capitolo 14

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Erano circa le cinque e mezza di pomeriggio quando mi diressi nella classe di detenzione. Entrai e trovai il professor Piton alla cattedra e rullo di tamburi Mattheo seduto in fondo alla classe. <<è in ritardo signorina Taylor>> borbottò Piton << si sieda accanto a Riddle e voglio silenzio>>.     Mi sedetti accanto a lui, tirai fuori il mio libro degli schizzi e iniziai a disegnare.

<< un ragno? perché un ragno?>> sussurrò Mattheo con gli occhi fissi sul disegno che stavo facendo.   
<<ti interessa davvero?>> risposi acida.
<< perché fai così non ti ho fatto niente, cazzo!>> sussurrò.
<<professore quanto dura la detenzione? >> chiesi scocciata.
<<due ore e mezzo signorina Taylor>>
Esclamò con il suo classico tono monotono.

Io dovevo passare due ore e mezzo seduta accanto a Mattheo senza parlargli, sarebbe stata dura.

Era passata mezz'ora, quando sentimmo bussare alla porta.
Comparí la professoressa McGranit che chiese al professor Piton di seguirla in una riunione importante così ci lasciarono da soli in quella stanza.

<<che deficiente, ha chiuso due mangiamorte in una stanza con un incantesimo, come se non sapessimo sbloccarlo>> rise Mattheo.
Mi alzai e iniziai a girare per la classe.
<< senti Shivani, adesso mi spieghi cosa diamine hai perché ti stai comportando di merda con me, è per il bacio? >> disse.
Non mi girarsi neanche a guardarlo, gli risposi dandogli le spalle << come va con Daphne ? È simpatica? >>

<<ho capito... Sei gelosa, il tuo problema è Daphne Greengrass>>
Disse mentre si avvicinava dietro di me.
Il suo tono divenne sempre più scazzato << qual è il tuo problema?
Ti da fastidio se passo del tempo con lei? >>...
Quello mi fece davvero arrabbiare,
mi girai di scatto e me lo ritrovai a pochi centimetri dal mio volto.
<<vuoi la verità Mattheo... >>
pronunciai il suo nome in modo acido, sputandolo fuori come veleno.
<< a me non interessa con chi vai in giro o al letto>> sibilai.

<< ora te la dico io una cosa Shivani>>
Si avvicinò notevolmente, tanto che potevo sentire il suo respiro sul mio volto.

Mise una mano sotto il mio mento e lo sollevò in modo che le mie labbra fossero più vicine alle sue poi azzerò quei pochi millimetri di distanza che rimanevano fra noi.
Questa volta era diverso.
La prima volta che ci eravamo baciati era timido ma questo bacio era tutto tranne che timido.

Mi allontanai da lui e tornai a sedermi al banco con la testa fra le mani.
Lo sentii avvicinarsi <<tutto bene Shiv...? >>
<<no non va tutto bene Theo...
Ci siamo appena baciati, per la seconda volta e ci stiamo chiamando con dei soprannomi...
Che succede poi?
Usciamo da qui, tu torni da Daphne e io da sola in stanza a sperare che voi due non stiate facendo niente? perché anche se non penso poi finisce che penso a te >> lo dissi tutto d'un fiato, avevo sganciato la bomba, avevo detto tutto quello che volevo dire da tre settimane.

Un espressione interrogativa si formò sul suo volto <<tu... Tu pensi a me? >>
<<ommiodio Theo hai un deficit dell'attenzione? te l'ho appena detto>>

Non parlammo per un'altra mezz'ora, eravamo ai due opposti della stanza e ci scambiavamo delle lunghe occhiate ogni tanto.
<<possiamo parlare di cosa hai detto prima Shiv? >> disse lentamente.
<<cosa vuoi analizzare della frase? >>
Risposi sarcasticamente.

Poi lo guardai e dissi
<<io io mi sono innamorata di te credo>>.

&quot;Come neve d'inverno&quot;  -Mattheo Riddle-Donde viven las historias. Descúbrelo ahora