Con Malfoy è più facile

264 25 8
                                    

Hermione's pov

Tornai in camera sfinita. Discutere con Percy Jackson era stancante, sfiancante e stressante. Gli ordini con il collare non funzionavano, o meglio funzionavano ma a lui la cosa non sembrava toccarlo. Vedevo che soffriva ma non gli importava.
Voleva fare colazione alle tre di notte con latte, cocacola e cereali? Lo faceva, punto.

Quando Annabeth, prima di andarsene, mi aveva detto "adesso è un problema tuo, buona fortuna" non l'avevo presa troppo seriamente, anche se Malfoy mi aveva poi detto che Percy era la follia fatta persona. Solo in quel momento me ne ero resa conto. Non aveva regole, non aveva limiti, non aveva freni. A quel punto ero quasi tentata di scagliarlo contro Ministero e Mangiamorte, se la sarebbero vista loro invece di far uscire esaurita la sottoscritta.

Mi diressi verso il letto ma mi fermai a guardare Malfoy addormentato. Nudo, a pancia in sotto e con il lenzuolo che gli copriva il sedere per metà.
Storsi la bocca, avevo faticato non poco a portarlo in camera con me. Ne aveva dette di tutti i colori: che gli facevo schifo, che non dovevo toccarlo e che non era il mio giocattolo sessuale. Lo avevo trascinato in camera con la catena, lo avevo buttato sul letto e gli avevo ordinato di spogliarsi e concedersi. Mi aveva maledetto più e più volte ma l'aveva fatto. Da una parte volevo punirlo per il modo in cui mi aveva trattata da quando gli avevo rimesso il collare, dall'altra, in quelle settimane passate lontano da lui, andare al letto con Draco era una delle cose che mi erano mancate, oltre ai battibecchi, le parole velenose che c'eravamo lanciati contro, la sua faccia imbronciata, prendermi cura di lui, baciarlo.

Sospirai e mi stesi al suo fianco.
Non l'avrei lasciato più, su questo ero sicura. E non avrei permesso a nessun di portarmelo via, a costo di cominciare ad usare le Maledizioni Senza Perdono.

Mi girai sul fianco e gli accarezzai i capelli. Lui sospirò e girò il viso verso di me, aprendo un solo occhio.

- Almeno i capelli lasciameli perdere - borbottò.

- Mi piacciono troppo - ammisi.

Con mio grande stupore si spostò fino a mettere la testa sul mio petto.

- Perché sei vestita? - mi chiese mettendomi una mano sotto alla maglia e cominciando ad accarezzarmi la pelle nuda.

- Ero andata a controllare Percy - ammisi - Ma piuttosto, non ce l'avevi con me? -

- Tanto...mi sono arreso, in qualche modo ci guadagno anche io -

- Romantico Malfoy -

- Mai detto di esserlo -

Sospirai e continuai a giocare con i suoi capelli. Gli erano cresciuti tanto, erano quasi come quelli di Percy con la differenza che quelli di Malfoy erano fini e lisci, quindi ricadevano sugli occhi e sul collo e non rimanevano dritti e sparati ovunque.

Sentii il suo sorriso sulla pelle.

- Non è che in fondo ti piace, quando lo faccio? -

- Forse - ammise.

Lasciai scivolare la mano sul suo corpo, accarezzandogli la schiena con le unghie e lo sentii rabbrividire. Ridacchiai, poteva fare i capricci quanto voleva ma era pur sempre un uomo. Lui alzò la testa e mi guardò male. Si sollevò e si mise sopra di me, in mezzo alle mie gambe.

- Te la faccio passare io, la voglia di ridere - mi disse.

Gli presi il volto tra le mani e lo baciai.

- Non vedo l'ora Malfoy, non vedo l'ora -

                               ***

Draco's pov

Entrai in cucina sbadigliando e la prima cosa che notai fu Harry Potter che guardavo scioccato Percy.
Il mio amico stava cercando di ingurgitare porzioni di cibo degne di un elefante. Ovviamente seduto sul piano delle cucina perché le sedie intorno al tavolo erano chiaramente un optional per lui.

- Che problemi ha? - mi chiese Potter.

Mi strinsi nelle spalle.

- Io l'ho visto fare la stessa cosa ma stando a testa in giù - dissi - Annabeth dice che probabilmente ultimamente si fa di caffeina ed è pessimo, perché Percy è esageratamente iperattivo, cioè tipo da manicomio -

- Stai scherzando? -

- No - dissi - Sempre Annabeth dice d'ignorarlo quando fa così. Dopo un pò si annoia e la smette -

Lo fissammo mentre si infilava una manciata di patatine in bocca.
Saltò dal piano della cucina e andò ad aprire il frigo da dove cacciò una brocca di vetro con qualcosa di blu dentro.

- È blu - disse Potter.

Mi limitai ad annuire. Non avevo ancora capito che problemi aveva con il blu, ma pace.

Alla fine della sua razzia si decise a girarsi verso di noi e qual punto mi resi conto che aveva le pupille leggermente allargate, ci sorrise con espressione folle e d'istinto indietreggiai.

- Cosa hai preso Percy? - chiesi dubbioso.

Si grattò la nuca, imbarazzato.

- Caffè -

Sgranai gli occhi.

- Perché? - chiesi scioccato.

Si strinse nelle spalle e infilò le mani in tasca.

- Perché ne avevo voglia -

- Tu fai le cose perché ne hai voglia? - chiese Potter sotto shock - Senza pensare alle conseguenze? A cosa potrebbe comportare? -

Percy si passò una mano sotto al mento, pensieroso.

- Di solito ci penso dopo che ho fatto qualcosa, quando mi piombano addosso i problemi- rispose noncurante.

Hermione decise di entrare in cucina proprio in quel momento.

- Che succede? - chiese vedendo probabilmente le nostre facce.

- Quello...quello dovrebbe essere l'erede di Serpeverde? Perché se è così siamo spacciati! - sbottò Potter.

- Così sembra... - disse lei e io mi strinsi nelle spalle mentre Percy tornò tranquillamente a farsi i fatti propri, come se la cosa non lo riguardasse minimamente.

Potter si portò le mani nei capelli, con lo sguardo esaurito. Lo vidi sospirare ripetutamente, come si stesse facendo un conto mentale, poi aprì gli occhi e fissò Hermione.

- Ha chiamato la McGranitt - esordì - Gli ho detto che abbiamo sia Malfoy che l'erede... -

- Cosa hai fatto? - chiese Hermione bloccandolo, ma lui fece un gesto noncurante.

- Il Ministro vuole che glieli porti...entrambi - finì Potter alternando lo sguardo a noi tre.

A quelle parole anche Percy si girò a guardarci...Potter aveva fatto un ottimo lavoro, a quanto pareva era riuscito ad attirare anche la sua attenzione.

- Mh... - fece il mio amico - Sarà divertente -

Peccato che io avevo dei seri dubbi al riguardo.

                     Fine terza parte

La dinastia di Serpeverde Where stories live. Discover now