capitolo 22

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La pozione per essere pronta aveva bisogno di un processo di due settimane e io continuavo a mangiare pochissimo.

Mancavano due giorni al completamento della pozione restringente ed ero in classe di trasfigurazione ad aspettare che finisse l'ora in modo da poter correre nella stanza delle necessità per aggiungere le viole che mi ero procurata poche ore prima.
La professoressa McGranitt annunciò la fine della lezione e m entro uscivo dalla classe sentii un braccio circondarsi le spalle.
<< che fai ora Shivani? >> mi chiese Mattheo.
<< devo dare una mano a Neville per i preparativi di Natale in Sala Grande>> mentii.
<< ok a dopo allora>> disse lasciandomi un bacio sulla fronte.
Mi allontanai dirigendomi nella stanza delle necessità, entrai e andai dietro una vecchia cattedra dove avevo nascosto il mio calderone.

Sentii una voce dietro di me  esclamare << butta quella merda Shivani>> mi girai e vidi Mattheo.
<< tu che ci fai qui?! >> gli urlai.
<<sono andato in Sala Grande da Neville e indovina cosa mi ha detto? Che stavi preparando questo schifo, spiegami perché lo stai facendo e perché non stai mangiando>> era arrabbiato anche lui e ne aveva le ragioni.
<< io non devo spiegarti un bel niente non sei mio padre>> gli voltai le spalle e continuai a mescolare la pozione.
Fece il giro della cattedra e mi si mise davanti.
<< guardami>> disse a denti stretti.
Continuai ad ignorarlo.
<<guardami cazzo>> urlò.
<< cosa vuoi? Sei venuto per litigare? Perché puoi anche andartene>> non mi faceva paura chi si credeva di essere.
Mi prese per i polsi e mi avvicinò a lui.
<< non capisci che lo sto facendo per il tuo bene? Perché non mangi? >> disse.
<< perché faccio schifo Theo!
Mi hai vista? Perché stai con me quando ci sono così tante ragazze più magre e belle di me? >> scoppiai a piangere sul suo petto e lui mi strinse fra le sue braccia.
<< Shivani sei bellissima, io sto con te perché quella zucca vuota di Daphne Greengrass è brava solo a truccarsi!
Non sa nemmeno come si scrive Shakespeare! Sto con te perché ti amo>>Esclamò mentre mi accarezzava i capelli.
Non me lo aveva mai detto, cioè me lo ha sempre detto per prendermi in giro ma mai così seriamente.
Mi staccai da lui <<davvero mi ami?>>

<< più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto,e se così fosse, mille volte vorrei nascere per mille volte ancora morire >> disse.
Gli sorrisi e lo abbracciai.
<<senti possiamo buttarla quella pozione che puzza pure>> esclamò.
Mi misi a ridere e la feci sparire con la bacchetta.
Andammo in Sala Grande per la cena e Theo si sedette accanto a me tenendomi la mano mentre mangiavamo.

&quot;Come neve d'inverno&quot;  -Mattheo Riddle-Where stories live. Discover now