24. Halloween 2020

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Eva iniziò a scattare selfie a raffica insieme a Eleanor ed Elliot, visto che erano tutti e tre truccati e vestiti da vampiri.

Skylar beveva un drink mentre la guardava dal piano superiore del locale. Cercò anche Mia con lo sguardo, ma ormai aveva capito che non sarebbe venuta.

«La finisci di rubarmi il posto da stalker quassù? Sta diventando irritante» esordì Ethan ridacchiando con un bicchiere di carta rosso in mano, spocchioso come al suo solito.

Il giovane era vestito da lupo mannaro, o meglio, doveva sembrare un licantropo visto gli abiti strappati e il trucco sul viso, tuttavia aveva ben poca stoffa che lo copriva.

«Potevi venire nudo già che c'eri» lo incalzò Skylar.

«Ti piaceranno le femminucce ma so che apprezzi ciò che vedi!»

L'atleta le fece un occhiolino e le si mise accanto, scrutando la folla sottostante.

«Non posso darti torto» ammise sorridendo la giovane dalla pelle d'ebano, per poi imitare Ethan e osservare gli altri studenti.

«Quindi siamo entrambi membri della Bi-squad! Brindiamo!» propose divertito l'italoamericano.

Skylar continuò a ridere e lo assecondò bevendo ed esultando.

«I tuoi "amici" sono lì che ballano, ma forse stai cercando qualcun'altra con quello sguardo malinconico...» lo stuzzicò la ragazza.

«Ogni tanto mi manca Yuna, anche se con loro sto bene» mormorò sprezzante Ethan.

«Anche il vostro trio ha qualche problema?».

«A voi che succede?».

«Mia è sempre assente, scostante e ci sta evitando da un mese. Proviamo a parlarle ma non c'è verso. Eva senza di lei è difficile da gestire».

«Eva non credo sia mai gestibile. Ultimamente ho visto che Yuna e Mia stanno facendo amicizia. Tranquilla, so che lei è etero, non ve la sta rubando» ironizzò Ethan bevendo dal suo bicchiere.

«Ho pensato che lo sia anche Mia, forse lo ha capito e non vuole dircelo».

«Magari sta solo passando un brutto momento, anche se un mese è un periodo un po' lungo ...»

«Già ...»

«A me sembra che loro due stiano bene senza di me, quindi a volte penso che forse è meglio che io mi faccia da parte.»

«Mi sono sentita anche io così con Mia ed Eva».

I due si scambiarono un timido sorriso e uno sguardo d'intesa che terminò quella conversazione.



L'Ombra era a suo agio, quella notte.

Tutti mostravano i mostri che erano in realtà e l'Ombra non faceva eccezione.
Voleva prendersi il suo tempo per rilassarsi; era completamente mimetizzata tra la folla, nessuno avrebbe fatto caso a qualcosa di così oscuro la notte di Halloween.
Li guardava tutti ma non avrebbe agito, era il suo giorno libero, era lì per piacere non per quella che credeva essere la sua missione.
Era strano averli tutti così vicini.
Alcuni di loro mancavano, ma non potevano nascondersi per sempre, nessuno poteva sfuggire.
Quella notte era una di loro, e forse loro erano come lei, liberando il loro lato più oscuro.


Yuna sbuffò fissando Mia stesa sul letto.

«Dai, andiamo alla festa! Siamo ancora in tempo, starai vicino a me, non ho fidanzati vari a cui devo tenere conto e possiamo fare ciò che ci pare!» esclamò la capo cheerleader.

«Tu no, ma io ne ho ben due di fidanzate che vogliono risposte da me» brontolò la bruna girandosi e mettendosi seduta senza guardare l'asiatica.

«Ma che si fottano, quando te la sentirai le mollerai. Per ora continua a fare la vaga».

«Non mi hanno fatto nulla, però, dopo quella cosa...»

Yuna le prese la mano e le accarezzò una guancia.

Mia trasalì, ma chiuse gli occhi e poi le passarono i brividi.

«Va tutto bene. Quando sarai pronta parlerai a loro e alla polizia, io terrò il tuo segreto».

«Quando mi tocchi tu sto bene. So che non c'è nessuna intenzione sessuale quando lo fai e riesco a controllare la paura, ma quando provano a farlo loro mi sento male» spiegò l'ispanica cingendosi le ginocchia con le mani.

«Inizieranno a farsi delle domande sul perché siamo diventate amiche così all'improvviso, ma mi inventerò qualcosa. Non me la sento di lasciarti sola dopo quello che hai passato» ribatté Yuna.

«Prima fai amicizia con Noah e ora con me, non sei più la capitana delle Succusis popolare e inarrivabile. Perdi colpi!»

«Baciami il culo!» rispose secca l'asiatica alzando il medio e sfoggiando un sorriso falso.

«Se non mi venisse il vomito al solo pensiero sessuale su una donna, ci potrei pensare».

Yuna sospirò e si passò una mano sul viso.

«Scusami, era solo una battuta. Io lo dico sempre...»

Mia rimase in silenzio e poi alzò lo sguardo verso la nuova amica.

«Sei sempre la solita Hentai cheerleader stronza, qualche battuta di cattivo gusto è sempre dietro l'angolo con te!» affermò ridendo la giovane ispanica.

«Vaffanculo, sfigata!» scherzò sorridendo Yuna lanciandole un cuscino.





Noah si avvicinò a Chase e Izan, palesemente annoiato.

«Hombre! Che hai? Ancora depresso per Mia?» domandò l'ispanico salutandolo con un abbraccio e una stretta di mano.

Chase batté il pugno con il biondo e gli fece un cenno col capo.

«Veramente cercavo Yuna, ma non è venuta...» brontolò sconfitto.

«So che era da una sua amica, non mi ha detto chi. Se vuoi un consiglio: usa un po' di tattica con lei, fidati!» intervenne l'atleta asiatico dandogli una pacca sulla spalla.

«Già, voi siete stati insieme. Sicuramente la conosci meglio di tutti» rispose malinconico lui.

«Puoi fidarti del nostro Hiro!» disse divertito Izan accostandosi al fidanzato.

«Io non sono come te ed Ethan, non sono atletico, prestante e bello. Forse non le piacerò mai e sto solo perdendo tempo»

«Veramente a me piacevi tu, ho rimediato l'amico bruttino perché tu sei etero!» scherzò Chase indicando Izan.

Tutti e tre risero, anche Noah che fino a prima era serio.

«Da quando non sta con Ethan l'ho vista diversa, in senso positivo!» ammise l'ispanico e Chase sembrò dargli ragione.

«Perché allora ci state voi con lui? Se è così una cattiva compagnia...» domandò Noah.

Nessuno dei due rispose.

«Me ne vado, mi sto rompendo i coglioni a stare qui» si congedò infine.

Camminando verso l'uscita incrociò Ethan e gli mollò una spallata passandogli accanto.

«Cosa cazzo...» brontolò l'italo americano, ma il biondo non si fermò.

«Cosa voleva il tuo BFF?» provocò il capitano dei Reapers.

«Dai smettila...» tagliò corto Chase mentre Izan guardava triste Noah sparire oltre le porte del locale.

DarkvylleWhere stories live. Discover now