38. Pioggia E Fuoco

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Cadi silenziosa come
la pioggia.
Ti rialzi indomabile come
il fuoco.

Il vento mi scompiglia i capelli, mentre le prime gocce di un non lontano temporale mi scivolano sugli zigomi e mi bagnano la lunga chioma bionda

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Il vento mi scompiglia i capelli, mentre le prime gocce di un non lontano temporale mi scivolano sugli zigomi e mi bagnano la lunga chioma bionda.

« Credi che la profezia si compirà? Abbiamo fatto bene a scappare? Forse avremmo dovuto prima cercare il pezzo di ametista mancante...» mormoro, stringendomi nel corsetto nero e nella gonna del medesimo colore.

Lily mi ha spiegato che il corsetto mi proteggerà il busto da eventuali cadute o dalle lame dei nemici, e spero vivamente sia così.

« Dovrebbe essere importante, ma se Lily non ci ha detto nulla non credo sia fondamentale» spiega Logi, anche lui ricoperto di pioggia, che è sempre più fitta.

« O forse è perché l'abbiamo già trovato o lo troveremo al Lago» faccio spallucce, cercando di non pensare agli altri, che abbiamo lasciato nel pieno di una battaglia.

« Ce la faranno, voi ce la farete tutti...» schiva un albero, mentre noto una torre farsi più vicina.

« È il castello? Siamo arrivati?» domando impaziente.

Logi annuisce col capo, cominciando ad avvicinarsi al suolo.

« Tu resta in cielo, non farti vedere» gli ordino, scendendo.

« Ai suoi ordini, Cavaliere» sbatte con forza le ali, tornando a nascondersi tra le nuvole.

« A noi, piccola traditrice» affilo lo sguardo, salendo la scalinata che avevo percorso con Adrian la sera del ballo.

Busso con forza al portone, cercando di sovrastare il rumore della pioggia, che ormai si abbatte con forza su di me.

« Un attimo, prego» sento dall'interno.

Il portone si apre, rivelando la figura di una guardia reale.

« Devo parlare con la regina Arline e la principessa Samantha» affermo.

« Scusi, ma non sono disponibili al moment-» comincia.

« Sono Irlanda Miller, il Cavaliere» irrompo innervosita.

« Oh, mi scusi Sua Altezza» si inchina, mentre noto le sue guance arrossire per lo sbaglio.

« Alzati, dai! Prepara i tuoi compagni, tra poco dovrete partire con me. Siete pronti a salvare il Regno?» sorrido, addolcendo il tono.

« Certo, Cavaliere. Ci dia una ventina di minuti e troverà migliaia di soldati dinanzi al palazzo reale» mi apre il portone, facendomi entrare.

Appena gli volto le spalle per incamminarmi lungo il corridoio, lo noto correre ad avvisare i suoi compagni.

Entro in cucina, dove Amalia sta cucinando un delizioso pollo arrosto.

« Irlanda! I cieli dicevano che eravate stati catturati! Sono così felice che si siano sbagliati! Ma dove sono gli altri?» mi stritola in un abbraccio pieno di calore.

IRLANDA e il segreto dell'ametista Where stories live. Discover now