« Non sono una principessa».
« E io non sono un principe azzurro».
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Irlanda è una maschera di ghiaccio bravissima a fingere, mentre si diletta a scrivere articoli per il giornalino della scuola insieme ai piccoli bambi...
Quelli amici che hai e la cui amicizia hai messo alla prova, aggrappali alla tua anima con uncini d'acciaio.
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« Ehi» mi siedo vicino a Derek, che guarda i campi scorrerci davanti, pensoso.
Risponde con un cenno del capo, senza voltarsi.
Passa le dita tra i lunghi capelli di Irlanda che, dopo essersi addormentata sulla spalla di Kate, è stata coricata dal sottoscritto al suo fianco sopra a delle coperte.
Le accarezza le guance, come se quel gesto riuscisse a calmarlo.
« C'è qualcosa che non va?» esito, vedendo le sue labbra increspate in una smorfia.
« No, nulla che debba preoccuparti» risponde atono.
« Sei mio fratello. Se qualcosa ti preoccupa, preoccupa anche me» taglio corto, sospirando.
Lui e mia madre hanno sempre avuto molti segreti - alcuni dei quali sono ancora all'oscuro - e questo mi ha sempre tenuto in disparte rispetto a lui.
Ma è okay.
È lui il re, io sono solo il principe.
Non mi infastidisce, sono fiero di lui. La gelosia non fa per me.
È solo uno stupido titolo. Un'etichetta.
« Non ci parliamo da un po', eh!» sorride all'improvviso, appoggiandomi un braccio intorno alle spalle.
« Sei troppo occupato a fare il fidanzatino perfetto» ribatto divertito, indicandogli la ragazzina che dorme a qualche centimetro di distanza.
« Sono tutto fuorché un "fidanzatino perfetto"» sbuffa.
« Perché non ti piace più Samantha?» lo osservo di sottecchi.
« Perché amo una persona che non è la mia ragazza».
« E allora perché non lasci Samantha e ti dedichi a un nuovo... percorso?» faccio spallucce.
« Perché Irlanda è una ragazzina in confronto a me. È a malapena maggiorenne, diamine!» sbotta « Ho passato quasi cinque anni con Samantha e adesso che conosco Irlanda da un paio di mesi devo mandare all'aria la mia relazione. Non so cosa fare».
« Beh, se non sai cosa fare non pretendere che lei ti aspetti. Insomma, merita qualcuno tutto per lei, non che si divida a metà con un'altra. Anche se forse questo è il momento meno indicato per pensarci. Dobbiamo concentrarci sul viaggio; è la cosa più importante. Ma quando torneremo a casa dovrai pensarci» osservo.
« Già» fa, senza guardarmi.
« Però sono felice che stare con lei ti abbia fatto smettere di andare a fare boxe contro qui bestioni» ridacchio. Ride anche lui, scompigliandomi i capelli.
