Titanomachia

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Dopo che Crono distrusse suo padre nell'universo c'era equilibrio e lui divenne il re dei titani.

Crono si unì in matrimonio con Rea e da lei ebbe molti figli ma quando li guardava si ricordò della profezia e per istinto divorò tutti i figli.

Rea aveva il cuore a pezzi ma non aveva intenzione di dare a suo marito anche l'ultimo figlio per questo prese una grossa pietra la avvolse in un telo e la diede a Crono.

Il titano senza sospettare di nulla divorò anche la pietra credendo che fosse suo figlio.

La madre era felice di aver salvato il figlio e lo chiamò Zeus e lo crebbe nascosto dal malvagio marito.

I mesi e gli anni passarono in fretta e Zeus divenne un grande e bel ragazzo senza sapere dell'esistenza dei suoi fratelli e delle sue sorelle.

Un giorno ricevette la triste verità e decise di volersi vendicare e gli fu data una pozione che avrebbe liberato i suoi fratelli.

Crono era seduto sul suo trono senza pensare alla profezia.

Zeus arrivò davanti a lui e gli diede la pozione dicendogli che era un piatto molto buono.

Il titano bevve la pozione e cominciò a vomitare tutti i suoi fratelli già adulti pronti per scatenare una rivolta.

La guerra era cominciata gli dei dell'Olimpo si affidarono al loro fratello Zeus invece Crono si affidò ad Atlante.

Zeus capì che per riuscire a vincere serviva qualcosa in più e scese nelle profondità del Tartaro per liberare i Ciclopi loro forgiarono armi incredibili come la Folgore di Zeus, il tridente di Poseidone e l'elmo di Ade.

Ora che c'erano le nuove armi i titani erano quasi sconfitti ma il dio dei cieli scese ancora una volta nel Tartaro e stavolta liberò gli Ecatonchi e grazie a loro gli dei riuscirono a vincere.

I titani furono esiliati nel Tartaro per sempre a parte Atlante che fu condannato a reggere la sfera celeste sulle sue spalle.

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