capitolo 1

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Questa storia non inizia come le altre perché questa è la storia di come la mia vita è cambiata da quando mi tatuai quel simbolo sul braccio, ma soprattutto da quando, per la prima volta, mi persi negli occhi di qualcuno.

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Mi svegliai di soprassalto con il braccio sinistro che bruciava e la testa che mi girava terribilmente. Mi sedetti su un fianco del letto appoggiando i piedi sul pavimento freddo, il dolore pulsante alla mia fronte mi permetteva a malapena di aprire gli occhi.

Erano passati più di cinque minuti e quando decisi finalmente di alzarmi un fischio acutissimo prese posto nelle mie orecchie e la mia vista si annebbiò mentre il simbolo sul braccio iniziò a muoversi.  Ciò andava avanti da almeno una settimana, mancavano meno di due giorni dal ritorno  ad Hogwarts visto l'imminente inizio del mio settimo anno.

Non vedevo l'ora semplicemente perché sarebbe stato il mio ultimo anno e poi sarei corsa il più lontano possibile via da Voldemort, dalle mie responsabilità e da tutti coloro che ancora si aspettavano chissà cosa da me.

Abitavo al Malfoy Manor da ormai tre anni, ovvero da quando entrambi i miei genitori erano morti. Non sono mai stati amorevoli, almeno mai quanto Narcissa Malfoy in questi tre anni, da subito si affezionò a me ed io a lei , e stranamente anche Lucius ci teneva molto a me, in quanto a Draco è il mio migliore amico e praticamente mio fratello.

Scesi a fare colazione trovando Draco intento a bere il suo caffè e Narcissa a mescolare il suo tè alla lavanda.

<< Buongiorno >> Esclamai. Tentai il più possibile di rendere la mia voce squillante così che non si preoccupassero per me, ma non ne fui in grado.                                                                                             
 << Tesoro hai nuovamente mal di testa non è così?>> Esclamò la donna seduta davanti a me, annuii lentamente rinunciando alle finte, mi sedetti e bevvi un sorso del mio latte sentendomi subito meglio, sospirai e misi la testa fra le mani.

<< Shivani...>> Sentii Draco mormorare, alzai la testa, il ragazzo mi guardava preoccupato e nello stesso momento anche la madre si voltò verso di me.                                     << Dimmi Draco>>
<< Ti brucia il marchio vero?>>     
<< Si, tranquillo ci sono abituata>> dissi per sollevarlo dalle sue preoccupazioni.                           
Mi alzai da tavola, passai vicino Draco, gli lasciai un bacio sulla testa e ne diedi uno alla madre che ricambiò passando delicatamente i polpastrelli sul mio marchio.

Salii in camera, mi levai il pigiama, misi una tuta nera comoda e uscii nei giardini per fare una passeggiata così da poter pensare a cosa mi sarei potuta aspettare da quel nuovo anno scolastico, quando sentii dei passi dietro di me. 



&quot;Come neve d'inverno&quot;  -Mattheo Riddle-Onde histórias criam vida. Descubra agora