo fratello!"

"Stai parlando del tuo migliore amico!"

"Si! E sto parlando anche del mio compagno! Come di quello di Taehyung! Un ordine rimane un ordine! Aspetteremo un'ora e starai buona, oppure ti costringerò io!"

Hani fece un ringhio sommesso, ma alla fine desistette e si accovacciò a terra emettendo dei lamenti tristi e preoccupati. Yoongi seguì i movimenti della più giovane e alla fine sospirò rilassandosi. Guardò in direzione della foresta, gli altri non sarebbero venuti. Lo sapeva, se lo sentiva almeno quanto lo sentiva Hani.

Venti minuti.

Quarantacinque.

Cinquanta.

Yoongi non aveva staccato lo sguardo dalla boscaglia. Le sue orecchie da lupo tese ad ascoltare i dintorni e le sue zampe tese, pronte a scattare in qualsiasi momento.

"Alzati" ordinò ad Hani "Andiamo a lanciare l'allarme"

La sua voce era piatta, sembrava priva di emozioni. Ma Hani lo percepiva alla perfezione, l'angoscia e il terrore per quello che era potuto succedere.

Despite who I am ||Taekook||Where stories live. Discover now