capitolo 2

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Mi voltai di scatto e vidi Lucius Malfoy venire verso la panchina sopra il quale ero seduta, quindi mi spostai un poco  per fargli spazio, si sedette e rimase in silenzio per un po', poi si girò verso di me e disse
<< Come stai?>> il tono della sua voce era freddo e distaccato, come sempre d'altronde.
<< Bene signor Malfoy, lei come sta'? è un po' che non la vedo>> dissi.
  << Cara quante volte ti ho detto di chiamarmi Lucius?>> La sua voce si ammorbidì e un qualcosa  simile ad un sorriso si aprì sul suo volto.
<< Comunque sto bene, ho avuto solo molto da fare >> Adoravo quando mostrava la vera parte di se, era in realtà un uomo gentile e apprensivo ma non lo mostrava mai, solo in presenza di quella che lui definiva la sua famiglia e di cui io fortunatamente facevo parte.                                                                                                                          

 << Sono venuto per dirti che domani, prima che tu e Draco partiate ci sarà una riunione, il nostro Signore sarà presente e credo proprio che vorrà vedervi, soprattutto a te perché vuole affidarti un compito >> Disse l'uomo guardandomi dritto negli occhi, la sua preoccupazione prese posto nella conversazione.
<< Capisco, immagino che anche il mio ultimo anno ad Hogwarts verrà rovinato da una delle sue tante presunzioni>> Esclamai acida, ero arrabbiata, volevo semplicemente essere lasciata in pace per un po',  invece Voldemort aveva deciso di aver bisogno di un burattino nuovo.

<< Porta rispetto al tuo Signore Shivani >> In fondo Lucius mi aveva sempre fatto un po' pena, si vedeva lontano un miglio che aveva paura, così obbediva al Signore Oscuro  come un cane bastonato.                                  << Torno dentro>> Dissi alzandomi dalla panchina.

Una volta dentro salii in camera mia e mi misi a sedere sul letto.
In quel momento pensai a Draco, che non aveva mai voluto far parte di tutto questo proprio come me.
Decisi di parlargli così andai a bussare alla stanza accanto alla mia.
Draco mi aprì subito la porta facendomi entrare.
Un'odore di menta e colonia mi pervase i polmoni, cosí mi girai verso di lui ed esclamai << ehi potresti mettere anche meno profumo eh>>
La sua risata riempí la stanza e vederlo sorridere mi tranquillizzò.
<<Scusa piccola la prossima volta che entrerai ci sarà profumo di rose e margherite>> poi aggiunse << hai parlato con mio padre vero? >>
<< senti Draco io voglio tutto tranne che rovinarmi questo ultimo anno, voglio starmene in pace con te e con gli altri senza ordini di Voldemort e gli occhi puntati addosso a causa di un cazzo di marchio>> dissi tutto d'un fiato e alcune lacrime iniziarono a scendere sulle mie guance.
Il ragazzo mi venne ad abbracciare e io mi strinsi fra le sue braccia.
<<ti capisco piccola, ti capisco >>
<<scusa io non voglio darvi altre preoccupazioni, sto facendo di tutto per cavarmela da sola >> 

Riamasi per un po' abbracciata a Draco sul suo letto, il biondo mi accarezzava i capelli e mi sussurrava rassicurazioni all'orecchio.
Lo adoravo, era il mio migliore amico, mio fratello.
Mi addormentai vicino a Draco e mi risvegliai molto più tardi disturbata dai rumori che provenivano dal piano inferiore.

&quot;Come neve d'inverno&quot;  -Mattheo Riddle-Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt