26. Novembre 2020

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Skylar passò accanto a Mia e le lasciò un bacio sulla guancia.
L'ispanica sobbalzò e fece cadere i libri a terra mentre li stava per mettere nel suo armadietto.
La liceale non riusciva più a sopportare il contatto fisico con una ragazza, a meno che non fosse Yuna, visto che era un tipo di attenzione diversa.

«Scusa, non volevo spaventarti!» affermò la giovane dalla pelle color ebano e aiutò la fidanzata a raccogliere le sue cose.

«Non preoccuparti faccio da sola, grazie» rispose pacata Mia, mettendosi i capelli dietro all'orecchio.

«Io ed Eva siamo preoccupate, vuoi lasciarci? Sono due mesi che non vuoi più stare con noi...»

«Ne parliamo una sera di queste, va bene?»

«Lo dici da settimane, smettila di essere sfuggente».

Mia rimise le cose nel suo armadietto e poi lo chiuse facendolo sbattere con forza, fu Skylar a sobbalzare questa volta.

«Va bene. Chiudiamola adesso, forse è meglio così. Dillo anche a Eva, così non lo devo fare io» concluse infine l'ispanica andando via in fretta e furia.

Mia voleva scappare da tutto.

Skylar le afferrò un braccio.

«Per favore, aspetta!»

Mia reagì d'istinto e spinse via l'altra ragazza.

«Non mi toccare, cazzo! Lasciami in pace!» singhiozzò, per poi correre verso un'aula vuota per starsene da sola.



«Sono abbastanza incazzata con Mia, sta facendo la tizia sfuggente, non le si addice! Sta diventando patetica, non la posso toccare o avvicinarmi troppo perché dice che si sente oppressa» si lamentò Eva guardando Yuna.

«Lasciale un po' di tempo, tornerà la stessa sfigata di prima in un paio di mesi» brontolò la capo cheerleader alzando le spalle.

Avrebbe tenuto il segreto della sua nuova amica, ma mentire a Eva non era semplice.

«Perché ci sei diventata amica? Ti ho forse fatto cambiare idea l'altra volta?» mormorò suadente la mora, poi si morse un labbro maliziosa.

Yuna le fece raggelare il sangue nelle vene scoccandole un'occhiata glaciale.

«No. Mi serve solo aiuto in chimica e lei è la più brava, sto facendo i miei interessi» ringhiò a denti stretti.

Eva deglutì.

«Giusto, non ne dobbiamo parlare. Scusami.»

«Tu ti sei scusata?»

L'italoamericana rimase in silenzio giocando con i suoi lunghi capelli neri.

«Baciami il culo!» sbottò ridendo.

«Non si usano le frasi degli altri!»

Eva diede un bacio sulla guancia alla sua amica e si allontanò facendole il dito medio,  all'istante ricambiato, poi Yuna vide in lontananza Mia scappare da Skylar.



Noah entrò nell'aula di chimica per prendere del materiale e notò qualcuno seduto al fondo della classe.
Sembrava piangere e riconobbe subito Mia.
Non le piaceva vederla così, non gli era mai piaciuto, si avvicinò lentamente e le si sedette accanto.

«Che vuoi?» domandò lei, asciugandosi le lacrime con il maglione viola che indossava.

«Cosa succede?» chiese lui, cercando di darle conforto.

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