22. Ottobre 2020

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«Se vinciamo questa partita andiamo ai play off, mi raccomando non facciamo stronzate! Dobbiamo segnare e non ci sono scuse!» gridò Ethan ai suoi compagni di squadra, mentre si disponevano in cerchio per ricevere le indicazioni sulla prossima giocata.

«Lancio su Izan dopo 30 yard. Mi raccomando fate occhio a Chase, ora gioca con loro e lui conosce i nostri schemi. Tyler e Jamie dovrebbero riuscire a bloccarlo, se non mi fanno la festa prima supporterò l'azione d'attacco come posso» continuò il Capitano.

Tutti risposero con un grido di battaglia e le squadre tornarono a rimettersi in campo per l'ultima azione prima della fine della gara.

Le Succusis supportavano i Reapers con i loro balletti e gli studenti di Darkvylle tifavano dagli spalti.
Tutto era pronto per la giocata finale sul filo del rasoio.





Mia camminava per i corridoi deserti della scuola, tutti erano concentrati sulla partita, ma lei era venuta a scuola solo per recuperare delle cose dal suo armadietto.
Durante il tragitto venne tirata di forza verso i bagni e spinta a terra da qualcuno che non riconobbe subito.

«Ma guarda chi hanno lasciato incustodita! La povera, piccola e indifesa Mia» disse Leah arrogante, spalleggiata da altre due tizie punk che Mia non riconobbe.

L'ispanica provò ad alzarsi e quando ci riuscì venne trascinata in uno dei bagni.

«Cosa volete?» gridò.

Una delle amiche le tappò la bocca con la mano.

«Voglio che la tua cara Eva sappia che mi sono divertita con la sua fidanzatina, una delle due per lo meno» sussurrò Leah, più vicina a Mia di quanto lei volesse.



Ethan indietreggiò con la palla tra le mani, il tessuto marrone dell'ovale aderiva perfettamente alle sue dita ben poste sulla cucitura bianca.
Il quarterback si guardò intorno per lunghi istanti, la linea d'attacco lo stava proteggendo bene dalla difesa avversaria, nessun difensore sembrava pronto a placcarlo.
Individuò Izan diverse yard più avanti, sarebbe stato un bel lancio.
Il tempo parve fermarsi mentre l'ispanico si liberava agile da una marcatura stretta.

Ethan espirò e prese la mira, saettò il braccio in avanti e fece roteare il polso.
L'ovale ruotò nel cielo grigio di Darkvylle e Izan non gli tolse gli occhi di dosso, sollevò le braccia verso l'alto e ricevette il passaggio stringendo la palla tra le mani.

Un boato assordante esplose nello stadio, il ricevitore iniziò a correre verso l'area di meta avversaria senza fermarsi, schivò un avversario, mentre un altro gli venne levato di torno da Jamie con un blocco decisivo.

Chase corse verso Izan con tutta la potenza che aveva nelle gambe, doveva fermarlo a tutti i costi.
I due si fissarono oltre i caschi mentre poche yard separavano i Reapers dalla qualificazione.
L'asiatico si tuffò per placcare Izan e lasciò tutto il pubblico con il fiato sospeso.
L'ispanico piantò i piedi a terra e passò la palla da un bracciò all'altro, liberata una mano usò il palmo per spingere il retro del casco dell'avversario alla sua sinistra, così da sbilanciarlo e farlo finire fuori dal campo.

Ethan percorse tutto il campo il più velocemente possibile per seguire la corsa del compagno di squadra, dopo essersi liberato di Chase c'era solo più un senergumeno tra Izan e il touchdown.
Il quarterback si lanciò saltando contro quell'ultimo ostacolo e il suo impatto su quella montagna umana lo fece ribaltare per aria.

La distrazione bastò fu provvidenziale per permettere al ricevitore di portare la palla nella endzone!
I Reapers erano ai play off!



Mia era terrorizzata, aveva davvero paura di quello che avrebbero potuto farle, non era mai stata così spaventata in vita sua.
Una delle tre la immobilizzava, tenendole le braccia dietro la schiena, l'altra le teneva una mano premuta sulla bocca per impedirle di urlare e Leah cercò di toglierle i pantaloni.
Mia tentò di gridare o di muoversi, ma fu tutto inutile, non voleva essere toccata nell'intimo, non voleva subire, ma non poteva fare altro.
Alcune lacrime le rigarono il viso, chiuse forte gli occhi e pregò che l'agonia durasse poco.
Non riusciva a respirare e si sentiva oppressa per quello che stava subendo, ma non aveva modo di liberarsi da quella violenza.
Subì e sperò di poter un giorno dimenticare tutto.



Ethan e Izan si abbracciarono con forza per festeggiare la vittoria, mentre le Succusis eseguivano un bis della loro coreografia di "Sweet but Psycho".

«Te lo avevo detto, cazzo!» urlò Il Capitano al ricevitore della squadra, poggiando la fronte contro la sua.

«Siamo ai play off dopo cinque anni che Darkvylle non ci andava!» rispose Izan mettendo la mani ai lati della testa del amico. Poco dopo anche gli altri si unirono ai festeggiamenti vari, sia in campo che negli spogliatoi.



Mia rimase sola nel bagno, perdendo la cognizione del tempo, ogni tanto le veniva da vomitare, non trovava la forza di alzarsi da lì.
Tuttavia doveva andarsene, non poteva rimanere nel luogo dove aveva subito quelle violenze.
Cercò di fare pressione sulle gambe e si alzò aiutandosi con il muro.
L'ispanica fece qualche breve passo e poi crollò a terra di nuovo con un forte senso di oppressione che le attanagliava il petto.

Yuna aveva chiuso lo spogliatoio delle ragazze ed era pronta ad andare via, visto che era rimasta l'ultima delle Succusis. Ormai tutti erano a festeggiare la vittoria al Darkside.
L'asiatica sentì un tonfo sordo provenire dal bagno e titubante andò a controllare.

«Nei film horror di cui mi parla Noah c'è sempre qualcuno che va a controllare i rumori e poi muore...» mormorò da sola mentre camminava verso il bagno.

Chiese se ci fosse qualcuno.

Mia riuscì a mugugnare qualcosa, nonostante tremasse e i suoi muscoli si rifiutavano di obbedire ai suoi ordini.

Yuna si precipitò a soccorrerla senza pensarci due volte.

«Cosa diavolo hai combinato? Quando voi sfigate bevete un po' di più combinate sempre qualche cavolata!» borbottò infastidita.

Mia l'abbracciò forte e poi iniziò a piangere.

Yuna capì che era qualcosa di molto grave, ma non si capacitava di cosa le fosse successo. Titubante ricambiò la stretta e le accarezzò i capelli, era visibilmente preoccupata.



Ethan salutò Jamie e Tyler dando loro appuntamento al Darkside più tardi quella sera.

Il capitano andò nelle docce e notò che anche Izan era rimasto più a lungo a rilassarsi sotto il getto caldo.
Si assicurò che fossero soli e poi si avvicinò al suo compagno di squadra che lo guardò divertito.

«Che intenzioni hai, Mon Capitaine?» ridacchiò l'ispanico imitando Eva.

«Se tu fossi davvero Eva, molto peccaminose» gli rispose il quarterback.

«Io ho qualcosa che lei non ha...»

«Credo sia per questo che sono con te e non con lei.»

Ethan si morse un labbro e poi si fiondò sulla bocca di Izan baciandolo con passione mentre l'acqua scorreva sui loro corpi nudi.

«Così fate queste schifezze in questa squadraccia?» disse qualcuno facendo sobbalzare tutti e due.

Chase scoppiò a ridere e fece un occhiolino ai suoi amici.

«La squadraccia che ha fatto il culo alla tua e andrà ai play off?» domandò Ethan.

«Vuoi venire a ripassare qualche schema con noi? Magari il prossimo anno ci andrete anche voi?» aggiunse Izan.

«Facciamo che mi godrò questo temporaneo ritorno nei Reapers» mormorò malizioso l'asiatico iniziando a spogliarsi.

Chase baciò Ethan mentre l'altro ragazzo si posizionava dietro di lui, leccandogli il collo.
Poco dopo volse il capo verso di lui e cercò la sua lingua mentre Ethan scendeva con una scia di baci dal torso all'inguine dell'atleta avversario.

Il trio andò ben oltre il fairplay...

DarkvylleWhere stories live. Discover now