Capitolo 55.

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Osservo la mia figura allo specchio per qualche istante. La gonna nera che indosso fascia a pennello i miei fianchi e il maglione beige si adatta perfettamente alla mia figura.

Mi stiro con le mani gli abiti.
<<Stai benissimo, Aly>> la mora mi affianca, sorridendo.

Sospiro.
<<Ne sei sicura?>> annuisce, stropicciandosi gli occhi, assonnata.

Sposto lo sguardo verso la finestra. Il sole si fa spazio all'interno della nostra stanza e accarezza le pareti di quest'ultima.

Sono le otto e trenta di mattina, oggi non ci sono lezioni e da pochissimo Draco è giunto in camera sua per prepararsi, poiché a causa dell'avvenimento di ieri, ha deciso di passare la notte con me. Ho, infatti, dormito serenamente sul suo petto, senza incubi, fortunatamente.

<<Sei agitata?>> mi sfrego le mani tra loro.

Tantissimo.

<<Molto, anzi, moltissimo. Ho un nodo che mi attorciglia lo stomaco>> scuote il capo e mi accarezza la mano.

<<Andrà tutto bene, vedrai. Non preoccuparti, sii solo te stessa>> annuisco, mordendomi il labbro. In seguito, veniamo interrotte da un picchiettio alla porta.

<<Buona fortuna, Aly>> la mora mi stringe tra le sue braccia ed io poso il capo sulla sua spalla.

<<Grazie>> mormoro e, dopo aver afferrato il borsone, mi dirigo verso la porta.

La figura del biondo, avvolta nel suo impeccabile completo nero, entra nella mia visuale.

Si china alla mia altezza e mi lascia un bacio fugace sulle labbra, esaminando successivamente il mio corpo, con il suo sguardo.

<<Pensi vada bene?>> compio un giro su me stessa, affinché mi guardi interamente.

<<Penso tu sia perfetta>> ricongiunge le nostre labbra e sorrido.

Dopodiché, entrambi salutiamo Pansy e, prendendoci per mano, raggiungiamo l'uscita di Hogwarts.

<<È una bella giornata>> alzo il capo verso il cielo, beandomi del calore del sole che si posa delicato sul mio viso.

<<Non posso dire il contrario>> sorride, conducendomi verso un posto più appartato.

<<Ci materializzeremo in un posto vicino alla mia villa. Di lì, poi, la raggiungeremo a piedi>> annuisco e, stringendo sia gli occhi e sia la sua mano, raggiungiamo il luogo da lui desiderato.

Mille alberi circondano i nostri corpi e, ben presto, ci ritroviamo immersi in un bosco.

Mi guardo intorno, un po' spaesata.
<<Tranquilla, conosco questo posto come le mie tasche>> mi gratto la nuca ed annuisco.

<<Dopo che mio padre mi picchiava, correvo il più lontano possibile da quella casa e raggiungevo sempre questo posto, capace di tranquillizzarmi>> mi stringo più al suo corpo, circondando le mani attorno al suo braccio.

<<E pensare che ora a subire la sua ira sia mia mamma…>> serra le mani in due pugni.

<<Spero di non vederlo oggi. Lo spero per il suo bel viso, che diventerebbe paonazzo se solo mi fosse dinanzi gli occhi>> sospiro, cercando di trasmettergli tutta la mia vicinanza poiché di parole non esistono per migliorare la situazione.

<<Non vedo l'ora, in realtà, di avere un confronto con lui. Spero non sia oggi, altrimenti ti rovinerei la giornata, ma spero di vederlo il più presto possibile perché la voglia di spaccargli la faccia e distruggergli quelle fottute mani che si ritrova, è tanta>>

Per sempre tuo//Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora