Capitolo 27

304 24 32
                                    

<Mare?>

Leo sussurra piano e proprio in quel momento, le porte delle stanze si aprono.
In pochi secondi, sia Andrea che Alex arrivano in cucina.
Il primo, teneva già in mano il telefono e fissava sbalordito lo schermo, il secondo si strusciava l'occhio chiuso con la mano destra.

<Ali... Cos'è questo messaggio?>

<Beh, sì. Sedetevi tutti, vi porto il caffè e vi spiego.>

Alle 10 e mezza, tutti erano seduti a tavola e guardavano la ragazza.

<Allora, mamma e papà sono andati alle terme. Sono partiti stamani mattina, verso le 7.>

<Così, senza preavviso?>

Leo poggia la sua tazza e incrocia le braccia.

<Siccome loro fanno questa vacanza di una settimana, ho deciso di farla fare anche a noi, solo che come destinazione abbiamo il mare.>

Proprio in quel momento, il campanello di casa suona e Andrea va ad aprire.
Torna poco dopo in salotto con Riccardo e Angela, già vestiti in versione spiaggia.

<Hey là gente!>

Angela sorride a tutti.

<Hey Admin! Aggiungeresti questi due al gruppo?

<Subito!>

Alice batte le mani e sorride.
In poche ore, tutti i ragazzi si trovano davanti alla porta d'ingresso, ognuno col proprio bagaglio e il telefono nell'altra mano, con su il biglietto per il treno.
Il viaggio è durato complessivamente 2 ore e mezza, di cui gli ultimi 40 minuti in autobus per arrivare alla casa sul mare.
L'ultimo pezzo, fatto per forza a piedi in quanto sul lungomare non possono passare le macchine, li ha poi condotti su una stradina laterale.
La casa era proprio all'angolo con l'entrata sulla stradina.
Alex spalanca la bocca alla vista di quella villa.
Si trattava di una casa con un piano e una mansarda.
Ma era gigante. Aveva un giardino davanti che aveva una stradina che portava alla porta e altre due che portavano dietro, in un giardino più grande con piscina.

<Bella vero?>

Riccardo lo affianca mentre porta la sua valigia e una borsa di Angela.
Alex si volta verso Riccardo.

<Stai tranquillo. Alice ha detto stamani che non dobbiamo pagare nulla, se non il cibo.>

Alice suona un campanello e il cancello si apre in automatico, seguito dalla porta di casa.
Da dietro, esce fuori un signore vestito con giacca e cravatta. Sorrideva ai nuovi arrivati.
Con solo uno sguardo, si capiva che non era italiano.
Alice fa strada e raggiunge l'uomo che saluta amichevolmente, con una pacca sulla spalla.
Lui le consegna delle chiavi e sorride ancora a tutti, tende il braccio e con la mano fa cenno di entrare.
Quando Alex solleva la sua borsa da terra, l'uomo gli fa cenno di fermarsi.
In giapponese gli rivolge delle parole che il finto biondo non comprende, come anche tutti gli altri.

<Ha detto di lasciare le valigie lì, se ne occupa lui.>

Poi Alice si gira e gli risponde in giapponese, dicendo che non serviva.

<Ragazzi, vi presento Tanaka. È il maggiordomo della famiglia Inoue, una famiglia benestante in Giappone. Si occupa del figlio, il quale ho avuto il piacere di conoscere l'anno scorso.>

Andrea sorride.

<Inoue... Ryu qualcosa del genere vero? Il professore che ti insegnava matematica durante il soggiorno in Giappone.>

Alice annuisce contenta.
Angela si inchina e si presenta con quella poca conoscenza che ha lei del giapponese. Riccardo abbassa la testa e pronuncia il suo nome, lo stesso fa Leo.
Alice si porta un dito sotto il naso e sogghigna.

<Il ragazzo del prof è diventato un mio amico e ha chiesto al prof Inoue se poteva venire a trovarmi. Lui così ha comprato una casa qua in Italia, la usa come casa delle vacanze ed ha accettato a prestarcela.>

Con questa spiegazione, i ragazzi entrano in casa.
La casa dentro era buia in alcuni punti. Tanaka aveva solo iniziato ad aprire le finestre.
La luce illumina le pareti bianche. Il salotto a destra subito dopo l'entrata, è immenso. Una televisione si trovava su un mobile, un divano da 3 posti proprio davanti. In mezzo c'era un tavolino di vetro basso.
Agli angoli della stanza c'erano delle poltrone.
La finestra era grande tanto che copriva quasi tutto il muro della stanza. Dava poi su un balcone con una discesa che scendeva nel giardino.
La sala da pranzo era a sinistra, un tavolo in mezzo alla stanza e varie credenze. Aveva una cucina all'angolo, anch'essa molto spaziosa.
Poi da lì, si aprivano due ampi spazi: quello a sinistra aveva due porte e in entrambe era stato scritto "camera ospiti" e davanti, un bagno. A destra, c'erano tre porte una con un cartello, l'altra invece no ed aveva un lucchetto sopra, l'ultima era l'altro bagno. Lo spazio era più piccolo ma in compenso aveva una finestra enorme che illuminava tutto.

<Sistematevi come vi pare.>

Alice poi, afferra le chiavi che Tanaka gli cedeva e va ad aprire la porta chiusa col lucchetto.

<Andrea, noi dormiamo nella mansarda. Prendi le nostre valigie e portale qui, che si trasportano di sopra.>

Alex si aggira nella casa, poi va nel corridoio di sinistra e prende la porta più in fondo. Apre la maniglia ed entra.
Leo osserva da lontano Alex, infine decide di guardare nella stanza accanto.
Vi entra.

---angolo autrice---
Eheh nuovo capitolo-
E anche nuova storia

---angolo autrice---Eheh nuovo capitolo-E anche nuova storia

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Chi vuole, può andare a dare un'occhiata uwu.
Spero vi possa interessare❣️

Messaggio dal futuro: MENOMALE CHE HO SCRITTO TUTTO IERI
Sto un attimino sforzando gli occhi tenendo su degli occhiali ROTTI lol
E già mi fa male la testa- sniff.

Ho voluto avvertire tutti perché non so se riuscirò a scivere il prossimo capitolo questa settimana sorry--

Ci proverò but idk.

-𝔻𝕚𝕡𝕖𝕟𝕕𝕖𝕟𝕫𝕒-  𝓑𝓸𝔂 𝔁 𝓫𝓸𝔂  [Completata]Where stories live. Discover now