39. Il Fiore D'Avorio

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Non so i suoi cassetti, ma
i suoi occhi erano pieni
di sogni.

Il viaggio verso il Lago Maggiore è silenzioso: qualche sospiro abbandona le mie labbra di tanto in tanto, nulla che un po' di vento non possa sovrastare

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Il viaggio verso il Lago Maggiore è silenzioso: qualche sospiro abbandona le mie labbra di tanto in tanto, nulla che un po' di vento non possa sovrastare.

Morire.

È davvero questo il mio destino?

« Cosa voleva dire Arline, con quella frase?» domando tra me e me.

« Probabilmente che la via più facile non è sempre quella giusta» borbotta Logi.

« E se davanti si ha solo una via?» sbuffo.

« Allora si prendono voglia e coraggio e si passa per la strada sterrata: un po' più difficile, un po' più lunga, un po' più tortuosa... ma alla fine si arriva allo stesso punto» lo noto sorridere.

Solleva lo sguardo su di me, con le iridi che crescendo sono diventate blu come il mare.

« Se morirò io... morirai anche tu, vero?» mormoro.

« Per il Regno, Irlanda».

« Per il Regno».

La nebbia ci inghiottisce, sovrastandoci con la sua immensità.

« State uniti, è facile perdersi così» urlo alle guardie reali, alle quali avevo già dato una corda per legarsi tra loro e non perdersi.

« Ci stiamo avvicinando al Lago, Cavaliere. Mi sembra di vedere un esercito» afferma una guardia, portandosi davanti agli occhi il cannocchiale spazza-nebbia, che gli permette di vedere ciò che questa ci nasconde.

« Arrestate il cammino! Io e Logi sorvoliamo la zona per potervi dire dove e quando attaccare» ordino, comunicando al mio drago di proseguire, facendo però attenzione a confondersi al meglio per non farci notare.

Inclino il busto per riuscire a sporgermi oltre la schiena di Logi, mentre lui grazie ai suoi occhi può vedere alla perfezione, come se il cielo fosse limpido e sereno.

« Sono in migliaia... circondano la Grande Vetta per impedire il passaggio. Dietro di loro si estende una grande valle, con un cartello che la divide in piccole vie da seguire. Non ci lasceranno mai passare e in volo siamo troppo esposti» riferisce Logi, facendo retro-front per tornare dal battaglione.

« Dobbiamo agire d'astuzia: la maggior parte di voi attaccherà da davanti, mentre due gruppi si apposteranno a est e a ovest per agire appena gli Orchi Neri saranno distratti a combattere contro i soldati centrali. Io darò una mano, poi cercherò di passare oltre e arrivare al Lago Maggiore. Logi darà il suo contributo in battaglia» spiego alle guardie reali, che affilano le spade.

Annuiscono in coro, preparandosi ad attaccare.

« E per favore... cercate di non farvi ammazzare. Avete delle mogli e dei figli a casa che vi aspettano» inclino il viso, mordendomi il labbro.

IRLANDA e il segreto dell'ametista Where stories live. Discover now