capitolo 12

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Nonostante l'avvertimento di Pansy, il giorno dopo mi presentai alla lezione interrotta il giorno prima.
Il professore, prima dell'inizio dell'allenamento contro i mollicci, ci tenne a chiedermi come stavo e mi disse che se ne sentivo il bisogno potevo confidarmi con lui, lo ringraziai e tornai al posto senza aggiungere altro, era meglio tenere un basso profilo.

Iniziò la lezione e Pansy fu la prima a sfidare la creatura che si trasformò in un serpente, in Nagini in realtà, ma gli altri tranne io, Mattheo, Draco e lei  lo sapevamo.
Nonostante Pansy non faceva parte dei mangiamorte spesso quando veniva con i genitori le era capitato di incontrare Nagini e non le andava per niente a genio.

Fu il turno di Blaise e il molliccio si trasformò in una miniatura di Azkaban, aveva paura di finire in prigione, lui era un ragazzo davvero dolcissimo, ma sentiva addosso tutto il peso dei genitori, che varie volte aveva dovuto difendere in tribunale.

E poi si fece avanti Mattheo...
Non mi sarei mai aspettata di vederlo lì, davanti l'armadio pronto a sfidare il molliccio.
Era il figlio del Signore Oscuro o non aveva paura di niente oppure aveva paura di qualcosa di macabro che faceva parte del nostro mondo e che avrebbe scioccato tutti gli alunni della classe.

L'armadio si aprì e ne uscì una ragazza magra e leggermente alta, aveva i capelli mossi e a caschetto color mogano, indossava l'uniforme di Serpeverde e i suoi occhi color miele scintillavano.

Ero io...

Mentre tutti si girarono a guardarmi la mia "sosia" iniziò a sanguinare come se un proiettile l'avesse colpita in pieno petto, camminava verso Mattheo chiedendogli di salvarla.

Lui era immobile, era come pietrificato...

<<ti prego, ti prego a-aiutami p-p-perfavore >> la mia sosia continuava ad avanzare leggermente piegata su se stessa dal dolore, con una mano sull'addome che si stava  riempiendo di sangue e l'altra tesa verso il ragazzo.
Mi avvicinai a lui e sussurrai
<<non esiste, sono qui, guardami... >>
Si girò a guardarmi, i suoi occhi non erano del classico color cioccolato, erano diventati completamente neri.
SI girò verso la mia sosia, puntò la bacchetta e urlò <<RIDDIKULUS>>.

Mi guardò di nuovo, si guardò intorno per vedere che tutta la classe lo stava prendendo in giro tranne Pansy, Blaise e Draco che erano preoccupati come me.

Poi uscì dalla classe di scatto lasciandomi lì davanti all'armadio mentre tutti mi indicavano, si scambiavano sussurri e i più cretini ridevano.

Il professore annunciò la fine della lezione in quanto Mattheo era l'ultimo a dover affrontare  il molliccio.

Uscii dalla classe e andai a cercarlo, al lago nero non c'era cosí come sulla torre d'astronomia.
Andai infine in biblioteca e lo trovai seduto a terra, rannicchiato ad un angolo con un libro in mano.

<<"ride delle cicatrici colui che non è mai stato ferito">> recitai.
<<Romeo e Giulietta, un classico. >> dissi successivamente.
Chiuse il libro, ma non alzò lo sguardo  né tantomeno mi rivolse la parola.
Continuava a passare le dita su e giù sulla copertina in tessuto, così mi sedetti a terra accanto a lui.

Erano ormai cinque minuti che eravamo uno di fianco all'altro  sul pavimento, con la schiena contro il muro, senza parlare né guardarci.
Poggiai una mano sul suo ginocchio e finalmente mise i suoi occhi nei miei, non erano più neri ma il classico color cioccolato...
Mi guardò le labbra poi tornò nuovamente nei miei occhi, mi avvicinai leggermente e così fece lui...

Fin quando le nostre labbra non si sfiorarono e si aprirono in un bacio.

Spazio autrice:
Ehi raga!
Ci tengo moltissimo a questo capitolo perché da qui nasce la storia d'amore fra Mattheo e Shivani.

Vi amo! 🌪️

                                         ~casia🌱~

&quot;Come neve d'inverno&quot;  -Mattheo Riddle-Where stories live. Discover now