𝟜𝟞 - 𝕐𝕠𝕦𝕣 ℍ𝕖𝕚𝕘𝕙𝕟𝕖𝕤𝕤.

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«Non pensavo che ti avrei mai vista così a disagio sotto i riflettori, Zoe Knox

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«Non pensavo che ti avrei mai vista così a disagio sotto i riflettori, Zoe Knox.»

Quella voce Zoe l'avrebbe riconosciuta ad occhi chiusi. Ed infatti, ancor prima di girarsi, un sorriso le sbucò sul volto. Improvvisamente si sentì come se fosse appena stata spedita indietro nel tempo, a circa tre anni prima, quando una Zoe di soli ventinove anni aveva deciso di rimanere per un bel po' nel continente Africano. E, più precisamente, lì dove Howard Stark un tempo si rifornì del tanto desiderato Vibranio. Ma non era il ricordo di Howard che l'aveva fatta restare lì, ma le persone che aveva incontrato nel Wakanda.

Ed in particolare, la persona che aveva appena attirato la sua attenzione.

Zoe si voltò, con ancora un piccolo sorriso sghembo sul volto, ed improvvisamente il senso di solitudine che sentì dal momento in cui Natasha venne allontanata sparì velocemente. Era raro, per lei, che qualcuno rimanesse nel suo cuore anche a distanza di anni, eppure lui c'era rimasto. E rivederlo, nonostante fossero passati tre anni, era sempre una cosa piacevole per lei.

«Ed io non pensavo che ti avrei mai visto ad un evento politico. Evidentemente c'è una prima volta per ogni cosa.» la bionda incrociò le braccia al petto, guardandolo con un che di ironia sul viso. Alzò le sopracciglia e, successivamente, anche le spalle. «Beh? Mi abbracci o le guardie del corpo potrebbero pensare che io ti stia facendo un attentato, Sua Altezza

T'Challa mostrò uno dei suoi più bei sorrisi, uno di quelli che Zoe conosceva bene e che probabilmente aveva riservato sempre e solo a lei. Lo vide avvicinarsi, lentamente e con uno stile un po' fin troppo da reale. Ma nel momento in cui le sue braccia si allargorono, Zoe non si trovò stretta ad un abbraccio con il principe del Wakanda, ma semplicemente con T'Challa. Non che, una persona del suo passato che per lei era stata parecchio importante.

Non lo vedeva da tanto tempo, eppure non era cambiato poi così tanto. Forse, per l'appunto, solo un po' più formale del solito. Ma nonostante ciò, in quell'abbraccio Zoe sentì il calore e l'affetto che l'uomo nutriva nei suoi confronti. Non si curarono nemmeno che probabilmente qualcuno li stava guardando con aria curiosa, Zoe e T'Challa avevano bisogno per un attimo di ricordare l'affetto che li aveva legati in passato. Quello stesso affetto che, probabilmente, seppur mutato sarebbe comunque rimasto per sempre.

«Sono felice di vederti. E' passato tanto tempo.» T'Challa sciolse l'abbraccio, ma rimase comunque con le braccia a circondare i fianchi della ragazza. Lei non sembrò a disagio di quel gesto, trovandolo profondamente amichevole. «E se posso permettermi, sei ancora più bella.»

Zoe inclinò la testa di lato, rimanendo con le mani sugli avambracci di T'Challa. «Ah, non ci provare con me altezza. Non attacca più.» lo vide ridere e scuotere la testa, lei imitò i suoi gesti. «Sto scherzando. Anch'io sono felice di vederti. Non mi aspettavo di rivederti in queste circostanze, però....» la ragazza fece una piccola smorfia, riferendosi a ciò che li circondava. «Come stai? Come va la vita da reale?»

GROWN • Steve RogersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora