Potrebbe chiamare a raccolta l'esercito

265 28 10
                                    

Annabeth's pov

- Aspetta...anche tu? - fece Draco scioccato.

Da quanto avevo capito per lui era assurdo che si potessero avere figli al di fuori del matrimonio. Quindi due casi di figli fuori dal matrimonio doveva essere un vero e proprio shock.

- Cioè...vi siete messe d'accordo? - mi chiese alternando lo sguardo da me ad Hermione.

Lei, a mio avviso, l'aveva presa molto bene. Non aveva avuto nessuna reazione esagerata, aveva solo sospirato quando Will gli aveva detto di essere incinta e nemmeno quando aveva precisato che probabilmente era di due mesi e non se ne era accorta si era limitata a stringersi nelle spalle. Avevano avuto più reazioni shock la professoressa e il suo amico.
Poi Percy era il massimo ma ci voleva ben altro per scioccarlo. Si era limitato a dire che "stavo giusto aspettando che rimanesse incinta" parole sue.

- Non ci siamo messe d'accordo - dissi - Io non so se lo sono. Ho un ritardo ma è troppo presto anche solo per provare a fare un test. Hermione lo è di certo e anche da un pò -

- Un pò quanto? - chiese lui guardandola.

- Will dice due mesi - rispose lei stringendogli la mano - Ero talmente presa da tutta questa storia che non ho pensato che qualcosa non andava nel mio corpo e che era passato tutto questo tempo in effetti -

- Due me...quindi più o meno... - balbettò lui sorpreso.

- Più o meno dalla prima volta che l'abbiamo fatto. Sei andato a segno subito - rispose Hermione sarcastica.

Era la prima volta, da quando aveva saputo di aspettare un bambino che la vedevo avere una minima reazione emotiva.

Forse Hermione Granger non mi stava tanto simpatica, non mi piaceva il modo in cui aveva cercato di convincere il mio ragazzo a portare avanti la loro causa, ma era una ragazza della mia età che si era ritrovata incinta senza volerlo. Avevo avuto modo di notare che nessuno era dalla sua parte, tranne Draco a quanto pareva, e sinceramente se avesse avuto bisogno di aiuto anche se solo emotivo glielo avrei dato. Gratuitamente.

- Tutto molto...interessante, ma se si scopre che Hermione è incinta il bambino finirà sulla lista della discendenza di Serpeverde e saranno solo altri casini per noi- disse Harry.

- E cosa proponi, sentiamo? - chiesi prima che fossero Hermione o Draco a rispondere.

- Io... - iniziò per poi guardare la sua migliore amica - ...non lo so. Non so più che fare, da che parte stare, a chi credere. Ho l'impressione che da qualunque parte mi metterò andrà male -

- Allora scegli la parte che andrà meno male, quella dove ci rimetti di meno...si insomma, ci arriva anche un bambino-

- È tornato... - borbottò Harry girandosi verso la porta.

Trattenni un sorriso davanti alla faccia corrucciata di Percy che ci guardava stranito e lui inarcò un sopracciglio.

- Dove sei stato? - gli chiesi incrociando le braccia al seno.

- A prendere aria - rispose.

- Solo a prendere aria Percy? -

Sbuffò e chiuse la porta. Poggiò la busta che aveva in mano sul tavolinetto del salotto, tra i due divani e si sedette sul tavolino, di fronte ad Hermione e Draco, dando le spalle agli altri due.
Tirò fuori una scatoletta e la porse alla ragazza.

- Will ha detto di mettere tre gocce sotto la lingua quando hai la nausea - disse.

- Sei andato...in farmacia? - chiese Hermione.

Percy sbuffò.

- La smettete di credere che faccio solo cose strane? Will mi aveva scritto quello che ti serviva e visto che Draco ha qualche problema pratico nell'occuparsene l'ho fatto io - spiegò - E ho preso anche degli antidolorifici per te, non guarirai magicamente-

- È che...dopo quello che ha detto Annabeth pensavo... - disse Hermione.

- Hai pensato male. Sono sorpreso? Si! Non me l'aspettavo? mh...ci stavamo provando in realtà. Pensate che siamo giovani? Si lo siamo, ma diciamo che normalmente l'età media dei semidei è molto bassa quindi, come dico sempre, viviamo al massimo - rispose - Ora, avete tutti e due bisogno di riposare e se qualcuno ha da dire qualcosa si faccia avanti -

Harry tossicchiò e la professoressa si fece scappare un sospiro.
Era sottinteso che quando intendeva "si faccia avanti" intendeva che l'avrebbe risolta lui. E nessuno dei nostri ospiti moriva dalla voglia di aver a che fare con Percy.

- E comunque questa casa sta diventando troppo trafficata ultimamente - si lamentò subito dopo - Annabeth? -

Si alzò, mi prese per mano e mi trascinò in cucina.

- Che c'è adesso? - gli chiesi.

Mi prese per i fianchi e mi sollevò, facendomi sedere sul tavolo, per stare alla sua stessa altezza.
Erano passati, purtroppo per me, i bei tempi in cui io ero più alta di lui. Dopo i sedici anni io avevo smesso di crescere e lui si era alzato di parecchio e adesso per poterlo guardare negli occhi dovevo inclinare la testa. Quindi quando cercava un contatto diretto o mi sollevava o cercava di piegarsi per raggiungere la mia altezza.
E quando lo faceva, di solito, c'era un discorso serio in ballo.

- Pensi di esserlo davvero? -

Sospirai accarezzandogli il viso.

- Non lo so - risposi - Ho un ritardo di qualche giorno ma potrebbe anche essere semplice stress e no, è troppo presto per provare a fare un test di gravidanza-

Storse la bocca.

- Va tutto bene - dissi - Non fasciarti la testa prima di sbatterla Percy. Tu di solito pensi dopo alle conseguenze no?! -

- Non se si tratta di te Annabeth- rispose pronto - Se ti succedesse qualcosa, qualsiasi cosa...io... -

Non lo lasciai continuare e lo baciai per farlo stare zitto e distrarlo. Dovevo tranquillizzarlo o sarebbe stato capace di chiamare a raccolta tutto il nostro esercito.

Rispose subito al mio bacio chiedendomi l'accesso alla bocca che gli concessi. Mi strinse a sè mettendosi tra le mie gambe e mi rilassai.
Mossa pessima, perché si staccò e mi guardò cercando di capire i miei pensieri fissandomi negli occhi.

- Percy? - lo chiamai.

Mi guardò ancora con una strana espressione. Odiavo quando non riuscivo a capirlo, poteva pensare o macchinare di tutto. Poi sospirò, si avvicinò di nuovo, si chinò e riprese a baciarmi.


La dinastia di Serpeverde Where stories live. Discover now