Capitolo 24

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Alex aveva, alla fine, accettato la proposta di Leo.
Leo lo ha portato a casa sua, dove ha fatto la conoscenza dei suoi genitori: la madre, dolce e gentile, portava un paio di occhiali, aveva gli occhi marroni e i capelli neri ricci.
Quando ha aperto la porta, Alex l'ha guardata per vari minuti perché non riusciva a trovare nulla che la ricollegasse all'aspetto di Alice.
Cercando il padre con la punta dello sguardo, ha trovato un uomo con pochi capelli, anch'essi neri e da quei pochi capelli che si vedevano, si capiva che erano mossi.
Gli occhi marrone scuro lo scrutavano da capo a piedi, come ad analizzarlo. Poi ha sorriso.
Com'è possibile che da loro sia nata una ragazza coi capelli neri, lisci e gli occhi azzurri?
Poi sposta lo sguardo su Leo: solo dai capelli biondi, ti viene il dubbio che sia stato adottato.
Arrivato in casa, Alex viene accompagnato da Leo in una stanza. Dopo aver chiuso la porta, si stende sul letto.
La madre di Leo aveva cambiato le lenzuola poco prima e sapevano di pulito.
Si trovava in una stanza arredata il giusto per ospitare qualcuno da fuori: la libreria era mezza vuota, sulla scrivania non c'era nulla.
Il comodino aveva sopra un orologio-sveglia e una lampada per la notte.
Anche se è tenuta molto pulita, si capisce che è da molto che nessuno la usa.
Alex scoprirà più avanti che quella era camera di Alice e che è stata svuotata di tutti i libri, manga e poster che la ragazza aveva quando si è trasferita nella casetta che lui aveva visto mentre andava al club.
Ci vive con Andrea.
Alex era abituato alla sua stanza, molto grande e con il bagno attaccato (anche se rotto).
Però non gli dispiaceva quella camera piccola: gli dava calore. Come se si trovasse in un abbraccio in mezzo a qualcuno che gli voleva veramente bene.
La casa era più piccola di quella di Alex, con un solo piano, e la stanza si trovava in fondo al corridoio proprio davanti la camera di Leo.
Nel mezzo, c'era un'altra porta con la camera dei suoi genitori.
Il bagno era poco dopo l'ingresso e sempre all'ingresso, sulla destra si trovava il salotto e un piccolo cucinotto.
Anche se chiuso in camera, Alex riesce a sentire le voci di Leo e dei suoi genitori venire da lì.
Poco dopo, le sedie si spostano e sente dei passi nel corridoio seguiti dalle due porte delle altre stanze che si chiudono.
Come Leo gli aveva promesso, i suoi genitori non avevano fatto domande. Avevano solo chiesto se aveva delle allergie, dei piatti preferiti e se aveva bisogno di vestiti nuovi.
Per il resto, hanno sorriso e lo hanno invitato a non vergognarsi a chiedere se aveva bisogno di qualcosa.
Alex prende un gran respiro e fissa il soffitto. 
Dopo aver buttato fuori tutta l'aria che aveva nei polmoni, chiude gli occhi e si addormenta.

Leo si alza dal letto.
Due giorni...
Due giorni che Alex dorme nella stanza davanti alla sua, e lui non aveva osato entrarci. Forse perché sapeva che quella era la camera di Alice prima e riportava alla mente troppi ricordi di lui bambino, oppure perché voleva lasciargli i suoi tempi.
Non lo sa. Sa solo che aveva una voglia matta di dormire insieme a lui, stringerlo fra le sue braccia e cullarlo come un bambino.
Si alza e va in cucina.
La luce del sole entra dalle finestre già aperte.
Sua madre stava già armeggiando in cucina.

<Mamma?>

<Oh, Leo! Giusto in tempo. Senti, vado al mercato con la mia migliore amica, hai bisogno di qualcosa?>

<No, non penso. Papà?>

<È andato a lavoro prima che glielo chiedessi, quello stupido.>

Alex si affaccia in cucina, strascicando i piedi. Si strofina un occhio e si guarda intorno.

<Alex, caro!>

La madre di Alice gli cinge le spalle e gli bacia la fronte.

<Vado al mercato, vuoi qualcosa?>

<Cosa c'è al mercato?>

<Mmh, un po' di tutto: dai vestiti, al pane, dai giocattoli agli occhiali da sole. Uh, ci sono le saponette colorate. Sono carine le vuoi?>

-𝔻𝕚𝕡𝕖𝕟𝕕𝕖𝕟𝕫𝕒-  𝓑𝓸𝔂 𝔁 𝓫𝓸𝔂  [Completata]जहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें