Capitolo 72.

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Mia cara Alyssa,
Non avrei mai pensato di scriverti questa lettera, ma avverto l’urgenza di riferirti queste parole perché Azkaban mi aspetta e non ho più occasione per dirti quello che provo. Per dirti che mi sono innamorato di te. Non so neanche come sia potuto succedere, ma l’ho capito. L'ho capito quando, mentre piangevi per Draco, io desideravo piangessi per me. Desideravo che tu provassi qualcosa anche per me. L’ho capito quando, mentre ti abbracciavo, il mio cuore batteva all’impazzata. L’ho capito quando, guardando le tue labbra, le desideravo sulle mie. Ma, soprattutto, l’ho capito quando desideravo prendermi un po' del tuo dolore per vederti star bene. So che non mi hai mai guardato in questo modo e non te ne faccio una colpa perché comprendo che i sentimenti sono come i volatili: spiccano in volo quando ne avvertono l’esigenza. E, i tuoi, volteggiano nell’aria per un altro uomo. Ho visto come guardi Draco e ho visto come lui guarda te, siete fatti per stare insieme ed io avverto il cuore, un po’ più leggero, sapendoti accanto a qualcuno che ti apprezza per ciò che sei. Da egoista quale sono, però, spero che forse, solo forse, in un altro universo mi amerai come io ho amato te. Prenditi cura di te stessa, Alyssa, e amati. Amati come un pittore ama la sua tela. Ti auguro il meglio. Per sempre tuo,
Kevin Walsh

Lascio cadere sul mio petto la pergamena e mi porto una mano sulla bocca per attutire il suono dei miei singhiozzi. Le lacrime mi bagnano le mani e si schiantano sulla carta.

Poggio il capo sulla testiera del letto e incontro il soffitto bianco dell’infermeria, con la vista offuscata, avvertendo il cuore lacerarmi l’anima.

Sono passati due giorni dal mio risveglio e, a parte un’estenuante dolore al fianco che mi impedisce di muovermi come vorrei, sto bene, anche se non mi sono ancora alzata dal letto.

Madame Chips si ostina a rimproverarmi ogni qualvolta compio un singolo spostamento. E se ora sapesse che i singhiozzi mi bruciano il respiro e che mi producono diverse fitte nella zona lacerata dall’incantesimo, mi lancerebbe contro una maledizione mortale.

Al mio risveglio, traumatico oserei dire perché ero molto confusa, attorno al mio letto vi erano Draco e Mattheo, i quali, ancor prima di avvicinarsi alla sottoscritta sono stati ammoniti da Madame Chips, che si è subito fiondata sul mio corpo per controllare al meglio i miei parametri vitali.

Solo successivamente, ha permesso loro di avvicinarsi, seguendo ininterrottamente con lo sguardo i loro movimenti, per evitare che mi stringessero troppo e mi procurassero dolore.

Mattheo mi ha stretto calorosamente a sé, si è scusato irrimediabili volte per avermi lasciata sola a vivere quell’inferno e a sopportare quel dolore, ma l’ho rassicurato. Lui non aveva colpe.

Dopo di lui è inutile raccontare di Draco. Quest’ultimo, come già immaginavo, mi ha baciata fino a farmi mancare il respiro, tanto che Madame Chips l’ha tirato per un braccio pur di farlo allontanare dal mio corpo perchè lui, di staccarsi volontariamente dalla mia figura, non ne aveva alcuna intenzione.

Mi ha baciato e mi ha divorato le labbra come un predatore che ha, finalmente, dopo giorni di astinenza, trovato la sua preda. Era affamato e stanco. Visibilmente stanco, ma stava bene.

Sia lui e sia Mattheo si sono prima accertati che stessi bene per tirare un sospiro di sollievo e per allontanarsi anche di un solo metro dal materasso, in cui ero stesa, per permettere agli altri di farmi visita.

Dopo Draco è giunta Pansy, assieme a Blaise, che mi ha urlato contro, in tutte le lingue possibili, di averla fatta preoccupare e poi, piangendo come una bambina, si è incollata al mio corpo senza alcuna intenzione di dar spazio al suo ragazzo. A suo avviso, lei necessitava del mio calore, più di Blaise.

Ed è stato questo il motivo per cui è rimasta la successiva mezz'ora con la testa appoggiata sul mio petto ad accarezzarmi la mano, mentre parlavo con gli altri.

Solo dopo che il suo bisogno insistente di starmi vicina è terminato, ha dato modo a Blaise di avvicinarsi. La vicinanza di quest'ultimo è durata pochi attimi perché poi, la voce fastidiosa di Madame Chips, ha fatto irruzione nella stanza per comunicare che l’orario delle visite era giunto a termine.

Tuttavia…vi era solo una persona che non era venuta a salutarmi: Kevin.

Dov’è?” E’ stata questa la domanda che ho posto a Draco quando, dopo innumerevoli tentativi, ha convinto l’infermiera a restare con me. Il biondo non mi è parso affatto infastidito dalla mia domanda ma, con un velo di tristezza in volto, si è alzato e ha raggiunto un piccolo cassetto.

E’ stato da questo che ha estratto la pergamena, riferendomi che Kevin, prima di essere portato via, gliel'aveva consegnata personalmente, gli aveva pregato di darmela una volta sveglia e che, brevemente, gli aveva spiegato tutta la faccenda di quella sera, ossia che io gli avevo appositamente mentito per allontanarlo. Dunque, che lo avevo fatto per il suo bene.

Da allora sono trascorsi due giorni ed io oggi, approfittando dell’assenza di tutti, in quanto minacciati dalla sottoscritta di andare a lezione, mi sono fatta coraggio e l’ho aperta.

Ad ogni modo, ciò che mi fa rabbia è il fatto che io non mi sia accorta di nulla.

Ero troppo presa dal mio dolore per dar peso a tutto ciò che mi circondava. Ero troppo presa da me stessa per guardare il dolore degli altri.

Sono stata fottutamente egoista.

E sì, anche se me ne fossi accorta, la situazione non sarebbe migliorata ma…

Avrei evitato di illuderlo.

Avrei evitato di abbracciarlo, di guardarlo…avrei evitato di fare tutto ciò che sarebbe stato interpretato diversamente da parte sua.

Scuoto il capo, un conato di vomito riempie i miei polmoni. Poggio le braccia, ricoperte di flebo, sul materasso e cerco di far pressione su di esse per tirarmi sù, ma il dolore al fianco non mi permette di fare nulla.

Ho bisogno di rigettare tutta la sofferenza che ho in corpo e tutto il ribrezzo che provo nei miei stessi confronti. Ed è ciò che faccio.

Afferro un bicchiere vuoto, posto sul comodino di fianco al letto, e mi libero.
Mi libero da tutti i peccati che mi tormentano l'anima.

Spazio autrice:

Mi avvalgo della facoltà di non commentare questo capitolo. Voi, però, fatemi sapere se vi è piaciuto e cosa ne pensate. Alla prossima,

Anna<3

Per sempre tuo//Draco MalfoyΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα