𝟜𝟟 - 𝕎𝕚𝕥𝕙 𝕠𝕣 𝕨𝕚𝕥𝕙𝕠𝕦𝕥?

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«Ma guarda un po' chi è resuscitata dalle ceneri!» Zoe avanzò nell'ufficio, lanciando un'occhiataccia a Tony

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«Ma guarda un po' chi è resuscitata dalle ceneri!» Zoe avanzò nell'ufficio, lanciando un'occhiataccia a Tony. Lui la guardò divertito, fin quando lo sguardo furioso di Zoe non lo costrinse ad alzare le sopracciglia ed inclinare la testa di lato. «Uuh, ti sei alzata con la luna storta?» chiese Tony, dondolandosi sulla sedia girevole. Nel farlo, Tony si soffermò sull'elegante completo blu che la ragazza indossava. «Hai per caso un appuntamento? Sei divina oggi.»

La ragazza gli si avvicinò, per niente divertita, e si poggiò con la mano sul bancone guardando Tony dall'alto. «Era necessario farmi buttare giù dal letto alle sei del mattino da delle guardie del corpo, Tony?» chiese, rabbiosa. «E per di più mi hai costretta a prendere un cazzo di aereo senza darmi nemmeno delle spiegazioni.»

Tony alzò le spalle. «Se ti avessi chiamato e chiesto gentilmente di raggiungermi a Berlino mi avresti mandato a quel paese senza battere ciglio.» commentò scocciato, incrociando le braccia al petto. «E non mi hai ancora risposto riguardo al completo che indossi.»

Dopo la giornataccia a Vienna, e dopo essersi accertata che la situazione fosse sotto controllo al palazzo ONU, Zoe aveva sperato di potersi concedere un po' di riposo in Hotel. Il piano era, semplicemente, passare la notte in Hotel e poi ritornarsene tranquillamente in America. E quando era riuscita a mettersi a letto, riuscendo persino a cadere tra le braccia di Morfeo, ecco che Tony Stark decideva di disturbarla alle sei del mattino.

No, non proprio lui in prima persona. Nella sua camera di Hotel aveva cominciato a sentire qualcuno bussare di continuo, tanto che in un primo momento Zoe ebbe quasi paura che qualcuno di sospetto fosse andato da lei. Ecco perché, quando si era avvicinata alla porta - con ancora il pigiama addosso - aveva automaticamente impugnato una pistola pronta ad affrontare qualsiasi attacco. Quando Zoe aprì la porta, davanti a lei si era ritrovata tre uomini di media età che la guardarono confusi. O meglio, guardavano la pistola stretta tra le sue mani.

I tre uomini non tardarono a dirle che erano lì per conto di Tony e, guardandoli, Zoe ebbe la sensazione che in effetti non sembravano così minacciosi. Ma per ogni eventualità, aveva afferrato il suo telefono per chiedere spiegazioni a Tony. Per l'appunto, c'era una chiamata persa di Tony ed un messaggio.

Raggiungimi a Berlino, ho mandato dei miei amici a prenderti.

Non solo Tony non aveva avuto nessun tipo di delicatezza per svegliarla, per giunta non si era nemmeno premurato ad andarla a prendere lui personalmente. Ma da un lato, lui aveva ragione: se ci fosse stato lui davanti alla porta, Zoe lo avrebbe mandato a fanculo. E forse, in più, lo avrebbe picchiato per averla svegliata così presto. Quindi, alla fine, Zoe si era dovuta silenziosamente preparare - con i suoi tempi, non gliene fregava proprio niente che ci fossero tre tizi fuori dalla sua porta aspettarla - e una volta essersi chiusa la camera alle spalle la prima cosa che fece fu prendere un aereo per Berlino, senza nemmeno sapere perché stesse andando lì.

Il viaggio in aereo non era durato molto, Vienna e Berlino si distanziavano solo di poco più di un'ora, anche se lei si era letteralmente addormentata per tutto il viaggio. A dirla tutta, quella scomoda dormita quasi le fece avere l'impressione che il viaggio in aereo fosse durato poco più di dieci minuti. Negli ultimi due giorni aveva già preso il volo tre volte, tanto che il sonno scarseggiava e quasi le sembrava essere tornata al periodo in cui combattevano Ultron in quasi ogni parte del mondo.

GROWN • Steve RogersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora