Il ricongiungimento con il padre e la partenza per Creta

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Il viaggio del coraggioso eroe alla ricerca del padre si era finalmente concluso ma c'era un problema non aveva mandato alcuna lettera del suo arrivo.

Medea riconobbe subito il principe e dato che lei era diventata una consigliera del re sapeva che con Teseo nessuno gli avrebbe più dato ragione e per questo disse con Egeo di servire una coppa di avvelenata allo straniero altrimenti lui lo avrebbe ucciso.

Egeo servì al ragazzo la coppa di vini ma quando stava per berla il padre riconobbe sia la spada che i sandali e fece cadere il calice dalla mano del ragazzo e poi lo abbracciò contento di aver ritrovato il figlio ma prima di cominciare con i festeggiamenti bandì Medea dal regno di Atene per aver cercato di uccidere il principe.

Dopo un po' di tempo arrivarono i messaggeri del crudele re Minosse per ricordare con gli ateniesi del loro tributo al Minotauro.

Una volta ogni anno il re di Atene deve mandare sette uomini e sette donne per poi essere rinchiuse nel labirinto insieme alla terribile creatura.

Egeo non poteva fare altri menti.

Teseo dopo aver visto il padre triste si offrì di andare insieme agli altri sulla nave così poteva entrare nel labirinto e uccidere il Minotauro e riportare la pace tra i popoli.

Il padre però si oppose perché sapeva che chiunque fosse partito per l'isola di Creta e cercò di fargli cambiare idea ma non ci riuscì allora gli disse che se fosse tornato sano e salvo e avrebbe dovuto issare le vele bianche.

Teseo accettò e poi partì insieme agli altri pronto per sconfiggere la terribile creatura.

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