Capitolo 42.

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Una fastidiosa nube di fumo raggiunge i miei polmoni e tossisco, aprendo gli occhi, lentamente. Una stanza familiare entra nella mia visuale e, nonostante avverti un dolore lancinante alle tempie, comprendo di essere nella mia stanza.

Giro il capo e trovo Draco, illuminato dal chiarore di luna, seduto a gambe aperte sul davanzale della finestra con una sigaretta stretta tra indice e medio, già intento a guardarmi.

I suoi occhi, stranamente rossi, sono contornati da due profonde occhiaie e i suoi capelli, non sono in ordine come lo sono di solito, sono scompigliati.

È visibilmente distrutto.

Mi mordo il labbro e, facendo leva sulle braccia, mi tiro su col busto, scosto il lenzuolo e poso lo sguardo sul mio corpo, ancora avvolto nel vestito grigio.

Sospiro e lascio il letto, dirigendomi verso la sua figura.

<<Perché l'hai fatto?>> mormora.

<<Perché hai accettato il bicchiere che ti ha dato?>> aspira il fumo dalla sigaretta per poi buttarlo fuori.

<<Nessuno ti ha mai detto che accettare bicchieri da sconosciuti è da irresponsabili?>> mi mordo il labbro, ancora una volta.

<<Lo so...>> scuote il capo.

<<Lo so che ho sbagliato, Draco>> mi intrufolo tra le sue gambe.

<<Hai rischiato tutto, Alyssa. Tutto.>> mi guarda negli occhi, con una tale intensità da causarmi la pelle d'oca.

<<Pensi che non lo sappia?>> la distanza che separa i nostri corpi è minima, tanto minima che i nostri visi si sfiorano.

<<Penso tu non abbia ancora realizzato il pericolo che hai scampato>> spegne la sigaretta, lasciandola nel posacenere.

<<Lo so, e so che l'ho scampato grazie a te>> gli accarezzo la guancia con l'indice.

<<Se solo io fossi arrivato qualche minuto più tardi...>>

<<Se solo non ci fossi stato...>>

<<Io...non me lo sarei mai perdonato>>

<<Lui ti avrebbe toccata e baciata senza il tuo consenso...>>

<<Cazzo!>> si passa le mani tra i capelli.

<<L'avrei ucciso, cazzo!>> gli afferro entrambi i polsi, per far sì che mi guardi.

<<Basta pensarci, Draco. Io ora sono qui e sto bene>> intreccio le nostre dita.

<<Sono incazzato nero con te, Alyssa>> fissa le nostre mani ed io sospiro.

<<Ti ho già detto che mi dispiace>>

<<Sei stata una irresponsabile>>

<<Lo so>>

<<Poteva farti del male>>

<<Lo so>>

<<Ma, ti ripeto che ora sono qui, Draco. Sono qui, davanti a te, e sto bene>> gli prendo il viso con le mani.

<<Guardami. Io sto bene, okay?>> annuisce, ed io conduco le sue mani sui miei fianchi affinché mi stringa in un abbraccio.

Gli accarezzo la nuca, inebriandomi del suo profumo, e dopo pochi secondi mi allontano per poterlo guardare negli occhi.

Una lacrima gli riga la guancia ed io sento mille sensi di colpa invadermi il cuore.

<<Hey>> glie la raccolgo con il pollice.

<<Sto bene, Draco>>

<<Se io ci fossi stato fin dall'inizio...tu...>>

<<Tu ci sei stato, basta, Draco>>

<<Tu mi hai salvata>>

<<Io non ci sono mai, mai>> scuote il capo più volte e da questa frase comprendo che anche qualcos'altro lo tormenta.

<<Cosa è successo, Draco?>>

<<Guardami>> gli alzo il mento, con due dita.

<<Mia mamma...>>

<<Narcissa?>> annuisce.

<<Cosa le è successo?>> il cuore prende a battere all'impazzata.

<<Mio padre, lui...ha iniziato a picchiare anche lei e io l'ho scoperto solo...>>

<<Perché dici che ha iniziato a picchiare anche lei? Chi altro picchia, Draco?>> la paura si insinua nelle mie vene ed il suo silenzio, per me, vale più di mille parole.

Lui.

<<Da...quando lo fa?>> balbetto, incredula.

<<Da quando son piccolo>> deglutisco, avvertendo un magone all'altezza della gola.

<<Ma lui sostiene di farlo per il mio bene>>

<<Per il tuo bene?>> ripeto sconvolta ed annuisce, convinto.

<<Ma cosa...>>

<<Crede che picchiandomi io possa diventare come lui: "Un vero uomo">>

<<Come può...>>

Sminuirti così tanto?

Mi sorride, malinconico.

<<Non è colpa tua, Draco>> scuote il capo.

<<Avrei dovuto proteggere mia mamma>>

<<Tu non potevi saperlo>> scuote il capo.

<<Avrei dovuto immaginarlo, avrei dovuto difenderla, avrei dovuto...>>

<<No...non potevi saperlo>>

<<E invece si! E' colpa mia! E' sempre colpa mia!>> i suoi singhiozzi riempiono la stanza.

<<Shh...vieni qui>> lo stringo a me più che posso.

<<Sono un disastro>> mugugna, sulla mia pelle.

<<No...>> gli afferro il volto.

<<Tu sei un bellissimo disastro>> schianto la mia bocca sulle sua, cercando di alleviargli quanto più mi è possibile il dolore che trattiene.

<<Non è mai stata colpa tua>> gli sussurro a fior di labbra e, prima che possa poggiare il capo nell'incavo del mio collo ed abbandonarsi ai suoi mille tormenti, gli lascio un bacio sulla sua fronte.

Ed io é qui che comprendo di non poter far a meno della sua voce, del suo corpo, del suo profumo, ma soprattutto...della sua presenza.

È qui che...

<<Draco...>> mi mordo il labbro.

...accetto di essermi innamorata. E' qui che...

<<Mh?>> mugugna, stanco, con le labbra sul mio collo.

...accetto di essermi innamorata di un biondino, tanto acido e stronzo quanto fragile ed amorevole.

<<Non andare più via perché non riuscirei a sopportare la tua assenza>>

E' qui che accetto di essermi innamorata di Draco Malfoy.

Spazio autrice:

Draco si è confidato e, finalmente, ci ha fatto conoscere un pò della sua vita...come dire...burrascosa? Spero questo capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere. E' importante! A presto

Anna<3

Per sempre tuo//Draco MalfoyWhere stories live. Discover now