𝟙.𝟛 - ℕ𝕦𝕠𝕧𝕒 𝕧𝕚𝕥𝕒

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19/07/2023
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Da quando Zoe aveva trovato la sua stanza, vi si era catapultata dentro e non era uscita da li per gran parte del pomeriggio

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Da quando Zoe aveva trovato la sua stanza, vi si era catapultata dentro e non era uscita da li per gran parte del pomeriggio. La Stark Tower era stata ristruttrata tante volte negli anni, quindi la sua stanza era diversa ma pur sempre al secondo piano.

Le pareti erano bianche e così anche i mobili. Una grande finestra illuminava tutta la stanza, il che la rendeva ancora più bella. Il pavimento era ricoperto da una moquette grigia. C'erano anche i soliti mobili: armadio, due comodini e una scrivania. Le sembrava quasi di trovarsi in una camera di uno degli hotel più lussuosi della città. In più, per abbellirla ancora di più, c'erano delle piante nell'angolo accanto alla finestra. Al centro della stanza c'era un grande letto matrimoniale.

Zoe rise guardandolo e ringraziò Tony mentalmente per aver ricordato ancora una volta il piccolo dettaglio della sua infanzia, quando agli inizi stava nel suo piccolo lettino e puntualmente ogni notte nel sonno cadeva dal letto. Quella storia durò per circa un anno, fin quando Tony non si decise a farle portare in camera un letto molto più grande. Lui ogni tanto la derideva ancora per questo piccolo dettaglio.

Infine sulle mensole c'erano delle piccole fotografie, ma quelle Zoe le conosceva bene. C'erano anche nella sua vecchia camera e Tony le aveva conservate.

Nella prima foto c'era lei da bambina, il suo primo compleanno con la sua nuova famiglia. Aveva fatto sette anni quel giorno, ed era insieme alla famiglia Stark da poco più di due mesi. In quella fotografia, aveva un ridicolo cappellino di compleanno in testa. Era stata un'idea di Tony, che all'epoca aveva quasi vent'anni. La piccola Zoe sorrideva felice, era la prima volta che festeggiava il suo compleanno. O almeno, il primo che ricordava.

Nonostante stesse con la famiglia Stark da soli due mesi, Zoe si era sentita fin da subito nel posto giusto. Non ci aveva messo molto ad ambientarsi, anche se per i primi mesi cercava ancora di lottare per sentirsi una normale bambina. Howard l'aveva presa immediatamente sotto la sua ala, ma prima di fare ciò aveva cercato di capire chi fosse quella bambina.

Fece qualche ricerca veloce e scoprì che quella bambina era Zoe Knox, di cui due anni prima si erano perse le tracce insieme ai suoi genitori. Ovviamente, l'Hydra aveva trovato il modo per insabbiare la questione. Ma Howard, piano piano, era arrivato alla verità su di lei. Per i genitori, purtroppo, non era mai riuscito a trovarli. Alla luce di ciò, tenne con sé Zoe fin quando non avrebbe avuto risposte. Più passarono i mesi più tutta la famiglia si era affezionata a quella bambina, Tony in particolar modo.

Nella seconda foto c'era sempre Zoe mentre dormiva, con qualche anno in più. Forse ne aveva dieci. Teneva un piccolo dinosauro tra le braccia. Tony aveva sempre avuto due motivi per sfotterla in quell'occasione: il primo, che mentre dormiva teneva le labbra spalancate mentre, il secondo, che dormiva ancora a dieci anni con un peluche. Zoe aveva sempre detto che la confortava, ma crescendo capì che in realtà aveva proprio il vizio di abbracciare qualcosa mentre dormiva. Se non era un peluche era un cuscino, se non era un cuscino raggomitolava le coperte. Se non erano le coperte, era Tony.

GROWN • Steve RogersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora