Cerbero

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Il re Euristeo assegnò a Eracle la sua ultima fatica la più difficile andare negli Inferi e catturare Cerbero il cane a tre teste di suo zio e portarlo a Micene.

Ade era molto contento perché sapeva che Cerbero non si sarebbe fatto catturare con tanta facilità.

Zeus mandò Ermes a guidare suo figlio negli Inferi.

Non passò molto tempo dalla partenza del dio perché lui oltre ad essere il fratello dell'eroe è il messaggero degli dei e dio della velocità.

I due scesero negli Inferi e li incontrarono Caronte il barcaiolo che si rifiutava di portare sulla sua barca un vivo, perché lui trasportava solamente i morti ma poi scoprì che lui era il figlio di Zeus e allora fece uno strappo alla regola e lo fece salire.

Dopo essere sceso dalla barca andò nella tana di Cerbero e sfidandolo in corpo a corpo riuscì a prende il cane a tre teste e portarlo in superficie fino al castello di Euristeo.

Ade si rassegnò all'idea che suo nipote non poteva essere ucciso e decise di lasciarlo stare.

Il re di Micene dopo aver visto Eracle compiere con successo tutte le fatiche che gli aveva assegnato acconsenti a lasciarlo andare.

Zeus non vedeva il momento di trasportare suo figlio sull'Olimpo ma il figlio disse che prima di incontrare i suoi veri genitori aveva ancora delle faccende da sistemare.

Il dio acconsenti perché sapeva che al figlio aspettavano tante altre avventure quindi lo avrebbe accolto nella casa degli dei solo quando avrebbe raggiunto la massima gloria.

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