Eracle sale all'Olimpo

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La gloria del coraggioso eroe aumentava giorno dopo giorno grazie alle sue grandi imprese, li mancava ancora un'ultima grande avventura e poi poteva sedere alla tavola degli dei.

Eracle si fermò nella città di Calidone e li incontrò il re Eneo che ha una figlia di nome Deianira e l'eroe si innamorò della ragazza ma lei era già corteggiata da Acheloo un dio dei fiumi con le sembianze di un toro e per questo i due si sfidarono in una lotta.

Lo scontro era iniziato ed entrambi avevano buone possibilità ma lui aveva la forza di suo padre il grande Zeus e gli staccò uno dei suo corni sconfiggendolo, conquistando la mano della principessa.

Acheloo si ritira nel suo fiume.

Il corno del dio venne trasformato in una cornucopia, il corno dell'abbondanza e simbolo della fertilità.

Eracle e Deianira si sposarono e andarono via dalla città e poi si fermano davanti a un ruscello per riposarsi e li incontrano il centauro Nesso che fece la corte alla moglie del semidio

L'eroe furioso dalla rabbia prese una delle sue frecce avvelenate e colpì il centauro.

Nesso stava morendo ma non voleva andare nel regno di Ade da solo per questo disse con la moglie del figlio di Zeus che se avesse intriso nel suo sangue una tunica e gliela avrebbe indossare non l'avrebbe mai tradita e poi morì.

Deianira decise di fidarsi prese una tunica e la immerse nel sangue di Nesso morto, con il passare dei minuti la tunica divenne completa rossa e poi la diede all'eroe.

Eracle la indossò e poco dopo quelle tunica cominciò a stringersi sul corpo dell'eroe perché il sangue del centauro era avvelenato.

La principessa si sentì molto male per aver causato la fine del suo amato marito e per essere stata ingannata e decide di togliersi la vita.

Il semidio era immerso nel dolore più assoluto e capì ormai di essere spacciato così salì sul monte Eta dove insieme a Filottete suo amico presero della legna per costruire una pira e gli chiese di dargli fuoco anche se era ancora vivo e lui lo fece ma prima di essere bruciato disse all'amico di prende il suo arco e sue frecce velenose perché Troia sarebbe stata distrutta solo se i greci avrebbero avuto le sue armi e poi Filottete accese la pira.

Zeus ed Era assistettero alla scena e non volevano vedere morto il loro amato figlio per questo presero il suo spirito e lo portarono sull'Olimpo rendendolo immortale.

Eracle divenne uno dei semidei più famosi mai esisti.

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