Capitolo 34.

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Accosto le nocche della mia mano, sulla struttura di legno del biondo e, con titubanza, prendo a picchiettarle leggermente.

Emetto un respiro profondo, preparandomi psicologicamente a tutto ciò che accadrà nelle prossime ore, e porto entrambe le braccia dietro le spalle, nascondendo la mela.

Sussulto, presa alla sprovvista, appena la porta del biondo si apre di scatto.

Mi accoglie con un ghigno derisorio, accostandosi al lato della porta, per garantirmi un passaggio sicuro e tranquillo nella sua stanza.

Deglutisco, compiendo qualche passo e, appena varco la soglia, una fragranza alla menta s'insinua nelle mie narici.

Sento il biondo chiudere alle mie spalle la porta e la mela, stretta tra le mie mani, viene strappata via dal ragazzo in questione.

<<Hey!>> mi volto furiosa nella sua direzione e sbarro gli occhi appena noto il suo petto scoperto.

Il fiato mi si mozza in gola ed, involontariamente, il mio sguardo percorre tutto il suo corpo.

Dapprima le mie iridi si posano sulle sue spalle ampie, sulle braccia muscolose, sul torace segnato dalle recenti cicatrici, ed in seguito raggiunge la parte bassa dell'addome descritta da una forma a V che si dissolve nei suoi pantaloni grigi della tuta.

Ah.

Mi inumidisco le labbra, avvertendo la gola secca, e alzo lo sguardo incontrando il suo ghigno malizioso.

<<Ora potrai anche continuare il tuo elenco dei tanti miei difetti, ma...non dimenticare di aggiungere affascinante>> deglutisco, osservandolo morsicare la mela.

<<Oh!>> svelta, mi avvicino al suo corpo, cercando di rubargli il frutto, ma tira sù il braccio, impedendomi di arrivarci.

Che dejavù.

Saltello come una bambina, allungando una mano nella direzione della mela, e mi perdo nel suo sorriso appena con la mano libera circonda i miei fianchi e dimezza la distanza che ci separava, facendo scontrare i nostri petti.

<<Ridammela>> il mio naso sfiora il suo ed alzo lo sguardo verso il suo braccio sollevato, sentendo i suoi occhi bruciarmi il volto.

Reclina, dopo pochi attimi, la sua mano, portandomi la mela dinanzi la bocca.

Sollevo il braccio, per agguantare e morsicare il frutto ma ammonisce, con un semplice sguardo, ogni mio gesto.

Accosta, con delicatezza, il pomo sulle mie labbra e addento il frutto, sotto il suo sguardo, con un certo imbarazzo.

Si morde il labbro e si scosta, con una certa velocità, dal mio corpo.

Inarco un sopracciglio confusa dal suo comportamento e, voltandomi nella sua direzione, lo trovo seduto sul suo letto.

<<Prima iniziamo e prima finiamo>> borbotta, scocciato, e scuoto il capo.

Eh vabbè.

<<Non hai una maglia?>> mi dirigo verso il letto di Mattheo poggiandoci la mia borsa sopra.

<<Non ti piace ciò che vedi?>> inarca un sopracciglio e mi affretto ad agguantare il libro con il suo apposito quaderno, ignorandolo.

<<Le ragazze pagherebbero per...>> serro le mani in due pugni.

<<Invece di sparare cazzate che non fregano a nessuno, che ne dici di iniziare? Voglio evadere da questa stanza il prima possibile, la tua presenza mi irrita>> mi siedo sul letto di Mattheo, il letto più lontano da Draco.

Per sempre tuo//Draco MalfoyWhere stories live. Discover now