Il mito di Eracle

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Eracle era un semidio figlio del dio Zeus e della dea Era.

Dopo aver spodestato Crono per gli dei era arrivato il momento di mantenere l'equilibrio creando nuove forme di vita.

Zeus dopo essersi sposato con la dea Era capirono quel giorno che anche loro dovevano far nascere un erede e da lì nacque Eracle.

Il dio dei cieli aveva già avuto molti figli ma questo sarebbe stato il più forte di tutti.

I giorni passarono e la notizia dell'erede di Zeus si sparse ovunque nel mondo e raggiunse perfino Ade che ingelosito decise di volersi sbarazzare del nipote.

Tutti gli dei presero parte alla nascita del bambino e gli fecero moltissimi doni.

Eracle era diventato molto forte.

Ade preparò una pozione che avrebbe dovuto trasformare il nipote in un mortale per sempre ma per fortuna il bambino non bevve tutta la pozione e come unica abilità gli rimase la forza.

Zeus scoprì quello che era successo e anche se era molto arrabbiato con il fratello c'era un'altro problema Eracle non poteva stare più sull'Olimpo perché era diventato un semidio.

Il padre prese suo figlio e lo mise sul cavallo alato Pegaso che li avrebbe portato via ma Ade non era ancora soddisfatto e fece cade il nipote dal cavallo alato.

Eracle cadde in un bosco ma non morì e fu cresciuto da dei pastori.

Zeus anche se non poteva stare con il figlio lo guardò crescere dall'alto dell'Olimpo.

Il semidio crebbe fino a diventare adulto senza sapere le sue origini.

Ade non si preoccupava più di sbarazzarsi del nipote perché sa che ora è diventato semidio e non può più essere l'erede al trono del fratello.

Zeus voleva affidare suo figlio alle cure del centauro Chirone per fargli imparare tutte le arti.

Chirone accettò di addestrare il grande figlio del dio dei fulmini e si rivelò anche molto bravo.

Un giorno i suoi genitori adottivi gli svelarono la verità e anche Chirone lo confermò e chiese all'oracolo di Delphi cosa doveva fare per salire all'Olimpo e l'oracolo gli rivelò che doveva recarsi dal re Euristeo per compiere dodici fatiche.

Eracle si incamminò.

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