15. Chase

122 36 98
                                    

«Ci abbiamo messo del tempo a rintracciarti, molti erano preoccupati per te» iniziò lo sceriffo Kenneth, osservando torvo il ragazzo di fronte a lui.
Sembrava molto turbato e assente e questo era molto sospetto.
Doveva saperne di più.

«Ho preferito stare lontano da Darkvylle per un po'» rispose il giovane piccato, chiudendosi la felpa blu che indossava, tirandone su la cerniera.

«Come mai?» domandò incuriosito l'uomo.

«Questa città è tossica, dovevo andarmene».

«Perché dici così?»

«Sembra che attiri la sofferenza e la violenza. Lo fa da quando è stata fondata, molti secoli fa».

Lo sceriffo rimase interdetto dal comportamento del giovane.

«Ti è successo qualcosa? Ha a che fare con il Corpo?»

Chase rise in maniera sinistra e poi iniziò a scuotere la testa, abbassò il capo e il suo volto rimase celato dal cappuccio.

«Ogni dieci anni, più o meno, pescate un cadavere a Mist Lake. Questo non basta?»

«Ogni cittadina ha i suoi problemi, sono diventato Sceriffo proprio per aiutare le persone.»

«Vede davvero qualcuno felice in questo posto di merda?»

Kenneth sospirò e si schiarì la voce, quel ragazzo aveva chiaramente qualcosa che non andava.

«Sono sicuro di poterti una mano se mi parli chiaramente. Hai visto qualcosa di strano?»

Chase alzò lo sguardo, lo piantò in quello del suo interlocutore.
Kenneth ebbe quasi un brivido a vedere gli occhi a mandorla del giovane fissare i suoi.

«Ho visto l'Ombra. Non sono l'unico. Ci segue e ci spia, potrebbe anche vederci in questo momento. Nessuno ne parla, ma c'è. Sempre».

La voce di Chase era diventata un lieve sussurro.

«Qualcuno seguiva te e i tuoi amici?» chiese Kenneth preoccupato.

«Non qualcuno, ma qualcosa. So che è ovunque, a volte sembra che sia anche dentro di me».

Lo Sceriffo fece una lunga pausa e poi portò le mani giunte davanti al viso.

«Da quanto tempo sei lontano da Darkvylle?»

«Da quando Amara mi ha portato via da questa cittadina maledetta. Io sto bene con lei».

«Alcuni tuoi amici erano molto in pensiero per te».

«Qui io non ho più amici».

«Come hai conosciuto questa Amara? Eravate insieme alla festa sul lago?»

«No.»

Kenneth guardò nello specchio alle spalle di Chase, lasciando intendere che quel ragazzo fosse un vicolo cieco per le indagini, almeno lo era in quelle condizioni.
Tuttavia sapeva come poteva tornare loro utile.

«Posso andare ora?» domandò il giovane.

«Per ora, ma non sparire di nuovo» tagliò corto lo sceriffo e poi invitò il ragazzo ad alzarsi.

«Faccia attenzione, sceriffo, potrebbe essere stata la Dama del lago, o il Vendicatore. Le leggende hanno sempre un pizzico di verità e solo alcuni possono comprenderla completamente» mormorò cupo Chase prima di andarsene.

Kenneth non rispose e si recò subito nella sala vicino.

«Balver, segui quello svitato e vedi dove va, non credo c'entri qualcosa con questa storia , ma vorrei esserne sicuro».

Il vicesceriffo si limitò ad annuire e lasciò il suo superiore e l'agente Spencer da soli nella stanza.

«Sembra che gli abbiano fatto il lavaggio del cervello con tutte queste stronzate sulle leggende locali» affermò l'operativo FBI.

«Non credo fosse a quella festa, e sono quasi sicuro che l'omicidio sia avvenuto proprio durante quell'evento» ribatté Kenneth.

«Ne sapremo di più quando il coroner ci darà ogni singolo dettaglio».

«Molti ragazzi pensavano fosse lui la persona scomparsa. Non si faceva vivo da un po' in città, nominarlo però aveva fatto scattare qualche reazione tra chi lo conosceva.»

«Sì, te lo confermo, tuttavia sembra che sia impazzito completamente, non sembra la persona che ci hanno descritto gli altri studenti».

«Facendolo seguire avremo più risposte. Oggi era in stato confusionale e non ci avrebbe detto molto».

«A che antiche leggende si riferiva?» domandò incuriosito l'agente Spencer.

«Non c'è bisogno che perda tempo con queste stronzate, è solo folklore locale» tagliò corto lo Sceriffo Kenneth lasciando l'operativo FBI con i suoi dubbi.

DarkvylleWhere stories live. Discover now