capitolo 34

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Mi svegliai con un dolore lancinante alle tempie.
Ogni singola parte del mio corpo doleva terribilmente, tanto che non riuscivo neanche a mettermi seduta.
Quando schiarii la vista mi resi conto che mi trovavo nelle segrete di Villa Malfoy, io e Draco venivamo sempre a  nasconderci qui quando eravamo più piccoli.
Mattheo non era lí con me e a quel punto non sapevo se era vivo o se suo padre lo aveva punito con la morte proprio come aveva sempre promesso di fare con chiunque lo tradisse.

Sentii dei singhiozzi rimbombare e quando mi girai alla mia destra mi resi conto che, rannicchiata in un angolo, c'era Narcissa.
Mi alzai raccogliendo tutta la forza che avevo e strisciando un piede d'avanti l'altro la raggiunsi.
Mi accasciai a terra, vicino a lei, e senza dire niente la abbracciai fortissimo.
La donna tremava fra le mia braccia quando con un filo di voce sussurrò
<< non ce l'ho fatta, mi dispiace così tanto cara. Io ero sua madre, dovevo proteggerlo dal mondo che lo circondava e non consegnarlo alla maledizione che Arthur Weasley gli ha scagliato in pieno petto>>.

<< Narcissa... Tu sei l'unica che lo ha sempre protetto senza nessuna esitazione, non hai colpe, Draco voleva solo diventare l'uomo che da piccolo sognava la notte, come suo padre... Ma poi ha scoperto il mostro che si nascondeva dietro il suo idolo, la sue certezze sono crollate e si è ritrovato da solo su una strada buia e fredda >> dissi mentre le accarezzavo i capelli, una lacrima scese sulla mia guancia quando mi passò per la mente uno dei tanti sorrisi che Draco mi rivolgeva la mattina quando scendevo per fare colazione.

<< lui lo ha abbandonato, ho tentato di guidare il mio piccolo come potevo, ma quell'uomo orribile me lo ha distrutto,  non so come ho potuto amare una persona del genere per tutto questo tempo>> singhiozzò inincontrollabilmente lei.

<< accettiamo l'amore che crediamo di meritare, Narcissa... Purtroppo però è sempre il dolore a svegliarci e farci accorgere delle cicatrici che esso da lungo tempo sta oramai lasciando>> le sussurrai tentando di calmarla.
A quel punto lei alzò lo sguardo, mi accarezzo il volto con una mano e disse sorridendomi debolmente
<<sei così saggia bambina mia, sono felice che Mattheo abbia trovato una guerriera come te >>.
<< in realtà non so neanche se lui è ancora lì fuori da qualche parte oppure suo padre si è vendicato>> esclamai sovrappensiero.

Ero di nuovo imprigionata in una cazzo di cella e stavolta non sapevo se sarei riuscita a scappare.

&quot;Come neve d'inverno&quot;  -Mattheo Riddle-Where stories live. Discover now