19. Di Pensieri In Ricordi

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La logica ti porterà
da A a B;
l'immaginazione ti porterà
ovunque.

Quando sento un raggio di sole colpirmi il viso, mugugno dal fastidio, rigirandomi nelle coperte

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Quando sento un raggio di sole colpirmi il viso, mugugno dal fastidio, rigirandomi nelle coperte.

Mi sembrava più piccolo il mio letto...

Un attimo... questo non è il mio letto!

Sbarro gli occhi, mettendomi seduta e guardandomi attorno.

Le pareti azzurre chiare, quasi bianche, riflettono la luce del sole che filtra dalle tapparelle, ancora chiuse.

Ci sono alcuni scaffali in legno, disposti dalla parte opposta del letto, mentre nell'angolino a sinistra c'è un divanetto nero con vicino un camino acceso.

Non sono a Moonberry.
Sono a Nightmare.
Nel castello del re.
Nel letto di Derek.

Mi alzo in fretta, tirando su le tapparelle per far entrare in sole e uscendo dalla camera.

Spero solo di non incontrare nessuno, sarebbe imbarazzante farmi vedere con dei pantaloncini e una maglietta di almeno tre taglie più grandi.

Cammino fino al piano terreno e, quando la paura di essermi persa si prende possesso di me, una voce squillante mi sorprende alle spalle.

« Buongiorno fiorellino!» squittisce la signora di ieri sera, che era entrata in camera di Derek quando lui se n'era andato.

« Buongiorno signora» rispondo.
Onestamente, più che un fiorellino, credo di assomigliare a una pianta appassita.

« Vedo che fortunatamente il mal di testa è leggermente diminuito!» sorride, prendendo tra le mani una padella.

« Più o meno» borbotto « Sa dirmi dove posso trovare Derek?».

« È al piano di sotto, in palestra» m'informa « Ma credo che tu voglia prima questi» mi passa i miei vestiti.

« Oh, grazie molte» annuisco, indossandoli velocemente.

« Comunque mi chiamo Amalia!» ridacchia « E il tuo fidanzatino è nella stanza dell'ultima porta a destra».

Sbuffo per la battutina, dirigendomi alle scale che portano al piano di sotto.

Peggio di un labirinto...

Quando sento delle nocche colpire quello che sembra un sacco da boxe, il mio cuore fa un salto.

Dopo quella sera sarà ancora andato a fare gli incontri clandestini?

Cammino lungo il corridoio dalle pareti bianche, fino alla stanza dove i botti si ripetono costantemente.

La porta è aperta e decido di appoggiarmi contro lo stipite, guardando i guantoni neri avventarsi sul sacco appeso al soffitto.

Dopo un paio di secondi, Derek si ferma per riprendere fiato e solo allora si accorge di me.

IRLANDA e il segreto dell'ametista Where stories live. Discover now