Difetto Fatale

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Annabeth's pov

- Non ci stai pensando sul serio! - sbottai.

- Non lo so - borbottò Percy portandosi un braccio a coprirsi gli occhi.

Era steso sul divano e mi aveva raccontato per sommi capi quello che era successo.
Il suo amico e la strega che l'aveva asservito erano lì per trattare con lui.
E quella tipa gli aveva fatto un'offerta.

- Non...lo conosci da poco! Non...a prescindere non farai una cosa del genere Perseus! Me ne sbatto del tuo Difetto Fatale - lo rimproverai.

La strega dell'Inghilterra lo aveva ricattato, aveva detto che se lui si fosse consegnato di sua spontanea volontà lei avrebbe liberato il suo amico e il mio ragazzo aveva il problema del suo Difetto Fatale: la lealtà verso gli amici e il brutto vizio di mettere la vita dei sopracitati prima della sua.

- Giuro che se ti azzardi ti mollo -

Si mise seduto e mi fissò.

- Non lo farai - disse.

- Con te c'è bisogno di terapia d'urto - ribattei.

Alzò gli occhi al cielo e si ributtò sul divano, sbuffando.

- Ho cercato per settimane un modo per liberarlo ma non c'è. Deve essere la sua padrona e scegliere di lasciarlo andare, non possiamo obbligarla...-

- Ma non puoi sacrificarti tu Percy - dissi con un sospiro per poi raggiungerlo.

Lo feci sollevare e mi sedetti, per poi lasciarlo stendere con la testa sulle mie gambe. Cominciai ad accarezzargli i capelli e lui chiuse gli occhi, rilassandosi.

- Non lo so...ma se sono sicuro di una cosa è che non posso abbandonarlo, anche se lei... - si bloccò guardandomi negli occhi - Penso che se non è innamorata di lui qualcosa prova -

Inarcai le sopracciglia.

- Quindi comunque con lei è al sicuro? -

Annuì.

Passai le mani tra i suoi capelli, scesi sulla fronte e disegnai con le dita il contorno del suo viso per poi accarezzargli le labbra. Non mi tolse mai gli occhi di dosso e mi chinai a baciarlo. Mi mise una mano dietro al collo e mi fece chinare per approfondire, mi aprì le labbra e lo lasciai entrare.
Si staccò poco dopo guardandomi con occhi carichi di desiderio.

Si alzò di scatto e mi prese in braccio.

- Andiamo in camera mia - borbottò, mentre cominciavo a tirargli via la maglietta.

Chiuse la porta con un calcio e mi stese sul letto, togliendosi la maglia.

Lo guardai in attesa.
Gli avrei fatto fare tutto quello che voleva quando aveva quello sguardo, ma sapevo anche che dovevo mettere dei limiti al suo nullo istinto di conservazione.

                               ***

- Secondo me è una pessima idea - disse Will sulla porta di casa di Percy.

- Ho mai avuto pessime idee? - chiesi.

Lui scosse il capo e mi allungò il borsellino.

- Si arrabbierà - insistè.

Sorrisi e mi strinsi nelle spalle.

- Con me gli passa subito -

- Una siringa avrà effetto dalle 4 alle 5 ore, su una persona normale, ma visto che si tratta pur sempre di un liquido e visto il sangue di Percy potrebbe smaltirlo molto prima - mi spiegò - Non dirgli che te li ho dati io, i tranquillanti, che ok che con te non se la prende ma non voglio finire sulla sua lista nera. Non saprei difendermi dai suoi attacchi -

La dinastia di Serpeverde Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt