...rimedi peggiori

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Draco's pov

Fino a quel momento me l'ero cavata bene.
Non avevano capito che il trucco era non nascondersi. Me ne andavo in giro indisturbato sfilando sotto il loro naso e non avevano mai pensato che stavo evitando di nascondermi proprio per depistarli ma...alla fine era da una vita che mi sottovalutavano.
E per la prima volta era un bene.
Se poi ci aggiungevo la mia ultima amicizia avevo fatto tris: A quanto pareva evitavano Percy come la peste.

Era la prima volta in vita mia che riuscivo a fare un'amicizia sensata e non avevo intenzione di sprecare quell'occasione e di conseguenza nessuno avrebbe saputo quello che avevo scoperto sulla famiglia di Percy: ne il Ministero, ne Potter e i suoi amici, ne mio padre, soprattutto non lui.

Solo che...quando la fortuna girava dalla tua parte, ad un certo punto c'era la fregatura.

Quella giornata era cominciata con mio padre che mi faceva il terzo grado perché me ne andavo sempre in giro, diceva che ero strano e che gli stavo nascondendo qualcosa...era vero. Ma non era tenuto a saperlo.
E poi me lo sentivo, era da tutto il giorno che avevo una strana sensazione. 
Ero poi andato all'albergo dove alloggiava Percy e la ragazza alla reception mi aveva detto che il mio amico non c'era ma mi aveva lasciato un messaggio:《Mia madre si è svegliata con la voglia di fare una gita fuori da Londra, non ho capito dove e torno stasera. Per qualsiasi cosa puoi startene nella mia stanza, ho lasciato detto all'albergo di darti le chiavi. Fa come se fossi a casa tua e ti prego, non metterti nei casini proprio oggi che non ci sono 》

Era un tipo in gamba e mi aveva preso a simpatia come non mi era mai successo, purtroppo dovevo abituarmi a non averlo intorno, prima o poi la sua vacanza sarebbe finita e lui sarebbe dovuto tornarsene in America.
E a quel punto me la sarei dovuto cavare da solo con chi mi dava la caccia.

Quindi, vi starete chiedendo, dovevo aspettarmelo quello che successe dopo.

Non avevo accettato la cortesia di Percy, mi sembrava troppo e avevo deciso di tornarmene a casa. Girai l'angolo per passare ad una via tra due palazzi che mi avrebbe fatto accorciare di molto strada e mi ritrovai circondato da quattro lati.

- Non una mossa, Malfoy - disse Ginny Weasley puntandomi la bacchetta contro - Se ti azzardi a muoverti ti faccio a pezzi -

- Calmati sorellina, vorrei anche io, ma ci serve vivo - disse il fratello con disprezzo.

Ero disarmato, ovviamente.
Non mi portavo mai la bacchetta dietro proprio per evitare di fare incantesimi, altrimenti avrebbero potuto seguire la scia e trovarmi, ma forse...dovevo imparare a portarmela dietro, in quel momento mi avrebbe fatto comodo.

Mi sentii pungere dietro la nuca e girai leggermente la testa.
Hermione Granger mi teneva in pugno.

- Non farmi perdere altro tempo, Malfoy e facciamola breve, mettiti in ginocchio - mi disse.

- Mi sembrava di avervi informato, da me non avrete niente - risposi.

- Tranquillo, non dovrai darci nulla di tua spontanea volontà- mi informò.

Poi sentii il mio corpo mettersi in ginocchio senza che potessi fare nulla. Mi stavano lanciando qualche incantesimo.

- Hermione, non puoi farlo così - disse Harry - L'hai sentito che cosa ha detto la professoressa: o accetta lui di fare il patto o devi obbligarlo rendendolo debole e vulnerabile, in questo modo può opporsi -

Non avevo la minima idea di quello che dicevano, ma era sicuro che mi sarei opposto a qualsiasi cosa mi avessero chiesto.

- Cos...no! Non lo colpirò! È disarmato! - disse Granger.

- Stupeficum! - gridò Weasley e vidi solo un lampo rosso prima di essere scagliato contro il muro.

Poi persi i sensi.

                               ***

Hermione's pov

- Expeliarmus! - sbottai disarmando Ron e fulminandolo, poi borbottai - Levicorpus -

Si sollevò da terra e finì a testa in giù, volteggiando a mezz'aria.

- Hermione mettimi giù - si lamentò.

- Te lo puoi scordare -

- Herm...dai - fece Ginny e guardai male anche lei.

- Non dovevi colpirlo - dissi - Non ti dovevi azzardare! -

Ok che ero d'accordo con quello che era stato deciso, ok che mi ero offerta per asservire e diventare la padrona di Draco Malfoy ma non dovevano sentirsi autorizzati a toccarlo, non adesso che avevo scelto che sarebbe diventato una mia proprietà. Ed ero gelosa marcia delle mie cose.

- Adesso almeno puoi farlo - disse Ron mentre il sangue gli andava al cervello.

Sbuffai ma fermai l'incantesimo lasciandolo cadere sul pavimento.

- Non provare più a fare una cosa del genere - lo minacciai - Diventerà mio schiavo, sarà una mia responsabilità e se gli fai male...te ne farò di più -

Poi mi avvicinai a Malfoy. Era a terra, senza sensi e con espressione sofferente.
Ed era la prima volta, dopo quasi un anno, che lo vedevo. La volta prima non contava perché l'avevo visto solo da lontano ma adesso era diverso.
Portava abiti usati, era dimagrito rispetto a quando l'avevo visto l'anno prima, la pelle era però leggermente arrossata, come se ultimamente avesse preso sole, aveva i capelli più lunghi e disordinati che gli davano un aspetto sbarazzino che lo rendeva meno impostato e meno perfettino.

Sospirai e presi il collare dalla borsa: era di ferro con una pietra rossa al centro che sarebbe finita davanti e un gancio dietro alla nuca. Era indubbiamente elaborato ma non era pensato per la comodità dello schiavo, l'interno era liscio rispetto all'esterno ma era pur sempre un materiale che gli avrebbe dato fastidio.

Avrei pagata cara questa cosa e lo sapevo.

Gli sollevai la testa per posizionare il collare e chiusi la fibbia per poi cominciare con l'incantesimo che avevo imparato a memoria.
Era una vera e propria cantilena e mentre il collare si attivava e Malfoy cominciava ad agitarsi mi punsi il dito, da cui uscì il sangue, che poi feci colare sulla pietra, presi la sua mano, feci la stessa cosa ma invece di far cadere il suo sangue sul collare misi la ferita a contatto con la mia e così si concluse il contratto: con un patto di sangue.

Ma c'era una conseguenza, quando rendevi schiava una persona. In cambio della sua cieca obbedienza e del diritto di fargli provare dolore, il padrone se ne prendeva una parte e i ricordi più dolorosi e brutti di Draco Malfoy mi inondarano la mente mentre lui si sveglia e cominciava a gridare per il dolore.
L'energia mi abbandonò mentre mi prendevo la libertà di Malfoy e lui si prendeva parte della mia anima.

Angolo autice:
Allora! Come va?
Vi sta piacendo questa storia? Ditemi tranquillamente che cosa ne pensate...
Vi volevo dire che adesso cominceremo a vedere delle scene Dramione, finalmente e...piccolo spoiler: a breve arriverà anche la nostra Annabeth a farsi valere! Ma...non dico altro.
Buona lettura e alla prossima 😘

La dinastia di Serpeverde Where stories live. Discover now