capitolo 32

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Quando mi svegliai era tardo pomeriggio e Mattheo era ancora accanto a me.
SI accorse che ero sveglia così mi lasciò un bacio sulla testa e io lo strinsi forte a me.
Passammo tantissimo tempo abbracciati fin quando io non mi misi a sedere sul letto e dissi
<< pensi che moriremo anche noi? >>
poi rimasi a guardarlo.
<< Shivani perché pensi una cosa del genere? Certo che no! Io e te ce la faremo>> mi disse.
Vidi una luce balenare nei suoi occhi, mi prese le mani e disse << andiamo in America>>.
<< sei cretino? Siamo in guerra, non ci faranno mai spostare dal paese, ci riconosceranno subito e sai benissimo che tramite il marchio tuo padre ci troverà anche in capo al mondo>> gli dissi fissandolo incredula, come poteva  non pensare ai miliardi di rischi che stavamo correndo già.

<< senti Shivani... Noi potremmo fare una pozione polisucco poi il tempo di arrivare in aeroporto che prendiamo un capello di qualcuno, ci trasformiamo e prendiamo il primo volo per Los Angeles, poi li non ci conoscerà nessuno così troveremo il modo di arrivare a Las Vegas, ci sposiamo e viviamo per sempre felici e contenti>> disse tutto d'un fiato.
<<c'è tu ti sei organizzato tutto in pratica>> esclamai.
Mi guardò e rispose << non avevo molto da fare ad Azkaban>>.

Rimasi a fissare perplessa un punto nel vuoto ma Theo non si sarebbe arreso facilmente, infatti mi prese il volto fra le mani e mi disse << è la vita che hai sempre sognato amore mio.
Diventerai una scrittrice e quando sarai famosa mio padre sarà morto, vivremo nella nostra casa da dove vedremo il mare della California e ogni sera ti porterò a fare lunghe passeggiate lungomare. >> rimasi a guardarlo intontita.
<< ti amo >> gli dissi.
<< ti amo anche io e ti giuro che farò avverare il nostro sogno>> esclamò sorridendomi.

Lo baciai. Mi legai alle sue labbra come se da anni nessuno dei due avesse baciato qualcuno.... eravamo io, lui e il nostro sogno.
Ogni stella brillava per noi e ogni angelo in cielo intonava canti mai uditi prima quando le nostre labbra e i nostri cuori si univano creando un unica grande macchina.
Aveva ragione, quella era la nostra vita e nessuno aveva il diritto di rovinarcela quindi avremmo realizzato a tutti i costi il nostro sogno.

&quot;Come neve d'inverno&quot;  -Mattheo Riddle-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora