Capitolo 16

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Leo stava in macchina, il piede sull'acceleratore. Entrambe le mani stringevano il volante, le nocche erano bianche.
Il suo discorso con sua sorella gli torna in mente...

<Cosa devo fare?>

<Non lo so cosa devi fare, Leo. Credevo che voi due foste estranei l'uno con l'altro, invece scopro che state insieme!>

Leo si prende qualche minuto prima di ribattere.

<Non stiamo insieme.>

<In che senso scusa?>

<Nel senso che non stiamo insieme.>

Leo si porta una mano davanti la faccia e butta fuori un "aaah" abbastanza forte, tanto che sua madre si affaccia dalla cucina per sapere se tutto andava bene.
Lui scuote la mano per tranquillizzarla, poi riprende il discorso.

<L'ho incontrato una sera a quel pub. Era con dei suoi amici e tutti erano ubriachi. Ha attaccato bottone con me credendo fossi una ragazza.>

Leo si appoggia la cornetta fra la spalla e l'orecchio, porta le mani dietro i capelli e stringe la coda che si era fatto.

<Mmh, capisco. Non è la prima volta che ti succede. E poi?>

<Niente. Siamo andati in hotel e sai a cosa porta questa cosa. La mattina dopo, quando ha realizzato cosa era successo, all'inizio era arrabbiato, poi però ha provato a sottomettermi.>

<Woah! Serio? Tu bottom ti voglio vedere.>

Leo ridacchia dal telefono.
Nell'altra stanza, sente suo padre chiamarlo per avvertire che la cena è pronta.
Leo di rimando dice che sta ancora parlando con Alice e che arriva subito.

<Ma se non state insieme, perché vi stavate baciando?>

<Attrazione? Non lo so, Ali.>

Leo si porta una mano sul mento e si morde il labbro.
Poi si lecca istintivamente la lingua ripensando alla faccia del ragazzo.

<Solo semplice attrazione?>

<Ali, che cazzo ne so io? Ci conosciamo da forse una settimana! Credo sia attrazione fisica, i nostri corpi si uniscono bene. Tutto qui.>

<Ma comunque, ti preoccupi per lui. Ho saputo da Mattia che insieme ad Alex c'era un altro ragazzo e dalla descrizione sembravi tu. Oggi pomeriggio non mi avevi scritto dicendo che avevi ritrovato il ragazzino riccioluto dell'altra sera e che ne avevi per un po'? Allora cosa ci facevi in ospedale?>

Ripensando all'ospedale e alla faccia preoccupata di Alex, si ricorda di quella bambina, Mia.
Le torna in mente il suo visino molto dolce, mentre dormiva. Vista in quel modo, assomigliava veramente tanto ad Alex quando dorme.
Poi ripensa a come aveva trovato Alex, distrutto. Lui aveva detto che era così per Mia, perché non sapeva cosa fare con la bimba che piangeva, ma se non fosse stato così?
Il dubbio che Alex possa provare qualcosa per Chiara si ripresenta.
Il suo volto si oscura, socchiude gli occhi e prende un profondo respiro.

<Ali, tu sapevi che Alex era padre?>

<Sì, certo. È il vero padre della figlia di Chiara, la piccola Mia. Ti avevo accennato qualcosa, senza fare nomi, ricordi? Comunque, perché lo chiedi?>

<Per caso...>

Leo si morde il labbro.

<Per caso, lui prova qualcosa per Chiara?>

Silenzio dall'alto lato.
Anche se Alex ha negato la cosa, sente ancora quel dubbio dentro di sé. Sarà vero oppure no? Si fida di Alice e del suo giudizio, una riconferma è ciò che sente il bisogno di avere.
Quel silenzio sembra durare all'infinito.

-𝔻𝕚𝕡𝕖𝕟𝕕𝕖𝕟𝕫𝕒-  𝓑𝓸𝔂 𝔁 𝓫𝓸𝔂  [Completata]Where stories live. Discover now