12. Il Ballo 2020 ( Parte II)

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L'Ombra era nascosta alla perfezione, poteva osservare tutto da quella posizione sopraelevata, anche se alcune cose avrebbe preferito non doverle vedere.
Quasi tutti avevano bevuto il punch alterato: sicuramente quel Ballo sarebbe stato divertente.
Essere ai margini e fissare, avvolta dalla sua oscurità, era l'unica cosa che poteva fare in quel momento.
Mimetizzarsi tra loro era necessario, ma in fondo erano simili all'Ombra stessa, perché tutti avevano un lato malvagio nascosto da qualche parte.
Quella sera ne avrebbe avuto un piccolo assaggio, dal momento che li avrebbe visti senza freni inibitori o limiti di nessun tipo.
Il piano non era opera sua, ma se lo sarebbe goduto lo stesso, avrebbe di certo scoperto qualcosa di nuovo sulla corrotta gioventù di Darkvylle.

Eva era vicino alla consolle mentre cercava di urlare qualcosa a Eleanor, dato il marasma di persone festanti.
La gemella annuì sorridendo e guardò Elliot, lui alzò le spalle e poi sollevò il pollice in segno di approvazione.
La cheerleader abbracciò entrambi, li baciò a turno sulla guancia, dopodiché tornò tra la gente che ballava.

Quando la nuova canzone, suggerita dall'italoamericana, si disperse nella palestra gremita della scuola, Mia la riconobbe subito entusiasta.
Eva sapeva che lei l'adorava e vederla ubriaca e felice la divertiva.

«Adoro questa canzone!» gridò l'ispanica nell'orecchio di Noah che rimase stordito per un secondo.

Durante il ritornello Eva si avvicinò ai due e si mise in mezzo a loro; con la schiena e il sedere aderì a Noah e mise una gamba tra le cosce di Mia, iniziando a muovere il corpo in modo lento e sensuale.
Con un ghigno soddisfatto passò la mano destra sulla guancia di Noah e poi dietro il suo collo, l'alcol nel corpo dei tre rese ancora più erotico quel momento.
Le dita della mora si intrecciarono tra i capelli mossi di Mia mentre la tirava a sé con bramosia.
La coppia accolse l'intrusa mentre i corpi di tutti e tre erano ormai aderenti alla perfezione.
Mia li avrebbe voluti entrambi, sempre, anche se razionalmente sapeva che non poteva essere così. Tuttavia non era molto in grado di ragionare in quel momento.
Eva avvicinò la bocca a quella di Mia, mentre con le natiche si spinse verso il bacino di Noah, provocandogli una reazione evidente.
Si abbandonò con il corpo contro il ragazzo mentre tirava a sé l'ispanica iniziando a baciarla, cercando famelica la sua lingua.
Mia ricambiò stringendola dai fianchi e intensificando quel contatto tra loro.
Assaporò la bocca della cheerleader e in lei si riaccese quel desiderio nel basso ventre, quello urgente di averne ancora.
Noah era infastidito e sovraeccitato, così iniziò a posare le labbra sul collo di Eva, la mora dopo essersi staccata dalla ragazza, si fiondò su di lui.
Il biondo non si tirò indietro e baciò con foga la tentatrice che intanto stava ballando e si strusciava provocante con ogni parte del suo corpo sinuoso.
Invitò i due a baciarsi, tenendola in mezzo mentre ondeggiavano tutti e tre a ritmo di musica; ormai la situazione era fuori controllo.

Ethan e Yuna erano appiccicati e limonavano con foga, sembrava volessero mangiarsi a vicenda, fino a quando lui non si staccò da quel momento di travolgente passione.
Si allontanò con la scusa di un drink e cercò con lo sguardo Izan, riuscì a vederlo ballare con un tale che riconobbe solo dopo un po'.
Rimase attonito da quella scena.
Scosse la testa e serrò la mascella andando a prendersi da bere per poi restare in disparte nell'ombra a guardare il suo compagno di squadra.

«Sei inquietante! Vai a ballare con la tua ragazza! Che cosa ci fai qui?» esordì una voce femminile.

«Pensavo che quassù sugli spalti non ci fosse nessuno» ribatté seccato il capitano dei Reapers.

DarkvylleWhere stories live. Discover now