"Trilli c'è sempre stata per Peter.
E Peter? Peter ha scelto Wendy."Ripetuti gemiti di dolore disturbano il mio sonno e stropiccio lentamente gli occhi, alzando il capo dal materasso.
Il mio sguardo viene fin da subito catturato dai movimenti del biondo. Quest'ultimo è infatti intento ad alzarsi dal letto.
<<Sta fermo, sei ancora debole>> con la voce impastata dal sonno e la mente catapultata ancora nel mondo dei sogni, poso una mano sul suo braccio, bloccando i suoi atti.
Sospira rumorosamente, arrendendosi in poco tempo, per poi posare il capo sul cuscino e guardarmi.
<<Perché l'hai fatto?>> inarco un sopracciglio, confusa.
<<Perché insistevi nel salvarmi?>> chiude debolmente gli occhi, descrivendo sul suo volto un'espressione di dolore mentre si porta una mano all'altezza dello stomaco.
<<Smettila di parlare>> mi alzo di scatto dalla sedia e scosto le lenzuola per poter osservare il punto dove sente dolore, ricoperto in precedenza già da una fascia bianca.
<<Non mi hai ancora risposto>> afferra il mio polso, in una presa salda, e avvicina il mio corpo al suo affinché i miei capelli sventolino attorno al suo viso e le mie labbra siano ad un soffio dalle sue.
Il suo sguardo si posa sui miei abiti, macchiati dal suo sangue e lo sguardo gelido che mi riserva mi porta ad accapponare la pelle.
<<Non imparerai mai a farti i cazzi tuoi>> mi spintona bruscamente e l'occhiata allibita che gli riservo, lo fa ridacchiare.
<<Non avrei dovuto perdere tempo prezioso per salvarti, non meriti un cazzo>> scuoto il capo, disgustata.
<<Parla colei che piangeva disperata, sul mio petto>> la risata di gusto che emana, riecheggia per l'intera stanza.
L'azione e il repentino movimento che compio poco dopo mi porta a manifestare il forte sentimento di rabbia schierato non solo nei miei stessi confronti, ma anche nei suoi.
La poca distanza che ci separava in poco tempo sparisce e la mia mano, si schianta con così tanta prepotenza sulla sua guancia, che le mie dita prendono a formicolare.
<<Dovevo lasciarti morire su quella fottuta torre, solo allora saremmo stati tutti più contenti>> sputo con veleno ogni parola, per poi voltargli le spalle e dirigermi verso l'uscita, ma quest'ultima si spalanca di scatto rivelando la figura dell'ultima persona al mondo che volevo incontrare.
<<Dracuccio, amore!>> la voce stridula di Astoria Greengrass, mi destabilizza, e la osservo correre nella direzione del biondo.
Quest'ultimo la afferra per i fianchi, portandola seduta sul bordo del letto, e la bacia con passione con gli occhi rivolti verso di me per osservare le mie reazioni.
<<Nessuno mi spezza il cuore>> sussurro.
<<Vorrà dire che sarò l'eccezione>>Le sue parole rimbombano in loop nella mia mente, senza avere fine, senza darmi tregua e i ricordi di quella sera annebbiano i miei occhi ed offuscano il mio cuore.
Serro le mani in due pugni riservandogli uno sguardo indecifrabile e, trascurando la presenza di Pansy, Blaise e Mattheo, esco dalla stanza lasciando custodite dentro di me le mille parole che volevo urlare ai quattro venti.
Mi dirigo frettolosamente nella mia stanza, ignorando i continui richiami dei miei amici, ed appena chiudo la porta a chiave scivolo contro la parete di legno, portando le ginocchia al petto.
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Per sempre tuo//Draco Malfoy
FanfictionUna Riddle e un Malfoy. Due spiriti liberi. Due anime pronte ad esplodere in qualsiasi momento. Un carattere simile ed unico. Due pezzi di puzzle che si cercavano da tempo e che, appena trovati, non si sono più separati. ~~~~ •Questa storia è copert...