Capitolo 30

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Verso le 11, Alex stava prendendo il sole sdraiato sulla sdraio, mentre Alice leggeva il suo libro.
Da lontano, all'entrata dalla spiaggia, Andrea teneva un cappellino in testa e si guardava intorno alla ricerca degli altri due.

<Li vedi?>

<No ancora no, Angi.>

Si morde un l'interno guancia e continua a scrutare la spiaggia.

<Ma chiamarli?>

<Alice non porta mai il telefono. E' tua sorella e dovresti saperlo.>

<Andrea, la conosci meglio di me, e lo sai.>

Riccardo scoppia a ridere mentre butta nella spazzatura un bicchiere con la granita alla menta bevuta fino a poco prima.
Andrea fa la linguaccia a Leo ed il biondo scuote la testa.

<Anche Alex ha lasciato il telefono?>

Nessuno risponde perché Andrea indica verso la quarta fila.

<Sono lì.>

Tirando su la borsa, si toglie le ciabatte e le prende in mano per iniziare a camminare a piedi nudi sulla sabbia.
Alice alza un attimo lo sguardo dal libro e riconosce i capelli rosa sotto il cappellino. Con un piede, alza della sabbia e la lancia ad Alex.
Il ragazzo si gira e alza un sopracciglio.
Con un cenno della testa, Alice indica gli altri dormiglioni che camminavano piano sotto il sole.

<Buongiorno!>

<Giorno, ce ne avete messo di tempo.>

Leo alza gli occhi al cielo e, per dare noia alla sorella, lancia lo zaino sopra la sdraio di Alice. Si siede lì e la usa come schienale.

<Scusa? Ci sono altre due sdraio, perché stai qui?>

<Perché mi va.>

Alice chiude il libro sbuffando.

<Che avete fatto di bello prima che noi arrivassimo?>

Angela sistema la sua borsa nell'altro ombrellone insieme ad Andrea e Riccardo.

<Abbiamo camminato.>

Alex si siede anche lui sulla sdraio e si guarda un po' in giro, ricordando la ramanzina di Alice, solo poche ore prima.
Quando fa per alzarsi, un telefono inizia a suonare. Alex riconosce la sua suoneria e inizia a cercarlo nella borsa.
Sente il suo cuore perdere un battito quando legge il nome sullo schermo.

<Pronto, Chiara?>

Alice si volta subito e si alza, affiancando Alex. Gli poggia una mano sulla spalla e gli fa un piccolo cenno con la testa.

<Alex, ciao.>

<Ciao, come stai?>

<Bene. Scusa se ti sto disturbando, ma Mia ha insistito per chiamarti.>

In sottofondo, Alex riesce a sentire la voce della sua piccola urlare. Voleva parlare con lui ad ogni costo.

<Non disturbi.>

Chiara annuisce, consapevole che non può essere vista. Dopo un po' di esitazione, passa il telefono a Mia.
Con quelle piccole manine, la bambina afferra il telefono e lo stringe a sé. Lo avvicina alla bocca e inizia a parlare con una voce super dolce e tranquilla.
Alex sorride e si allontana un po' dagli altri, per parlare con lei da solo.

<Sentite, io quasi quasi farei il bagno.>

Angela si gira verso Riccardo che già si stava togliendo la maglietta per andare in acqua.
Andrea annuisce e lo affianca, facendo un cenno ad Alice per sapere se voleva farlo anche lei.
La ragazza scuote la testa.

<Se per voi non è un problema, io vado al bar.>

Angi tira fuori il portafoglio e si avvia al bar all'inizio della spiaggia.

<Di nuovo io e te da soli, fratellino.>

<Sono tuo fratello maggiore.>

Alice fa il gesto di scacciare una mosca fastidiosa dal viso e ritorna al suo libro.
Leo si morde un labbro e cerca di distrarsi facendosi la coda.
Non sapeva se continuare il discorso dell'altra mattina, oppure no.
Se farlo, come attaccare discorso, con che scusa...

<Senti...>

E' Alice a rompere il silenzio che si stava formando.

<So cosa stai pensando.>

Leo sospira e si siede sulla sdraio prima occupata da Alex.
Si guarda intorno e fissa i suoi occhi sulla schiena scoperta di Alex: non sembrava teso, quindi la chiamata stava andando bene.
Osserva il suo costume, che copre un bellissimo culo.

<Ora mi leggi nel pensiero?>

Leo non distoglie completamente lo sguardo dalla figura di Alex, però lancia una piccola occhiata alla sorella.

<Non abbiamo potuto finire il discorso. Non ti ho dato una risposta vera e prorpia. Sapendo ciò, non è difficile capire cosa vuoi chiedere.>

<Sherlock Holmes ti fa male.>

<Non è Sherlock Holmes, è il castello errante di Howl. E non dire nulla sul mio detective preferito!>

Alice richiude un'altra volta il libro. Tira su gli occhiali e si guarda intorno, prima di osservare il fratello.

<Perché pensi di non poterti innamorare? Non sei un robot, provi emozioni, è normale iniziare a provare qualcosa per altre persone.>

Leo soppesa le parole di Alice.

<Non lo so. Forse ho... paura?>

Alice sposta lo sguardo da Leo e si volta verso il mare. Osserva le varie persone fare il bagno alla ricerca di quella testa rosa di cui si è innamorata. Quando la trova, osserva la pelle chiara bagnata mentre rideva con Riccardo.

<Ogni volta che lo vedo, mi viene voglia di baciarlo. Riempirlo di coccole e stargli vicino. Mi viene voglia di stringerlo a me. Anche accarezzargli il viso.>

Distoglie lo sguardo e fissa gli occhi in quelli di Leo.

<Anche se si ha paura di innamorarsi, è una cosa che non si può evitare. Il tuo corpo e il tuo cuore ne vengono catturati, ed anche se il cervello lo vuole negare, non puoi farci nulla.>

<Quindi è normale provare la voglia di sfiorargli la guancia...>

Si passa una mano sul mento.

<Ma ho comunque paura, Ali. Anche se ammetto a me stesso che cosa provo, ho questa strana sensazione, questo qualcosa che mi soffoca qui. Ho paura di qualcosa che non so. E non so come cacciarla... Qualche consiglio?>

Alice scrolla le spalle.

<Non lo allontani. La tieni con te. Tutte le volte che mi guardo allo specchio, noto tutti i miei difetti e mi comincio a chiedere perché sta con me. Mi prende paura, anche se sono mesi che stiamo insieme ed è stato lui a dichiararsi per primo.>

Alex riattacca il telefono e sorridendo, si gira per tornare all'ombrellone.
Leo fissa ancora una volta la sorella prima di mormorare un "ci penserò su."
Alex arriva e rimette il cellulare nello zaino, si siede accanto a Leo e si stringe le mani.

<Allora? Di cosa parlavate?>

Alice gli sorride.

<Nulla di che.>

---Angolo me---
Ecco. Io volevo finire di scrivere la storia prima dell'inizio della scuola ed invece.
Taaac fregata lol.
Niente. Vorrei essere intelligente come la sorellina piccola😩
Ma io sono stupida sniff.

-𝔻𝕚𝕡𝕖𝕟𝕕𝕖𝕟𝕫𝕒-  𝓑𝓸𝔂 𝔁 𝓫𝓸𝔂  [Completata]On viuen les histories. Descobreix ara