I pericoli di Teseo

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Teseo si era incamminato per andare a incontrare suo padre attraverso la foresta piena di pericoli.

Il primo avversario che l'eroe incontrò era Perivede ed era noto per la sua grande abilità nell'usare la mazza di ferro ma lui non aveva paura e brandendo la spada del padre attaccò il bandito.

Perifete era un bravo combattente ma stava combattendo contro un figlio di Poseidone e dopo un duro scontro capì che non poteva battere questo avversario usando la spada perciò la fece cadere a terra e poi con grande bravura prese la mazza del suo avversario e la usò contro di lui e così il primo avversario fu sconfitto.

L'eroe proseguì il suo viaggio e poco dopo incontrò il prossimo bandito che si chiama Sini lui era famoso perché legava le sue vittime a due alberi di Pino già piegati da lui per poi lasciarli andare e le povere vittime veniva squartate.

Teseo voleva impedire che questo uomo continuasse ad iniettare tante vittime così affronto il brigante, poi lo legò ai due pini facendoli assaggiare il suo stesso veleno.

L'eroe proseguì il cammino è la sua gloria aumentava.

Il principe incontrò il suo terzo ostacolo sconfiggere un enorme cinghiale.

Questo animale era davvero molto forte ma lui lo era di più infatti non ci volle molto per uccidere l'animale.

Teseo proseguì il suo viaggio e non mancava molto per raggiungere la città ma c'erano ancora dei pericoli.

Il prossimo avversario che l'eroe incontra è il brigante Scirone ed era molto conosciuto perché costringeva i passanti a lavargli i piedi vicino ad una scogliera per poi con un calcio buttarlo i giù e finire divorati da una tartaruga carnivora.

Teseo decise di voler stare al gioco e cominciò a lavare i piedi del brigante e quando sentiva che stava per arrivare il calcio lo gettò in acqua facendolo divorare.

Dopo un po' di camminata incontrò il suo penultimo avversario che si chiamava Cercione il re della città di Eleusi che era solito sfidare gli uomini in uno scontro corpo a corpo senza l'uso di nessun tipo di arma.

I due cominciarono a scontrarsi ed erano entrambi davvero molto bravi ma il principe non poteva perdere e con una grande forza sconfisse il re facendogli sbattere la testa contro una roccia.

Ora mancava ancora un ostacolo e poi sarebbe finalmente giunto ad Atene.

Il semidio dopo aver sconfitto Cercione non si era ancora fermato a riposare e decise di fermarsi nella prima locanda che avrebbe visto.

Procuste il signore della locanda osservò bene prima l'ospite e poi lo accompagnò nel suo letto questo bandito aveva l'abitudine di controllare prima i suoi ospiti e se erano alti li metteva su un letto piccolo e gli tagliava le gambe se invece era basso lo metteva su un letto grosso e gli tirava le gambe per poi colpirli con una grossa mazza.

Teseo astutamente quando capì quello che stava per fargli lo legò in un letto piccolo e usando la spada del padre gli fece assaggiare il suo stesso trattamento e dopo aver sconfitto anche l'ultimo nemico giunse ad Atene pronto per incontrare il padre.

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