capitolo 19

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<<sei bellissima>> mi sussurrò all'orecchio.
Sorrisi e lo baciai con la musica di sottofondo e le luci verdi intermittenti.
In quel momento in quella stanza stracolma di gente c'eravamo solo noi due legati l'uno all'altra.

<<vado a prendere da bere, torno subito>> disse Theo sorridendomi.
<<è gentile il tuo fidanzato >> pronunciò una voce smielata alle mie spalle.
Mi voltai e l'unica persona che non volevo vedere oggi era proprio difronte a me.
<<la tua presenza è superflua Greengrass vedi di andartene >> le dissi con cattiveria e la ragazza fece dietrofront e andò a strusciarsi addosso ad un ragazzo.

<< ascoltatemi tutti gente>> urlò all'improvviso Pansy da sopra un tavolo << è arrivato il momento di obbligo o verità, molto easy obbligo è obbligo,  verità bevete il veritaserum e rispondete>> poi mi  guardò e disse
<< vieni amore, aiutami a scendere da questo tavolo che ho i tacchi>> la aiutai visto che era già bella che andata e ci sedemmo tutti in cerchio.
Eravamo davvero tanti per essere quelli dell'ultimo e penultimo anno.

Girarono la bottiglia che finí su Daphne Greengrass.
<< obbligo o verità, Daphne? >> chiese Pansy e la bionda rispose << verità ovvio>> bevve un sorso di veritaserum e poi esclamò << avanti qual è la domanda >>.
<<la faccio io >> dissi.
Non ci pensai nemmeno e poi volevo tanto sapere la risposta.
<<ti piace qualcuno in questa stanza? >> chiesi.
La bionda guardò due o tre persone poi rispose << si, il tuo ragazzo >>. Un silenzio invase la stanza e potevo sentire lo sguardo di Mattheo fisso su di me, stavo per rispondere ma poi aggiunse <<sai è dolce, è bello e poi è davvero bravo a letto>> mi sorrise.

Mi alzai e così fece lei, era più bassa di me e quando mi avvicinai me la ritrovai all'altezza del mento.
<<Puttana>> dissi.
<<verginella>> rise lei.
<< meglio vergine che troia come te>>
Feci una cosa che mi insegnò Narcissa, entrambe indossavamo i tacchi, così io incastrai il mio spillo con il suo, diedi uno strattone alla scarpa e la feci cadere a terra davanti a tutti.
Fra le persone presenti nella stanza si levò un'espressione mista fra shock e approvazione.

<<la prossima volta sta più attenta a dove metti i piedi, stronza>> urlai, poi mi voltai e uscii dalla Sala Comune dirigendomi al Lago Nero.

&quot;Come neve d'inverno&quot;  -Mattheo Riddle-Where stories live. Discover now